Torna AstiTeatro, lo storico festival di teatro nazionale e internazionale

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Ad Asti dal 22 giugno al 2 luglio 2023 torna AstiTeatro, lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, giunto alla quarantacinquesima edizione, organizzato dal Comune di Asti, con la collaborazione della Rete PATRIC e il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CrAsti, Banca di Asti, MIBACT, e in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Maggiore sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

 

AstiTeatro vanta una delle storie più lunghe di presenza continuativa del panorama italiano. È da sempre dedicato al teatro contemporaneo, e in particolare al concetto ampio di nuova drammaturgia, declinato in forme diverse. Oltre alla conferma di una continuità, che la rende una delle primissime rassegne nazionali per anzianità, propone da sempre un ricco cartellone di prime nazionali e regionali. Il Festival, rinomato per la sua capacità di riunire le proposte più diverse ed eterogenee, quest’anno sarà guidato dal tema del Femminile, con un focus sui personaggi femminili nelle loro molteplici forme. Artisti, soprattutto artiste, di fama regionale e nazionale, insieme a gruppi emergenti, si incontreranno quest’anno ad AstiTeatro per mettere in scena spettacoli per un pubblico di ogni tipo e di tutte le età, oltre ad altri eventi molto originali.

 

Dichiarano Maurizio Rasero, Sindaco della Città di Asti, e Paride Candelaresi, Assessore alla Cultura: “45 anni, un compleanno importante per il nostro Festival di drammaturgia contemporanea che lo pone tra i più longevi d’Italia. AstiTeatro non solo è meta di grandi nomi a livello nazionale, ma anche culla di debutti e terreno di sperimentazione, da quest’anno con un occhio di riguardo ai talenti del territorio che porteranno sui palchi della città proposte che, ne siamo certi, avranno gambe forti per valicare i confini locali e portare con loro il nome della nostra città. Non solo prosa, ma anche musica e “contaminazioni” per tante opportunità culturali che uniranno la qualità all’occasione di aggregazione, una combinazione per nulla scontata”.

 

La direzione del Festival quest’anno è affidata a Mario Nosengo, che commenta: “Ricevere un’eredità importante come il festival di AstiTeatro é un onore di cui vado molto fiero, ma anche una grande responsabilità. Un festival che nel corso degli anni, dopo un periodo di crisi, è stato risollevato, quasi dalle ceneri, dalla direzione di Emiliano Bronzino, coraggiosa e con una linea ben precisa da me sempre molto ammirata, perché un festival, che sia degno di questo nome, deve seguire una linea, che piaccia o meno, e questa linea deve essere chiara, alle istituzioni e al pubblico, sin dall’inizio. La direzione che ho tentato di seguire, seppur nel poco tempo a disposizione, con il supporto del meraviglioso gruppo di lavoro di AstiTeatro, forse si discosta un po’ dalle precedenti edizioni. Ogni curatore artistico ha una sua idea, è nell’ordine delle cose, e con l’Assessore alla cultura Paride Candelaresi, che ringrazio infinitamente per la fiducia riposta, ci siamo trovati a condividerla, questa idea: un festival che segua sempre il percorso della drammaturgia contemporanea, da lì è nato e così deve continuare, ma con un’attenzione maggiore a offrire delle proposte forse più vicine al pubblico, sempre in un’ottica moderna e di rinnovamento come è sempre stato: originalità, nuovi drammaturghi, temi in cui gli spettatori si riconoscano ancora di più, una maggiore fruibilità e un’offerta a 360 gradi che possa essere, nel contempo, nuova, raffinata e popolare”.

Aggiunge il dirigente del settore cultura e direttore del Teatro Alfieri Angelo Demarchis: “Come ogni anno, la città durante il Festival si fa teatro, e anche in quest’ottica gli spettacoli non sono fini a sé stessi ma costituiscono interventi di valorizzazione degli spazi e riqualificazione urbana, che hanno portato nel tempo alla (ri)scoperta di suggestive ubicazioni destinate a divenire nuovi luoghi di aggregazione anche successivamente alle rappresentazioni. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare, e lo vediamo con il Premio Scintille, che, giunto alla tredicesima edizione, in due serate richiama migliaia di spettatori nei suoi cortili, per momenti non solo di teatro, ma anche di incontro e scambio culturale”.

Si ringrazia per la cortese collaborazione l’Ente di gestione del Parco Paleontologico Astigiano, l’ATC – Agenzia Territoriale per la Casa di Asti e la Società di mutuo Soccorso Fratellanza militari in congedo di Asti.

Torna anche Scintille, il concorso rivolto a compagnie teatrali professionali under 35 finalizzato alla produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale. Il concorso, giunto alla tredicesima edizione, è promosso e realizzato dal Festival AstiTeatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Si svolgerà il 17 e 18 giugno ad Asti, nei cortili dei Palazzi storici, e il 18 e 19 giugno a Milano al Teatro Menotti.

