Il 16 dicembre, alle 21, in piazza Bodoni, presso il prestigioso Salone Concerti del Conservatorio di Torino, massima Istituzione Musicale presente sul territorio, l’orchestra “I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni” proporrà il concerto “Buon Compleanno Beethoven”. Una iniziativa a sostegno delle borse di studio per studenti meritevoli ma con difficoltà economiche dell’Istituto Superiore di Studi Musicali (Issm) Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino.
La serata, sostenuta in toto e organizzata dal Rotary Club Torino Duomo (Distretto 2031) nell’ambito del progetto “Lo Spirituale nell’Arte” dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, con il patrocinio del Conservatorio “G. Verdi”, dell’Associazione Culturale Ipotenusa-Camelot e sotto l’egida di “Magia del Rotary International”, vedrà protagonisti la celebre violinista italoelvetica Irene Abrigo e il direttore d’orchestra Antonmario Semolini.
Il programma è composto da due opere straordinarie di Ludwig Van Beethoven dedicate ad unità, armonia e natura, che rispecchiano i principi del Rotary di servizio e comunità. Inoltre la musica di Beethoven è nota per la sua profondità emotiva, capace di toccare il cuore degli ascoltatori e creare un’atmosfera di connessione e condivisione. Lo stesso concerto debutterà il 15 dicembre nella prestigiosa Victoria Hall di Ginevra!
1ª parte
Ludwig van Beethoven (1756 – 1791) Concerto per violino in Re maggiore op. 61
Allegretto ma non troppo
Larghetto
Rondò. Allegro
2ª parte
Ludwig van Beethoven (1756 – 1791) Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 “Pastorale”
Piacevoli sentimenti che si destano nell’uomo all’arrivo in campagna: Allegro ma non troppo
Scena al ruscello: Andante molto mosso
Allegra riunione di campagnoli: Allegro
Tuono e tempesta: Allegro
Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta: Allegretto
Offerta libera minima pro borse di studio 27 euro a persona (50 per coppia). Ingresso libero fino a 18 anni e oltre gli 80. Per informazioni scrivere a [email protected] oppure telefonare ai numeri 335 5297505 e 335 7905389. Prevendita su
https://www.ticket.it/musica/evento/buon-compleanno-beethoven.aspx
Irene Abrigo, violinista italo-svizzera vincitrice del Premio Respighi 2015, ha debuttato in veste di solista alla Carnegie Hall nel febbraio del 2016, con l’esecuzione in prima assoluta a New York del concerto per violino di Dirk Brossé “Black, White and in Between”, con la direzione di Salvatore di Vittorio alla guida della Chamber Orchestra of New York. Finalista al Concorso biennale “Città di Vittorio Veneto” 2014 e vincitrice di numerosi premi internazionali, Irene ha debuttato nel 2016 in Brasile con la prima esecuzione sudamericana del Concerto n° 1 di Respighi e nella Repubblica Ceca con il Concerto n° 5 di Mozart. Regolarmente invitata nei Festival e stagioni concertistiche di tutta Europa – esibendosi con artisti quali Corina Belcea, Umberto Clerici, Jürg Dähler, Thomas Demenga, Alexander Janiczek, Ulrich Koella, Antoine Lederlin, Diego Mingolla, Roberto Gonzáles-Monjas, Felix Renggli, Dénes Várjon e Izabela Simon – ha eseguito in prima esecuzione mondiale diverse opere contemporanee: “Two fragments of an ancient legend” di Antonmario Semolini per violino solo (a lei dedicato), “Andante mesto” di Federico Mantovani e brani di musica da camera di Richard Dubugnon. Orgogliosamente italiana, Irene Abrigo ha iniziato lo studio del violino all’età di 4 anni alla Scuola Suzuki di Aosta. Successivamente ha continuato i suoi studi in Svizzera e Austria con Marie-Annick Nicolas, Pierre Amoyal, Corina Belcea e ha partecipato a masterclass con personalità quali Thomas Furi, Itzhak Rashkovsky, Viktor Pikayzen, Benjamin Schmid e Zakhar Bron. Profondamente convinta della responsabilità sociale dell’arte, Irene è fondatrice e direttrice artistica di Pourquoipas, un’associazione senza scopo di lucro da lei creata nel 2015, che organizza concerti, masterclass e progetti con impegno sociale. Fin da piccola appassionata di Niccolò Paganini, Irene ha creato con Pourquoipas una mystery room dal titolo: “Niccolò Paganini: il mistero”. Si tratta di un’esperienza educativa interattiva di un’ora alla scoperta di verità e misteri della vita del compositore, che si conclude con un concerto finale.
