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Gli Studenti del CFPCeMon di Ceva e Mondovì iniziano il loro Erasmus a Gandia

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Hanno preso il volo venerdì all’alba i 20 studenti del Cfpcemon di Ceva e Mondovì e per molti di loro era il primo in assoluto.

Questo sarà solo il primo tassello di tutte le esperienze che metteranno in valigia nei due mesi a Gandia, la città sulla costa spagnola dove svolgeranno lo stage grazie al programma Erasmus a cui il Cfpcemon è accreditato da alcuni anni.

 

Dopo un paio di giorni di vacanza, dedicati a familiarizzare con la città, già da questa settimana gli studenti raggiungeranno le aziende locali e inizieranno gli stage nei rispettivi settori di studio: cucina, meccanica e automazione, acconciatura ed estetica.

 

Spiega il Direttore Marco Lombardi:

 

Lo stage è sempre importante perché è qui che i ragazzi e le ragazze percepiscono se il percorso professionale che hanno scelto è quello in grado di far battere loro forte il cuore.

Entrare in un contesto lavorativo reale e applicare le conoscenze apprese in aula è un momento molto formativo, avere l’opportunità di farlo all’estero, a soli 16-17 anni, fa di questa un’esperienza unica.

Come abbiamo constatato nelle edizioni precedenti, gli studenti affrontano i diritti e doveri dell’autonomia in un ambiente multiculturale, significativamente diverso da quello a cui sono abituati, ma comunque seguiti attentamente dai nostri tutor. Questo contribuisce a rendere l’esperienza memorabile e preziosa per la crescita personale di ciascun partecipante.”

 

 

Tutti i partecipanti beneficiano di questa opportunità senza alcun costo ma per farlo hanno dovuto affrontare le prove di selezione che si sono svolte a novembre.

Per loro il programma Erasmus copre tutte le spese, inclusi il corso di spagnolo, il viaggio, il vitto, l’alloggio e l’assicurazione. Inoltre, sul luogo di destinazione, il CFPCeMon mette a disposizione due tutor sempre disponibili. Questi tutor offrono non solo supporto logistico ma anche assistenza culturale, fornendo il necessario sostegno ai giovani studenti nel loro percorso di apprendimento e nell’affrontare le sfide quotidiane in un contesto notevolmente differente da quello in cui sono cresciuti, contribuendo così a massimizzare il valore della loro esperienza all’estero.