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Cineforum con il prof. Piermario Mignone, sabato 29 aprile, per il Festival Biblico di Alba

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Domani sera, sabato 29 aprile, il Festival Biblico di Alba prevede un cineforum con il prof. Piermario Mignone sul film documentario: Il sale della Terra (The Salt of the Earth, 2014), diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, alle 20,45 presso la Sala Alberione, piazza S. Paolo 14

Il film ritrae le opere e la vita del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado, ed è stato presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di San Sebastián 2014 e al Festival internazionale del film di Roma 2014. Sebastião Salgado, dopo essersi laureato in economia, nel 1969 lascia il Brasile del regime militare e si trasferisce con la moglie in Europa dove inizia a lavorare per l’International Coffee Organization. Per lavoro viaggia molto e, grazie alla moglie, comincia a sviluppare un interesse nei confronti della fotografia, al punto che nel 1973 abbandona una promettente carriera come economista per dedicarsi totalmente alla fotografia. I primi reportage di rilievo internazionale riguardano l’Africa. Nel documentario vengono approfonditi in particolare i suoi progetti, poi pubblicati su libri, sull’America Latina (The Other Americas), sulle drammatiche condizioni dei popoli africani (Sahel: The End of the Road), sulle condizioni dei lavoratori in giro per il mondo (Workers), sulle grandi migrazioni umane (Migrations) e infine sugli angoli del pianeta non ancora contaminati dalla modernità (Genesis). Salgado racconta anche del progetto che porta avanti assieme alla moglie di riforestazione della Mata Atlantica.

Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista, Il sale della terra è un’esperienza estetica esemplare e potente, un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario è un oggetto fuori formato, una preghiera che dialoga con la carne, la natura e Dio. Fotografo umanista della miseria e della tribolazione umana, Salgado ha raccontato l’avidità di milioni di ricercatori d’oro brasiliani sprofondati nella più grande miniera a cielo aperto del mondo, ha denunciato i genocidi africani, ha immortalato i pozzi di petrolio incendiati in Medio Oriente, ha testimoniato i mestieri e il mondo industriale dismesso, ha perso la fede per gli uomini davanti ai cadaveri accatastati in Rwanda e ‘ricomposti’ nella perfezione formale e compositiva del suo lavoro. Un lavoro scritto con la luce e da ammirare in silenzio. Un viaggio epico quello di Salgado che testimonia l’uomo e la natura, che non smette di percorrere il mondo e ci permette di approcciare fotograficamente le questioni del territorio, la maniera dell’uomo di creare o distruggere, le storie di sopraffazione scritte dall’economia, l’effetto delle nostre azioni sulla natura, intesa sempre come bene comune.

Il 3 dicembre 2014 il film venne inserito nella shortlist dei film candidati all’Oscar per il miglior documentario. Il 14 maggio 2014 al Festival di Cannes ebbe il Premio della Giuria Ecumenica – Menzione Speciale a Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, con la motivazione: “Questo meraviglioso documentario sul fotografo Sebastião Salgado è una testimonianza coinvolgente del nostro tempo e una riflessione sulla condizione umana a livello mondiale che mostra la possibilità di sperare per l’umanità“.

L’ingresso è gratuito