Questo il programma del Festival AstiTeatro 45:

 

Sabato 17 e Domenica 18 giugno
Orari da definire

Cortili dei Palazzi storici (Palazzo del Michelerio, Palazzo Mazzola, Palazzo Alfieri e Palazzo del Collegio-Biblioteca Astense)

Scintille
Ingresso libero

 

Domenica 18 giugno
Ore 11 e 17 Teatro Alfieri

“Oltre il sipario”
Visite guidate al Teatro Alfieri in compagnia di Artisti
con Massimo Barbero e Chiara Buratti
Drammaturgia: Patrizia Camatel
Teatro degli Acerbi

Il Comune di Asti – Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Teatro degli Acerbi offre un’opportunità davvero straordinaria al pubblico teatrale e a curiosi di ogni età: la visita guidata nel Teatro Alfieri, storico teatro all’italiana inaugurato nel 1860 e che da allora ha ospitato i più importanti nomi della prosa, della lirica, del balletto, artisti e spettacoli di fama nazionale ed internazionale che qui si sono avvicendati, impregnando le tavole del glorioso palcoscenico di memorie cittadine, successi… e anche qualche intrigo e pettegolezzo.
Ma come scoprire tutto ciò? Piccoli gruppi di ospiti saranno guidati da due attori alla scoperta dell’edificio teatrale, anche nelle aree di norma interdette al pubblico: il palcoscenico, dove si scopre il “dietro le quinte”, con tutto l’apparato scenotecnico (che verrà movimentato da un tecnico); poi i camerini, la torre scenica, il palco cieco… per ritornare poi nel ridotto e nel foyer, da sempre luoghi frequentati dai cittadini per intessere relazioni pubbliche e private, un salotto buono di Asti, che riecheggia di storie vecchie e nuove.
Il particolare punto di vista offerto dalle “guide d’eccezione”, attori che più volte hanno calcato il palco dell’Alfieri, permetterà ai visitatori di conoscere la storia e i personaggi notevoli del luogo dal giorno dell’inaugurazione ad oggi, ma anche aspetti della professione, curiosità e scaramanzie di artisti e maestranze che, sera dopo sera, trasformano il teatro in quella “scatola magica” capace di incantare gli spettatori come solo lo spettacolo dal vivo riesce a fare, da tempo immemorabile.

 

Giovedì 22 giugno
Ore 17 Palazzo Mazzola (Archivio Storico)

Inaugurazione mostra “Io sono una storia – Uno sguardo attraverso”
Ingresso libero

L’esposizione fotografica il frutto di un percorso alla riscoperta di se stessi e degli altri, condotto su un gruppo di ospiti della casa di cura Monsignor Marello della citta di Asti. Il progetto è nato in seno a Campo Teatrale, snodo creativo di Milano, grazie al progetto Unprotected che ha promosso una serie di percorsi rivolti alle persone più fragili ed è stato messo in pratica presso la parrocchia di Casoretto in Milano con un gruppo di persone tra i 65 e gli 85 anni. Volti e racconti di un’altra generazione si intersecano al vivere moderno e sconcertante dell’oggi, pieno di paure e solitudini, ma anche di sogni e voglia di riscoprirsi, nonostante l’età.

La mostra, a cura di Marco Ragaini, ritrae i partecipanti nei loro particolari, nei loro dettagli, per cogliere assieme a loro quelle sfumatura a cui mai avevano fatto caso nel corso di una vita. Le immagini saranno accompagnate da un audio con i racconti di queste persone, le loro storie. Storie particolari, dettagliate come le foto, immagini nitide di un ricordo, di un incontro o una perdita.

La mostra sarà aperta fino al 30 giugno in orari in via di definizione.

Ore 18.30 Sala Pastrone
“La musa nascosta”
canovaccio poetico di Francesco Antonio Lepore
voce recitante Mario Nosengo
voce cantante Alessia Porani
sax Marcello Manzo
fotografie emotive Fabienne Vigna
regia Paolo Melano

Ingresso libero

Dopo aver inseguito per diciassette anni la sua irrequieta e dispettosa Musa, Francesco Antonio Lepore l’ha catturata nel suo quinto libro di versi intitolato “Viscere, Vertigini e altre architetture”, che segna un suo nuovo passaggio nel festival astigiano dopo il recital di Renzo Arato ” Il demone della purezza” del 1992, lo spettacolo del quartetto musical Progetto Metamorfosi intitolato “Di seta. Di carne” del 2000 e le serate dedicate alla sua poesia in “Chicchi d’autore”, sempre nel 2000 e con “Il Salotto de Lo Spettatore” nel 2002. Lepore ha scritto anche i canovacci dei recital “Poetando in flamenco” e “Spiriti di… Vini”, e nel 1997 è stato ospite della Biennale di Venezia, nell’ambito del festival “Venezia poesia”, diretto da Nanni Balestrini, con una lettura presso la Fondazione Querini Stampalia, presentata dal filosofo Massimo Cacciari. Nel 1997 ha vinto il Premio Erato- Farnesina per la poesia, assegnato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. I suoi testi sono stati tradotti in Grecia e Germania.

 

Ore 20 Spazio Kor
“Api e lievito”
Di Valeria Patera
Con Ana Kusch
Musica dal vivo e sonorizzazioni Giuliana Elena Jurado Bonomi
Luci Manuel Molinu
Regia Maddalena Emanuela Rizzi
Produzione Seven Cults s.r.l.

