“La Giunta regionale ha appena approvato una delibera a firma degli assessori Marnati e Bongioanni che modifica le disposizioni attuative del PRQA – stralcio agricoltura, introducendo la possibilità di utilizzare anche tecniche che derivano dall’applicazione di innovazioni tecnologiche e/o gestionali per la riduzione delle emissioni dagli allevamenti, diverse da quelle elencate nel provvedimento. Si tratta di un’opportunità sicuramente interessante per le aziende agricole; tuttavia, come Confagricoltura avevamo chiesto che i risultati delle ricerche venissero introdotti in modo stabile nelle norme di piano e non affidati a una relazione tecnica a carico delle singole aziende, onerosa e per di più soggetta a un processo istruttorio dagli esiti incerti, come prevede ancora la proposta di delibera. In questo senso occorre anche imprimere un forte impulso alla ricerca applicata in materia di emissioni per fare sì che i risultati possano quanto prima entrare a far parte delle soluzioni codificate. Sempre come Confagricoltura avevamo inoltre sottolineato la necessità di modificare le BAT (migliori tecniche disponibili) relative ai processi produttivi, e le tabelle contenute nel Piano stralcio agricoltura, per definire, in generale, riduzioni emissive attese più basse e rivedere al rialzo i risultati ottenibili con l’applicazione delle Pratiche e delle Tecniche ammesse, cosa di cui però non troviamo traccia nella delibera”. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo, commenta in questo modo le recenti decisioni della Regione per rendere il Piano regionale per la qualità dell’aria applicabile concretamente da parte del settore agricolo.