“La Resistenza delle donne” di Benedetta Tobagi a “Trame di Quartiere” a Saluzzo

Giovedì 8 giugno alle 18

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Un’autrice ed un libro che sono nella cinquina finalista del “Premio Campiello 2023”, fra i più rinomati riconoscimenti letterari ad opere narrative in Italia, istituito nel 1962.
La scrittrice e storica milanese Benedetta Tobagi, classe 1977, giovedì 8 giugno alle 18 al “Quartiere” sarà protagonista di “Trame di Quartiere” con il suo ultimo titolo: “La Resistenza delle donne”.

“La storia delle donne italiane ha nella Resistenza e nell’esperienza della guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il piú importante – precisano gli organizzatori -. Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. La Resistenza delle donne è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite”.

“Tobagi racconta queste storie -proseguono – facendo parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è l’intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace”?
Tobagi è laureata in filosofia, PhD in storia, ricercatrice indipendente, è stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con “Repubblica”. Si occupa di progetti didattici e formazione docenti sulla storia del terrorismo e degli Anni ‘60. Nel 2009 pubblica il suo primo libro “Come mi batte forte il tuo cuore” (Einaudi) dedicato alla memoria del padre Walter, ucciso da un gruppo terroristico di estrema sinistra, che vince numerosi premi letterari. Nel 2011 per la sua attività giornalistica riceve il “Premiolino”.