Prima regionale

Ingresso libero

Irma è una donna senza età, sexy ed infantile candida e simpatica che con la leggerezza dell’innocenza o della follia racconta gli abusi che ha subito. La sua memoria si sposta continuamente ed il corpo si interrompe nello spazio. Con un testo poetico, immaginifico in cui la dissociazione sembra la realtà parleremo di abuso, abitudine, bisogno d’amore. Legittimazione indotta dal primo trauma a ripetersi nel tempo a diventare destino della vittima stessa, a marcarle la vita. L’esperienza della dissociazione nel momento dell’abuso diventa necessaria per sopravvivere e allora ecco come “inizia a girare la testa …il dolore come… Api nella testa ”

 

Ore 22 Cortile del Michelerio
Concerto “Dal classico al blues”
MagichArpeEnsemble

 ingresso libero

Il gruppo è nato spontaneamente sui banchi di scuola dell’Istituto “Giuseppe Verdi” di Asti, con il coordinamento della Prof.ssa Saravalli Fernanda, insegnante di arpa, teoria e solfeggio e fisarmonica presso il suddetto Istituto e Docente di arpa al Conservatorio di Cuneo.

È composto da professori, allievi di varie età ed esperienze musicali diverse che frequentano il Conservatorio di Cuneo e l’Istituto Musicale di Asti ed è diretto e coordinato dalla Prof.ssa Fernanda Saravalli.

Esecutori:
Fernanda Saravalli arpa e direttore
Elisabetta Isoardi arpa
Francesco Cassone Quadrella arpa
Sophia Schivo arpa
Francesco Montesano arpa
Alessandro Ferraris percussioni
Massimo Ferraris clarinetto, basso elettrico e percussioni
Giancarlo Maccario tromba, flicorno e percussioni
Emanuele Isoardi pianoforte
Gabriele Manfredi fisarmonica e chitarra
Arianna Montesano chitarra
Matteo Decarolis chitarra

 Il programma comprenderà musiche di grandi compositori, da Rota a Piazzolla, da Offenbach a Ortiz.

 

Venerdì 23 giugno
Ore 19 Spazio Kor

“The Walrus”
Con Sergio Danzi e Jacopo Perosino
Produzione L’Arcoscenico – Casa del Teatro 3

Johnny ha dodici anni e sul quaderno di scuola appunta poesie, schizzi e disegni tra i quali spicca quello di un tricheco, ispirato ad una fiaba di Lewis Carrol. Attorno a lui il Merseyside del dopoguerra è un fuoco di migrazioni, crocevia di partenze e arrivi; tutti lasciano qualcosa per ritrovare sé stessi, compresi i suoi genitori.

In quelle pagine Johnny troverà molte altre storie, anche grazie a quel tricheco: sottomarini gialli, occhi caleidoscopici, bande per cuori solitari, tre grandi amici e infine anche l’amore.

Perché in fondo la vita è veramente ciò che ti capita quando sei impegnato a fare altro.

Ore 21.30 Teatro Alfieri
“Le volpi”
CapoTrave
di Lucia Franchi, Luca Ricci
con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Luisa Merloni
scena Katia Titolo
suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin
luci Federico Calzini
tecnico Piero Ercolani
amministrazione Riccardo Rossi
produzione Infinito srl

Anteprima nazionale

 Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia. Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi.
La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.
La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “i grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.

 

Sabato 24 giugno
Ore 17 Teatro Alfieri
“Marina – Nemmeno io sapevo di essere un poeta”

Da un’idea della coreografa e ballerina Tatiana Stepanenko, in collaborazione produttiva e organizzativa con l’attrice e operatrice teatrale Monica Massone/Quizzy Teatro, lo spettacolo è un equilibrio tra danza e prosa, dedicato alla poetessa russa Marina Cvetaeva.

Produzione Quizzy Teatro

Lo spettacolo è un viaggio attraverso la vita, gli amori, le sofferenze, gli abbandoni, le migrazioni, le separazioni, i ritorni, le solitudini, di una tra le più importanti e tormentate poetesse russe del Novecento, Marina Cvetaeva. Nata agiata in una Mosca prerivoluzionaria, Cvetaeva fu lacerata da conflitti interiori e famigliari durante la guerra civile, esule al seguito del marito a cui promise non fedeltà ma di esserne sposa sino alla fi­ne dei suoi giorni, morta suicida e in solitudine, nonostante la presenza dell’amato ­figlio, allontanata a forza dalla primogenita e dal marito, considerati spie dal Governo Russo, al defi­nitivo ritorno in una patria che dimostrava di ignorarne il valore e la dignità umana, oltre che poetica.

 

Ore 19 Cascina del racconto
“Bimbe toste”
Con Valenina Veratrini
testo di Barbara Audisio
costumi Osvaldo Montalbano
scene Cesare Roccati e Rosanna Russo
alla chitarra Michele Ruggiero
produzione Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro

Tante sono le donne che hanno cambiato il mondo con le loro azioni, con il loro esempio, con le loro vite controcorrente. Donne che hanno aperto la strada a tutte coloro che sono venute dopo, indicando la direzione giusta.

Alfonsina Strada la ciclista, Kathrine Switzer la maratoneta, Fiorenza De Bernardi la pilota, Vittorina Sambri la motociclista e Valentina Tereskova l’astronauta, con addosso le loro tute e le loro divise, hanno esplorato le strade del mondo, il cielo e lo spazio.