È altresì fondatrice e direttrice artistica del Lucignano Music Festival in Toscana (dal 2021) e della Italian Swiss Music Society di Zurigo (dal 2022).
Diplomata al Liceo Classico “XXIV Febbraio” di Aosta, nel 2015 consegue la Laurea in Arte, Lettere e Spettacolo (DAMS) presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi dal titolo “Niccolò Paganini, l’uomo dietro la leggenda” e nel 2018 ha ottenuto il Master di Pedagogia all’Università di Berna.
Suona un prezioso violino Giovanni Battista Guadagnini, Milano 1758, e un arco di Françoix Xavier Tourte già appartenuto Iona Brown, generosamente messi a sua disposizione da un collezionista privato.
I VIRTUOSI DELL’ACCADEMIA DI SAN GIOVANNI è una formazione orchestrale a struttura variabile (cameristica, sinfonica, lirica), diretta emanazione di quella Accademia della Cattedrale di San Giovanni fortemente voluta dal compianto parroco don Carlo Franco (*23/02/1958 † 28/01/2023) il quale volle ergere il Duomo di Torino quale modello di centro di irradiazione culturale col visionario progetto “Lo Spirituale nell’Arte”; l’impegno assunto è quello di ricollegarsi a quella fase storica e creativa che vide la capitale subalpina e il Piemonte protagonisti europei della grande stagione del Barocco, coinvolgendo, però, anche compositori contemporanei particolarmente affini al cuore del progetto: proporre celebri pagine di musica sacra; riscoprirne di dimenticate e mirabili; incentivare la creatività del nostro tempo a cimentarsi nella trasposizione sonora della trascendente ed umana sostanza spirituale, di cui la musica è manifestazione sublime.
Antonmario Semolini è nato a Siena nel 1946; figlio d’arte (il padre era violinista), per la sua eclettica formazione musicale di flautista, compositore e direttore d’orchestra, rientra in quella ristretta cerchia dei più autorevoli interpreti del nostro tempo. Le sue esecuzioni, espressione di un grande rigore analitico supportato da una musicalità eccellente, gli hanno valso la stima e l’amicizia di artisti quali Sergiu Celibidache, Luciano Chailly, Franco Donatoni, Lothar Faber, Oleh Krysa, Franco Gulli, Franco Mannino, Lovro von Matacic, Gianandrea Noseda, Paolo Renosto, Donato Renzetti, Salvatore Sciarrino…
Artista fine, colto e al tempo stesso aristocraticamente riservato (oppone un ostinato rifiuto alle registrazioni se non dal vivo), come concertista di flauto – allievo di Arturo Danesin, François Perret e Severino Gazzelloni, nonché dedicatario d’oltre sessanta composizioni e prime esecuzioni – di lui hanno scritto Severino Gazzelloni: “Semolini è un personaggio. Se non ci fosse l’avremmo dovuto inventare.”; Massimo Mila: “Semolini si pone di prepotenza nelle prime file del flautismo concertistico sulla scia di Gazzelloni.”; Eugenio Montale: “Ascoltarlo, una meraviglia. Semolini, ironia e cultura che ben si fondono con l’espressione della sua arte.”; Ugo Nespolo: “Personaggio inquieto, ricco di sfumature, Semolini usa la musica come una carica esplosiva che nella terribile deflagrazione pirotecnica lo coinvolge totalmente e non lo risparmia.”; Enzo Restagno: “Semolini col suo flauto d’oro suona con una grazia ed una morbidezza tali da trasfigurare quei pentagrammi piuttosto anonimi.”.
