Si inaugura sabato 15 aprile, alle 17,30, presso la Chiesa di San Domenico ad ALBA (CN) la mostra “Art, wine & food”, promossa dal’Associazione Culturale Acribia, curata da Ermanno Tedeschi in collaborazione con Vera Pilpoul e realizzata con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte.
Arte, vino e buona tavola sono gli elementi principali della rassegna visitabile fino al 7 maggio dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e festivi negli orari 10-12 e 15-18.
La mostra è dedicata all’esposizione delle delizie gastronomiche di artisti contemporanei – fotografi, pittori, artisti, scultori, videoartisti – che ci invitano a riscoprire, attraverso il loro sguardo più intimo e il loro speciale punto di vista, i piaceri semplici del cibo e della sua autenticità, della cucina e della tavola, dalla cerimonia del pasto alla creatività e all’arte della tavola. Un’occasione per riflettere sulla società dei consumi, sull’industria alimentare – l’arte di sedurre attraverso una mise en place originale e un packaging creativo – ma anche sui suoi abusi e gli sprechi.
“Ogni approccio artistico – spiega il curatore Ermanno Tedeschi – batte spesso sentieri inesplorati, talvolta intriso di derisione e provocazione, interpreta il cibo, la natura, la terra, il raccolto, l’affascinante trasformazione della materia prima in un pasto, lo scambio, la condivisione e il momento conviviale. Questi artisti esplorano il rapporto tra creazioni culinarie e artistiche, rivisitandole. Alcuni rappresentano il cibo, altri usano il cibo per le proprie opere, altri ancora utilizzano il cibo come mezzo per comunicare un messaggio importante”.
“Un’esposizione di livello assoluto – commenta Ivano Martinetti, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale – che mette al centro il cibo ed il vino, due elementi essenziali del nostro territorio, magistralmente declinati in opere d’arte affascinanti e uniche. Il rapporto con l’alimentazione è un tema centrale di questi tempi e lo sarà sempre di più in futuro, è naturale dunque che il mondo dell’arte ne tragga ispirazione. Si rimane a bocca aperta apprezzando queste pregevoli interpretazioni, meritevoli assolutamente di una visita in concomitanza con la rassegna Vinum”.