Cinque donne, di cui tre italiane. Cinque donne toste che ancor prima sono state cinque bimbe toste, sognatrici e testarde che attraverso il loro corpo, attraverso lo sport, attraverso imprese memorabili hanno scritto la Storia. Quella stessa Storia che, ad un certo punto, come spesso accade, le ha messe in un cantone e dimenticate.

 

Ore 22 Cortile del Michelerio
“Unprinted – Quello che non ti dicono”
Compagnia Caterpillar
Drammaturgia Valentina Sichetti
Regia Valentina Sichetti
Con Denise Brambillasca, Gaia Carmagnani, Eugenio Fea, Ilaria Longo
Organizzazione Camilla Ambrosini
Una coproduzione PACTA . dei Teatri
Progetto nato dalla produzione di Campo Teatrale “Misericordia”, realizzata nell’ambito del progetto Unprotected

Prima nazionale

Una giovane aspirante giornalista sostiene un colloquio per entrare a far parte di una testata giornalistica paperless che è alla ricerca di giovani e giovanissimi con un talento per la scrittura.
Tutto sembra andare per il verso giusto… ma non sempre tutto è, poi, come sembra.
Quando anche la verità sembra essere in vendita, cosa siamo disposti a fare per la possibilità, o anche solo l’illusione, di realizzare un sogno?

 

Domenica 25 giugno

Ore 19 Spazio Kor
“Chisciotte – Follia sogno rivoluzione”
Uno studio tratto dall’omonimo testo teatrale di Luciano Nattino
Elaborazione testo Patrizia Camatel
Con Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel
Scene e costumi Agnese Falcarin
Regia Tommaso Massimo Rotella
Co-produzione casa degli alfieri e AstiTeatro 45
casa degli alfieri / ARTEPO (ARchivio TEatralità POpolare)

 Anteprima nazionale

Chisciotte, un po’ ridicolo, un po’ santo, campione dei torti da raddrizzare, alfiere dell’utopia, impegnato in una impari lotta contro mulini a vento e giganti, votato ad un’inevitabile sconfitta… o forse no?

In uno spazio scenico onirico si dipanano ancora una volta le avventure del più noto cavaliere errante della letteratura. Per contrastare i rigori del nostro tempo disincantato e afflitto dal pessimismo, si useranno lievità e romanticismo, musica, giochi di ruolo, trasformismo. Non si fa questo per ingenuità o per proporre facili soluzioni, ma per il tentativo strenuo di tener viva la fiammella della speranza.
Ci saranno segreti da svelare, duelli e voli vertiginosi e, come il senso stesso del teatro impone, una grande storia da consegnare ancora una volta agli ascoltatori, ognuno impegnato nella propria recherche della felicità.

 

Ore 21.30 Teatro Alfieri
“Sempre fiori mai un fioraio – Omaggio a Paolo Poli”
di e con Pino Strabioli
Musiche dal vivo Marcello Fiorini
Produzione Good Mood

Prima regionale

Paolo Poli si è raccontato a Pino Strabioli durante una serie di pranzi trascorsi nello stesso ristorante, alla stessa ora nell’arco di due anni. Da quei ricordi ne è nato un libro Sempre fiori mai un fioraio, edito da Rizzoli e l’omonimo spettacolo.

Una serata dedicata al pensiero libero, all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il Novecento con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile. L’infanzia, gli amori, la guerra, la letteratura, pennellate di un’esistenza che resta un punto di riferimento non soltanto nella storia teatrale di questo paese.

 

Lunedì 26 giugno

Ore 19 Teatro Alfieri
“Dalla parte delle cattive. Cinque storie necessarie e… una coda”
Ottavia Fusco Squitieri cantattrice
Orietta Caianiello pianista

Musiche e testi Cinzia Pennesi/Annalisa Comes, Carla Magnan e Carla Rebora/Stefania Aphel Barzini, Barbara Rettagliati/Cinzia Della Ciana, Rossella Spinosa/Barbara Fiorio, Roberta Vacca/Alessandra Vinotto, Cinzia Gangarella. Scenografie digitali Alessandra Vinotto,
mise en espace Angelo Desideri

Produzione Accademia Libellula

Prima regionale

Le fiabe, come noto, attraverso un necessario processo di semplificazione, descrivono i molteplici aspetti che compongono la personalità dell’essere umano, facendo incarnare vizi e virtù ai vari personaggi delle vicende che narrano. Ma, a ben pensarci, il vero motore delle storie che hanno accompagnato la nostra infanzia sono proprio i personaggi negativi: orchi, streghe, matrigne e sorellastre, perché senza di loro il bene non potrebbe mai vincere sul male. E senza voler scomodare troppo la psicanalisi, che tanto si è soffermata sul significato profondo delle favole, è evidente che i cattivi rappresentano soprattutto quegli aspetti del nostro inconscio che nessuno oserebbe confessare…
Cinque scrittrici e sette compositrici si confrontano con le cattive di cinque celebri fiabe affidando alla cantAttrice Ottavia Fusco Squitieri e al pianoforte di Orietta Caianiello, il compito di portarle sulla scena per raccontare le loro nefaste pulsioni …ma anche le loro “sante ragioni”.