Passato negli anni ’90 alla direzione d’orchestra, in tale veste Giuseppe Sinopoli così lo descrive: “Antonmario è un interprete originale, nervoso e sensibile insieme, con un’avversione per ciò che è solo formale, solo ufficiale, a discapito di un vero interesse per la musica come espressione di vita”.
Da sempre impegnato nell’inserimento di nuovi talenti nel mondo delle arti e delle professioni artistiche (docente di flauto per quarant’anni all’I.S.S.M Conservatorio “G. Verdi” di Torino), nel 2000 è stato invitato dalla Regione Toscana alla guida di un’ampia compagine orchestrale giovanile (O.S.A.C. – Orchestra Sinfonica Alfredo Catalani) promossa grazie al contributo del Fondo Sociale Europeo. In seguito a questa nomina ha privilegiato nelle sue esecuzioni il prezioso repertorio sinfonico degli autori originari della Lucchesia: da Boccherini a Puccini, da Catalani a Luporini e Giani Luporini.
Il successo riportato nel 2006 con l’operetta “Eine Nacht in Venedig”di Johann Strauss Jr. lo accosta a questo seducente mondo del quale è ora uno fra i più autentici divulgatori col debutto all’attivo di oltre 20 titoli di Piccola Lirica (“spumeggiante”, così è stata recensita la sua interpretazione de “Die Fledermaus”, il capolavoro di Strauss Jr., nel Teatro Alighieri di Ravenna).
La passione di Semolini per questo raffinato genere musicale si compendia nel suo breve aforisma: “l’operetta è un raggio di sole custodito in uno scrigno ricolmo di musica, poesia e sentimento”.
É stato per due anni direttore stabile della Orchestra Sinfonica Catalani, per quattro anni della Orchestra Sinfonica di Torino (Alfa Teatro) e attualmente 1° direttore ospite della Antidogma Chamber Orchestra e dell’Ensemble Europeo Antidogma, del Futurmusika Ensemble, della Running Flutes Orchestra, de I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni… Direttore ospite di importanti manifestazioni internazionali, In México nel 2015 ha diretto l’Orquesta Sinfònica de Chiapas al Teatro Hermanos Domínguez a San Cristóbal de las Casas e al Teatro Emilio Rabasa di Tuxtla Gutiérrez con la prima esecuzione assoluta del “Concierto n° 2 para marimba y orquesta” di R. Peña Quesada e, nel 2016, ha riscosso un vero e proprio trionfo a capo dell’Orquesta Sinfónica de Nuevo León – alla presenza di oltre 7.500 persone – nel concerto di chiusura della IX edizione del Festival Internacional de Santa Lucía di Monterrey, insieme con un solista d’eccezione: il violinista inglese Charlie Siem. In Italia collabora abitualmente con il Festival Internazionale MiTo e col Festival di musica antica e contemporanea ANTIDOGMA, e ha operato in diversi Teatri: Regio di Torino, Giglio di Lucca, Dante Alighieri di Ravenna, Teatro della Città di Alba, Alfieri di Torino, Teatro della Città di Aosta, Manzoni di Monza, Carignano di Torino, Salone del Conservatorio di Torino, Alfateatro di Torino, Politeama Rossetti e Teatro Verdi di Trieste, Auditorium della Rai di Torino, Carlo Felice di Genova… Ha altresì effettuato tournées in Germania, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungheria, Kenya, Israele, Nigeria, Polonia, Romania, Svizzera, etc.
Nel 2019 gli è stato conferito il prestigioso Premio per la Cultura “Publio Elvio Pertinace” (28ª edizione) che in precedenza era stato assegnato soltanto a un altro musicista, il celebre violinista Salvatore Accardo.
Per il suo costante impegno nel sociale e nella filantropia ha ricevuto dal Rotary International l’onorificenza PHF tre rubini.