Canale: le emozioni a caldo dal raduno dei cani da tartufo (guarda la FotoGallery)

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160 trifolau, con i loro fidati “tabùi”, provenienti da tutto il Piemonte e oltre: all’apice di tre giorni di eventi in cui c’è stato spazio un po’ per tutto, dal binomio crescente tra donne e vino in un convegno ad hoc sviluppato nella Confraternita di San Giovanni, passando per il rapporto con la musica giocato presso la storica Cascina Chicco di Canale, e sino all’ormai proverbiale raduno dei cercatori che ha coronato, domenica 12 gennaio, tre giorni intensi curati dall’Enoteca regionale del Roero con la fattiva collaborazione di Comune di Canale, Regione Piemonte, Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, AssoTrifolau dell’Albese e delle Rocche del Roero, Regione Piemonte ed Atl.

Successiva, eppur ormai “fraterna” con l’altro simile evento rilanciato un mese e mezzo fa a Monteu Roero, la kermesse si è sviluppata nella Capitale del Pesco in una partecipatissima mattinata. Il senso di adesione ha superato le temperature rigide del periodo: sublimate nel vivace corteo sviluppato sino a piazza della Vittoria ove, trovando il proprio maestro di cerimonia nel presidente Marco Perosino, la manifestazione ha mostrato contenuti e voglia di crescere ancora, a dispetto di un’annata “avara” -per ragioni atmosferiche- dei frutti e dei profumi che sa donare il fungo ipogeo, soprattutto il “tuber magnatum pico”.

Non sono mancati interventi ufficiali, le voci istituzionali da parte delle rappresentanze della politica locale, gli accenni ad un Roero che cerca e sa trovare coesione concreta (degno di menzione, in proposito, il cenno del sindaco Enrico Faccenda al Distretto del Cibo e ai piani sul Mercato Ortofrutticolo, della portata complessiva di 13 milioni di euro), i saluti dell’ospite d’onore – ossia Paola Gianotti, ultra cycler e coach motivazionale – e le immancabili premiazioni officiate dai leader dei trifolau, Mario Aprile e Tino Marolo. Il “decano” dei cani da tartufo è stato Birba di Marisa Battaglio, 14 anni, autentico cane cinematografico al centro della pellicola “Truffle Hunters” e di un’altra pronta per essere presentata al Palm Springs Festival, mentre il “tabùi” più giovane tra quelli partecipanti è stato Teddy del monfortino Leonardo Demarie, 2 mesi e mezzo di talento tutto da esprimere. Il cercatore più giovane è risultato Mirco Guercio da Montaldo Roero: quello più anziano, invece, l’ottantenne Aldo Murazzano da Mondovì. Menzione ad hoc per il trifolau proveniente da più lontano, ossia Pasquale Daraio da Matera: e per la donna più in gamba della categoria, la ligure Stefania Brunettini. Un plauso, infine, per l’associazione dei trifolau della Liguria presentata da Maurizio Bazzano, e per Biscotto da Pocapaglia, neo-campione di ricerca durante le prime olimpiadi monteacutesi, e ospite di recente alla trasmissione televisiva “Striscia la notizia”.