Nuovamente sui banchi, per tre intense giornate di formazione interforze dedicate alla sicurezza urbana. Dal 9 all’11 dicembre, la sala San Giovanni di Cuneo è stata il fulcro di una sessione formativa interforze che ha visto partecipare più di 200 rappresentanti delle forze dell’ordine, inclusi 106 agenti di Polizia locale, 39 Poliziotti di Stato, una decina di Finanzieri e una rappresentanza di Carabinieri. Promossa dal prefetto di Cuneo Mariano Savastano, in collaborazione con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e il Comune di Cuneo, l’iniziativa ha rappresentato un’occasione unica per approfondire temi fondamentali legati alla sicurezza urbana e alla prevenzione.
Per tre giorni gli operatori si sono confrontati con temi cruciali legati alla sicurezza, confrontandosi con esperti di rilievo. I tre giorni di studio, che si sono tenuti nel pomeriggio, hanno visto lunedì 9 la partecipazione del comandante della Polizia locale di Torino Roberto Mangiardi – già comandante a Genova -, del colonnello Marco Piras, comandante provinciale dei Carabinieri di Cuneo e dell’appuntato scelto Filippo Parlagreco, oggi in quiescenza, che ha raccontato la sua esperienza di servizio.
I saluti agli intervenuti sono stati portati dalla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e dal prefetto Savastano. Martedì, dopo il saluto del questore di Cuneo Carmine Rocco Grassi, a intervenire sono stati Barbara De Toma, dirigente della Divisione anticrimine della Questura di Torino e Michele Sole, dirigente della Divisione immigrazione della Questura di Torino. Nella terza giornata di lavori, mercoledì 11 dicembre, dopo i saluti del procuratore della Repubblica di Cuneo Onelio Dodero, a prendere la parola sono stati Bruno Malusardi, sovrintendente presso il Comando di Polizia locale di Milano e Carla Longo, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo.
Tanti i temi affrontati durante i tre giorni di studio: dal contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti alla gestione delle ordinanze sindacali; dalla polizia di prossimità sino alla sicurezza urbana e alle misure di prevenzione; dalla gestione delle problematiche legate alla gestione dell’immigrazione e suoi strumenti alle modalità corrette per la comunicazione delle notizie di reato.
«Questo percorso formativo nasce dall’esigenza di dotare le nostre forze dell’ordine di competenze sempre più specializzate – ha avuto modo di spiegare il prefetto Savastano nel corso della presentazione dell’evento -. La sicurezza urbana, che incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini, non si costruisce solo con interventi repressivi, ma anche attraverso una conoscenza approfondita delle normative e una forte collaborazione tra istituzioni».
Sinergia, insomma, come parola d’ordine. Il comandante della Polizia locale di Cuneo, Davide Bernardi, ha evidenziato come il Comune e il corpo di Polizia locale abbiano aderito con entusiasmo alle giornate proposte dal Prefetto, sottolineando come l’evento sia un esempio tangibile dell’impegno congiunto e della sinergia tra diverse istituzioni. Sempre sotto l’impulso del Prefetto sono stati adottati una serie di provvedimenti come le ordinanze e i divieti di somministrazione. «Siamo arrivati a più di un centinaio di contestazioni quest’anno sul divieto di consumo di alcolici, e l’anno non è ancora finito – prosegue Bernardi -. Al di là delle sanzioni pecuniarie il sequestro della bottiglia ha inciso enormemente (e positivamente) su quelle che erano le aree degradate anche grazie a servizi congiunti e alternati». Centrale, in questo senso, il tema della formazione: «In questi anni abbiamo puntato molto sulla prevenzione, che va di pari passo con la formazione. Investire sulle competenze del personale significa garantire maggiore sicurezza alla nostra comunità».
La sinergia ha permesso di attivare percorsi condivisi, per esempio, sulla modifica del regolamento comunale di Polizia urbana per poter dare applicazione alla normativa datata 2017/2018 sulla sicurezza urbana, che ha consentito alla Polizia locale di adottare l’ordine di allontanamento e di ampliare il Daspo urbano.
Una collaborazione efficace, ha sottolineato il Prefetto, con il comandante della Polizia locale e con l’assessore alla sicurezza Cristina Clerico, che ha come obiettivo di medio termine la sottoscrizione di un patto per la sicurezza urbana, nel quale si inseriranno tutte le iniziative già fatte o che sono in campo, come il potenziamento dell’illuminazione pubblica e il sistema di videosorveglianza presente. Tra le misure condivise ci sono l’implementazione della Polizia di prossimità, che garantisce una miglior sorveglianza urbana e la stazione mobile dei Carabinieri di quartiere.
«Tra queste iniziative c’è anche la sessione formativa, con la finalità – ha concluso il Prefetto – di arricchire di competenze l’efficacia operativa degli uomini delle Polizie locali, ma abbiamo invitato anche i giovani Poliziotti, i giovani Carabinieri, i giovani Finanzieri, quindi Polizie in senso generale e Polizie locali che studiano, si confrontano anche in vista di possibili servizi interforze congiunti».
Articolo a cura di Erika Nicchiosini