 

Ore 21 Spazio Kor
“Chisciotte”
(replica)

Ore 22 Cascina del racconto
“La strada che va in città”
di Natalia Ginzburg
con Valentina Cervi
regia Iaia Forte
produzione Pierfrancesco Pisani/Infinito srl
Nidodiragno/CMC

La storia di una ragazza che sceglie di fare un matrimonio d’interesse, di prendere la strada che va in città. Per poi accorgersi che il vero amore è altrove… Passioni senza via d’uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni: con impetuoso realismo ma senza alcun giudizio morale l’autrice, in questo romanzo – che è il suo primo libro – descrive la solitudine di un’esistenza che nel gioco della memoria rievoca ciò che le è passato
accanto come un mistero incomprensibile e inafferrabile.

 

Martedì 27 giugno

Ore 20 Teatro Alfieri
“Il settimo giorno lui si riposò, io no”
di e con Andrea Mirò ed Enrica Tesio
Nidodiragno/CMC

“Non un semplice spettacolo ma una seduta di autoaiuto, un monologo sulla vita di una donna come tante, ma con occhiaie uniche nel suo genere!”.
A fare da contrappunto alle parole argute e piene di humour della blogger e scrittrice Enrica Tesio sono le musiche eseguite dal vivo da Andrea Mirò: una selezione di musiche originali e brani di grandi autori in cui la visione slow della vita si interseca, e si contrappone, alla frenesia dei tempi moderni esprimendo una prospettiva totalmente diversa, avulsa, distante e, probabilmente, salvifica. Da Rino Gaetano a Giorgio Gaber, da Enzo Del Re a Niccolò Fabi, fino a Lucio Dalla passando attraverso i brani della stessa cantautrice astigiana: una trama fatta di sonorità raffinate e suggestioni poetiche per celebrare, in musica, un elogio alla lentezza.
Il racconto, a due voci per uno spaccato, attualissimo, e incredibilmente ironico, del nostro tempo.

Ore 22 Cortile del Michelerio
“Io sono Mina”
con Daniela Placci
Arrangiamenti di Mauro Isetti ed Egidio Perduca. Testi di Mauro Isetti e Daniela Placci.
Produzione Sonic Factory
In collaborazione con Monferrato On Stage

Spettacolo Musicale-Teatrale dedicato alla più celebre cantante pop italiana. Non solo una carrellata dei principali successi della tigre di Cremona, ma soprattutto un viaggio nella società e nella cultura del primo dopoguerra, visto attraverso la forte personalità della popolare interprete della canzone italiana.

Sul palco, accompagnati da proiezioni e luci, la band elettrica Sonic Factory con Mauro Isetti al basso, Egidio Perduca chitarra, Paolo Facco batteria, Alessandro Toselli pianoforte e tastiere.
Al quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Asti è affidato il compito di ricreare le atmosfere orchestrali degli anni ’60 e ’70.
La voce sarà quella di Daniela Placci reduce dai successi, con le Blue Dolls, Drusilla Foer e Neri Marcorè.

Mercoledì 28 giugno

Ore 17 Sala Pastrone
“Lezioni americane 3.0”
Proiezione corto a cura di Alberto Barbi e Valter Chiorino (Lunasoft Video Produzioni)

 Ingresso libero

 “Lezioni americane” è un libro di Italo Calvino basato su una serie di lezioni preparate dall’autore in vista di un ciclo di sei discorsi da tenere all’Università di Harvard durante l’anno accademico 1985-1986, che non si è mai tenuto a causa della morte di Calvino avvenuta nel settembre dell’85.
Anche se scritto ormai qualche decennio fa, è un testo estremamente moderno e polivalente, non soltanto in ambito letterario ma anche come strumento per capire i nuovi sistemi di comunicazione, soprattutto legati al mondo digitale e per analizzare le paure e le speranze dell’uomo nei confronti di una contemporaneità che lo affascina e lo intimidisce.

Ispirandosi a queste Lezioni, l’attore Alberto Barbi vivrà Asti andando a raccontare favole, porre domande e poesie all’attenzione dei presenti. I momenti salienti, catturati dal videomaker Valter Chiorino (Lunasoft Video Produzioni), saranno parte del corto.

 

Ore 19 Spazio Kor
“Al di là del muro”
Concezione e regia Nino D’Introna
Con Angelique Heller e Helene Pierre
Universo sonoro e musica Patrick Najean
Direttore tecnico Michael Jayet
Tecnico luci Antoine Thibault
Video Mickael Arnoux
Collaborazione ai costumi Roberta Vacchetta
Collaborazione alla creazione luci Agostino Nardella

Produzione Cie Nino D’Introna
Coproduzioni Ville de Cermont Ferrand/Graines des Spectacles, La Maison des Arts du Lac Leman (Thonon), la CCMHV (Modane).
Collaborations Theatre Jean Marais de Saint Fons (Lyon) e la Fonazione Teatro Ragazzi e Giovani (Torino/Italia)

“La mia generazione è cresciuta insieme a muri che crollavano, le nuove generazioni insieme a muri che ricrescono”.

Due personaggi, due esseri reali e astratti al tempo stesso, si ritrovano, costruiscono, distruggono e vivono davanti e attorno a un muro.

