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In risposta alle parole dell’Assessore Clerico

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Riceviamo e pubblichiamo

In risposta alle parole dell’Assessore Clerico, con le quali si fa trasparire che l’evento in programma il 16 febbraio per il Giorno del Ricordo non avesse le prerogative per le quali i patrocini vengono concessi, la Federazione Provinciale di FdI Cuneo nella persona del suo Presidente William Casoni ed il Comitato 10 Febbraio cuneese, ci tengono a precisare quanto segue. Abbiamo letto con attenzione la risposta dell’Assessore Clerico, la quale fa trasparire che l’evento in programma per il 16 Febbraio prossimo non avesse le prerogative per la quale i patrocini vengono concessi. Dalle notizie in nostro possesso la conferenza è libera, aperta a tutti e gratuita. La dimensione pubblica dell’evento è garantita dal livello dell’ospite, il Senatore Roberto Menia è infatti il primo firmatario della legge che oggi impone, o almeno così dovrebbe essere, a tutte le istituzioni del territorio italiano di commemorare i Martiri delle foibe. Rimaniamo basiti dalla richiesta di “libertà di espressione e di opinioni”. Potrebbe sembrare che l’Assessore voglia un contraddittorio, se così fosse la invitiamo a contattare il noto scrittore giustificazionista che due anni or sono fece capolino in “Scittorincittà” proprio il 10 di febbraio, in barba a tutti i nostri connazionali gettati nelle foibe e ai 350.000 esuli costretti a scappare dalle loro terre per paura di fare la stessa fine. A nulla sono servite negli anni le richieste di collaborazione tentate dal Comitato 10 Febbraio come incontri con l’Assessore ed il Sindaco Manassero. Tanto meno gli ordini del giorno che i due consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Garnero e Noemi Mallone a suo tempo fecero approvare a larghissima maggioranza in consiglio comunale. Forse è veritiero il proverbio che dice “morta l’ideologia, rimane la patologia”. Una cosa è certa, il tema del confine orientale italiano è attualissimo e rispolvera antichi luoghi comuni duri a morire. Comprendere la vicenda dovrebbe essere un valore aggiunto per un’Amministrazione Comunale che, in questi anni, non ha brillato per la volontà di comprendere le richieste che arrivano da associazioni e partiti.
Se l’amministrazione comunale volesse risolvere il problema allora che si adoperi per intitolare un luogo ai Martiri delle foibe, in modo da colmare il ritardo enorme con le decine di città in provincia di Cuneo che già hanno deciso di ricordare questi avvenimenti in un luogo specifico … Altrimenti vi lasciamo alla vostra riunione online.