Con l’aiuto della luce, il silenzio o la musica e un video che trasforma la natura del muro, costruiranno lentamente un mondo di relazioni, tra conflitto e amore, comico e tragico, poetico e fantastico.

 

Ore 20.45 Teatro Alfieri
“Un loft per sei”
di Fabrizio Rizzolo, Fulvio Crivello, Isabella Tabarini
con Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Chiara Buratti, Ettore Scarpa, Gianmarco Canalella, Diego Casale
Produzione MASS

Prima nazionale

Jonathan è uno scrittore disperatamente in cerca di tranquillità per ultimare il suo nuovo romanzo, e affitta un loft a Manhattan per non essere assolutamente disturbato. L’arrivo di un improbabile terzetto di teatranti in cerca di uno spazio per le prove e di una coppietta desiderosa di intimità scatena però un mix esplosivo che porterà a discussioni, accordi e disaccordi, proposte assurde e colpi di scena. Il tutto secondo i canoni della nuovissima “Pick’n play Comedy” che permette al pubblico di intervenire in maniera originale e coinvolgente.

 

Ore 23 Giardini Guglielminetti
“Lo sguardo di Giano”
Aldo Delaude e Laura Scaringella
In collaborazione con l’Associazione di psicoterapeuti “Centro studi e trattamento dell’agire violento” di Torino e con la Commissione Comunale per le Pari Opportunità della Città di Asti.

Prima nazionale

L’incontro tra il teatro di narrazione, la danza e la filmografia sono gli elementi attraverso i quali si affronta il problema sempre più frequente dello Stalking. Questo male trova, nella maggior parti dei casi, nelle donne le vittime e negli uomini i   persecutori.

Il problema viene sottovalutato e non riconosciuto da entrambi i soggetti, incapaci di costituirsi come nuclei a sé stanti, stabilendo legami basati sulla reciprocità e non sulla simbiosi, sulla dipendenza o sullo sfruttamento. Ecco dunque che in questa situazione, la persona può fare qualsiasi cosa pur di tenere l’altro vicino a sé, giungendo fino alla possibilità di cercarlo ossessivamente, perseguitandolo e minacciandolo, privandolo della libertà di vivere.

Sarà parte dello spettacolo la testimonianza di un uomo che ha affrontato un percorso psicoterapeutico a causa di comportamenti inadeguati.

L’attore Aldo Delaude, protagonista maschile interpreta i diversi aspetti di questi comportamenti malati. La figura femminile sarà rappresentata dalle danze di Laura Scaringella.

 

Giovedì 29 giugno

 Ore 19 Teatro Alfieri
“Marylin Monroe: Fragments – I diari segreti di Marilyn Monroe”
con Mariangela D’Abbraccio
a cura di Mariangela D’Abbraccio e Francesco Tavassi
tratto da “Fragments. Poesie, appunti, lettere di Marilyn Monroe’’ (Feltrinelli)
regia Francesco Tavassi
musica dal vivo Riccardo Gola (contrabbasso)
costumi Maria Rosaria Donadio
produzione Nidodiragno / CMC

 Prima regionale

Lo spettacolo prende il nome dal volume che ha portato in superficie i taccuini della diva hollywoodiana, icona di femminilità, rimasti per anni nel cassetto: ricordi, pensieri, poesie, confessioni di Marilyn che vanno ad alimentarne il mito, confondendosi con le tante dicerie sul suo conto.

 

Ore 22 Cortile del Michelerio
“L’uomo dal fiore in bocca”
di Luigi Pirandello
con Lucrezia Lante della Rovere
adattamento e regia Francesco Zecca
musiche Diego Buongiorno
disegno Luci Alberto Tizzone
props Arti Plastiche di Riccardo Morucci
aiuto regia Rebecca Righetti
produzione Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro

Basta scambiarsi un bacio per sentire lo stesso gusto della vita?
Basta avvicinare le labbra al proprio amore per sentirne il sapore?
Basta sciacquarsi la bocca con il presente per non sentire più il sapore persistente
del passato?
La vita è ingorda, non ti lascia che i resti da assaporare ci sono ricordi il cui gusto
rimane tutta la vita e non c’è spazio per altro.
Solo per l’immaginazione.
E a Lei, la Donna Vestita di Nero,
la moglie dell’Uomo dal Fiore in Bocca
è l’unica cosa che è rimasta “attaccarsi così, con l’immaginazione alla vita”
I suoi occhi così dentro e così attaccati a lui, da non volerlo far andare via. Non ancora.

Viene data voce a quella donna muta e dolorante, quella Donna Vestita di Nero che Pirandello ha fatto intravedere solo dietro a quel cantone.

 

Venerdì 30 giugno

 Ore 19 Spazio Kor
“Enrico IV – Una commedia”
Compagnia della Magnolia
Regia, scene, costumi Giorgia Cerruti
Adattamento dell’opera di Pirandello a cura di Fabrizio Sinisi
Con Davide Giglio, Giorgia Cerruti, Woody Neri, Silvia Ferretti
Consulenza scenotecnica, disegno luci Lucio Diana
Sound design, fonica Guglielmo Diana
Tecnico di compagnia  Marco Ferrero
Datore luci Adriano Antonucci
Responsabile organizzativo Angelo Pastore
Segretaria di compagnia Emanuela Faiazza

Prima nazionale

Lo spettacolo nasce dal desiderio di esplorare il tema del Tempo che fluisce incontenibile sui pensieri e sulla pelle di noi umani. Lo sgomento di non riconoscersi più o di non riconoscere più gli altri blocca lo scorrere di Enrico IV. Questo tipo di vulnerabilità – dove la maschera indossata svela ancor più drasticamente i tormenti autentici – può risuonare oggi intensamente. Dopo alcuni anni di lavoro sulla drammaturgia contemporanea, questo affondo su Pirandello riporta la Compagnia alla matrice originaria di lavoro sui classici e conferma l’intesa tra la regista Giorgia Cerruti e il drammaturgo Fabrizio Sinisi, impegnato con Piccola Compagnia della Magnolia nel triennio 22.24 sul Progetto Vulnerabili (FAVOLA_2022 | ENRICO IV_una commedia_2023 | CENCI_2024).

 

Ore 22 Cascina del racconto
“No wags – Il calcio (non) è uno sport per signorine”
Di Piji Siciliani, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili, Barbara Folchitto, Carlotta Piraino, Emanuele Di Giacomo
Con Giada Lorusso, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili
Special guest Miriam Galanti
Regia di Piji Siciliani
Produzione Associazione Culturale Arlem

Prima regionale

I progressi del nostro tempo in fatto di parità di genere, pur non essendo neanche lontanamente sufficienti, sono senza dubbio considerevoli. Il calcio, viceversa, sembra essere rimasto a un sessismo da età della pietra: dai luoghi comuni come il proverbiale “il calcio non è uno sport per signorine” (frase di Guido Ara del 1909) alla dicitura sessista e squalificante “wags” (acronimo di “wives and girlfriends of sportsmen”) con cui vengono appellate le fidanzate dei calciatori. Nel frattempo il mondo, fortunatamente, si muove. E le donne sono da tempo tifose, calciatrici, arbitre, guardalinee, allenatrici, dirigenti. Quella del calcio femminile è una vera rivoluzione che ha avuto un’importante accelerazione negli ultimi anni e un punto di non ritorno nel 2019, grazie all’exploit della Nazionale Femminile ai Mondiali di Francia. In questo contesto schizofrenico abbiamo pensato che ci fosse ampio terreno fertile per ragionare, tra il serio e il faceto, su tutte queste incongruenze, farle entrare in corto circuito e giocarci usando il palcoscenico teatrale come un campo di calcio in cui si sta svolgendo un’ipotetica e a tratti onirica partita di calcio “maschi vs femmine”.

 

Ore 23 Giardini Guglielminetti
“Tutto quel mondo negli occhi”
Regia Alessio Bertoli
Con Francesco Morando, Franca Tortoriello, Marzia Miccolis, Antonella Cammarota, Lucia Ferraiuolo, Marianna Sacco, Esmeralda Masseroni, Albarosa Pietragalla, Marco Arucci, Giusy Di Fede, Eros Dal Lago, Irina Yakovleva, Selene Riccio, Ilaria Gallesio, Marco Bo, Paola Ghia, Giordana Mansone
Scuola Teatralmente
Produzione NIG

Prima nazionale

“America… Quello che per primo vede l’America…” Da questa suggestione nasce “Tutto quel mondo negli occhi”, pensato e realizzato dagli allievi della scuola Teatralmente, con l’intento di offrire una sorpresa al loro maestro Alessio Bertoli. Lo spettacolo prende vita da alcuni dei brani più coinvolgenti ed evocativi di “Novecento”, il testo scritto da Alessandro Baricco per Eugenio Allegri, che proprio ad Asti Teatro debuttò nel 1994. I narratori-attori-registi cercano di immaginare e ricreare speranze, ricordi, desideri, sfide, frammenti della vita e delle vite che a bordo del Virginian solcano l’oceano tra Europa e America. E tra tanta umanità in viaggio c’è lui, lui che riesce ad “incantare” tutte le emozioni, a riviverle e farle rivivere nella sua musica, lui, Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista che abbia mai suonato sull’oceano, lui che, seduto sul seggiolino del pianoforte, racconta la sua storia perché “non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”.

 

Sabato 1 luglio

Ore 11 e 17 Teatro Alfieri
“Oltre il sipario”
Visite guidate al Teatro Alfieri in compagnia di Artisti
(repliche)

Ore 19 Spazio Kor
“Lady D”
Produzione Good Mood
Regia Pino Ammendola
di Annalisa Favetti e Pino Ammendola
con Annalisa Favetti
Produzione/Distribuzione Nicola Canonico per la GoodMood

Subito dopo l’incidente stradale sotto il tunnel del Pont De L’Alma a Parigi, dai rottami fumanti dell’auto, si libra la voce di Lady D, la principessa più amata nel mondo, in una sorta di delirio premorte, inizia a raccontare la sua storia conducendo gli spettatori nel suo mondo più intimo e
segreto. La protagonista ci restituisce attraverso il racconto la dolcezza, la grinta e lo strazio di Lady D come donna, come essere umano che soffre, che sbaglia, ma che trova sempre una via per riprendersi lo scettro della vita. Annalisa Favetti è stata recentemente applaudita al Teatro Alfieri tra i protagonisti dello spettacolo “L’ombra di Totò”.

 

Ore 22 Cortile del Michelerio
“Io e lei – Confessioni della sclerosi multipla”
di Fiamma Satta
con Melania Giglio
musiche Patrizio Maria D’Artista
a cura di Daniele Salvo
produzione Cardellino srl

Anteprima nazionale

Due personaggi femminili legati da una singolare relazione che somiglia a una seduta psicoanalitica bruciante e senza filtri, che dà slancio alla costruzione dell’identità e diventa una spietata cartina di tornasole per la coscienza.
A dire “Io” è una voce narrante del tutto inedita, la Sclerosi Multipla, capace di terrorizzare soltanto col suono del proprio nome, un “gorgoglio di consonanti scivolose”. Egocentrica come una primadonna, dotata di un’ironia corrosiva, politicamente scorretta, determinata, ingombrante, irriverente, sguaiata, irascibile, maltratta tutto e tutti, a cominciare dai lettori, “uditorio miserrimo” al quale si confida.
La sua vittima prediletta, però, è la “lei” del titolo, quella Miagentileospite, amatissima e disprezzata in ugual misura dall’inquietante narratrice…
“Io e lei” parte da una malattia e diventa un vero inno alla vita.

 

Domenica 2 luglio

Ore 19 Spazio Kor
“Dal sottosuolo – Underground”
dal progetto Fahrenheit 2020 #ArtNeedsTime ideato da Il Mulino Di Amleto
di e con Barbara Mazzi & Francesco Gargiulo
con la partecipazione di Christian Di Filippo
supervisione a cura di Marco Lorenzi e Alba Maria Porto
consulenza drammaturgica Enrico Pastore
consulenza tecnica Adriano Antonucci, Giorgio Tedesco, Massimiliano Bressan
musiche originali Elio D’Alessandro
produzione A.M.A Factory/Teatro Libero di Palermo
in collaborazione con Asterlizze Teatro

Un esperimento di “teatro espanso”: le due performance che compongono questo spettacolo, sono ispirate da Fëdor Dostoevskij, la prima da Delitto e Castigo, la seconda a Il grande inquisitore, ma entrambe se ne distaccano creando un mondo radicalmente autonomo composto da due atti unici che indagano grandi temi dell’umanità, quali solitudine, le scelte etiche, il dolore e la rinascita, particolarmente significativi per gli autori e protagonisti del dittico Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo, per via del periodo appena vissuto e – più in generale – per la società in cui ci muoviamo, che produce spesso, sui nostri corpi e nelle nostre vite, una sensazione di forte malessere e frustrazione. La drammaturgia originale, dal forte carattere autoriale, richiede agli spettatori di diventare i veri protagonisti dello spettacolo e affrontare scelte di carattere etico ed emotivo.

 

Ore 21.30 Teatro Alfieri
“Settimo senso – Moana Pozzi”
di Ruggero Cappuccio
con Euridice Axen
regia Nadia Baldi
Costumi Carlo Poggioli
Musiche Ivo Parlati
Progetto luci e scene Nadia Baldi
Produzione Teatro Segreto

Prima regionale

Un immaginario dialogo tra una donna e un uomo. Lo stupore deflagra quando l’uomo si accorge che la presenza femminile è in tutto e per tutto uguale a Moana Pozzi. Lei coglie la sua sorpresa e gli parla. Lo irretisce in un dialogo misterioso ed enuncia la sua idea di pornografia, lanciando, provocatorie affermazioni contro il potere, la politica, l’arrivismo. Il dialogo diventa serrato e seduttivo. La donna spiazza lo scrittore dicendogli che lui sta sicuramente progettando di scrivere un articolo rivelazione sulla falsa morte di Moana Pozzi. Gli propone un affascinante gioco notturno e gli spiega che lui avrà una notte per decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop giornalistico.

 

Ore 23 Cascina del racconto
The Instabil Band (festa di chiusura)

The Instabil Band nasce da un idea di Paolo Sorba (voce) e Piergiorgio Gabbin (tastiere) che coinvolgono dapprima Claudia Stabile (voce) e Gianluca Passarino (chitarra e voce) poi in un secondo tempo Nunzio Cerciello (batteria e voce). Il repertorio della band va dai classici brani italiani ai grandi nomi della musica straniera rivisitati e corretti con l’intento di “giocare con la musica “dando spazio spesso anche ad improvvisazioni live, come del resto il nome della band può indicare senza dubbio alcuno

Ingresso libero

 Biglietti: 12 euro; 10 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, under 35, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori e Under 18.

“Oltre il sipario” visite al Teatro Alfieri: 5 euro (max 30 spettatori).

Abbonamenti: Abbonamento fedeltà 138 euro per 23 spettacoli, 80 euro per 10 spettacoli, 45 euro per 5 spettacoli.

A partire dal 16 maggio prevendite aperte presso la biglietteria del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17 (e a partire dal 20 giugno anche sabato, domenica e lunedì), un’ora prima dell’inizio dello spettacolo in location e online su www.bigliettoveloce.it.

Info e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040. www.astiteatro.it , www.comune.asti.it

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