Roero creativo così i borghi si aprono all’arte

Al via la quinta edizione del progetto: nel 2023 si celebra la biodiversità. Alcuni noti artisti vivranno nei comuni della Sinistra Tanaro per poi realizzare un’opera da donare alla comunità

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Sabato 1° aprile, alle 15,30, presso la Confraternita di San Bernardino, a Santo Stefano Roero, “Creativa­men­te Roero-Residenze d’Ar­ti­sta tra Borghi e Castelli” presenterà alle comunità dei comuni coinvolti – Casta­gni­to, Govone, San Martino Alfieri e Santo Stefano Roero – la sua quinta edizione dal titolo “Biodiversità: l’e­qui­librio della coesistenza”. All’evento parteciperanno gli artisti invitati in residenza – Maura Ban­fo, Johannes Pfeiffer, Monica Lugas e Gosia Turzeniecka – insieme ai Sindaci dei paesi ospitanti. Nella stessa giornata ci sarà anche la proiezione in anteprima del docufilm relativo all’edizione 2022 “Esercizi di nuova memoria” con la regia di Mattia Gaido e la collaborazione di Ema­nue­le Bigan­zo­li e Miriam Man­cuso. “Crea­tivamente Roero-Resi­den­ze d’Artista tra Bor­ghi e Castelli” nasce con l’o­biettivo di co­struire una rete volta alla valorizzazione dei borghi storici del Roero e dei luoghi legati a tradizione e creatività coinvolgendo artisti nazionali e internazionali. Il progetto intende promuovere attività culturali di alto valore e contemporaneamente essere un elemento di attrazione turistica per il territorio. Il programma viene rinnovato a ogni edizione con nuove proposte e arricchito anche grazie alla collaborazione con altre realtà legate all’arte contemporanea. Ogni anno vengono poi organizzate residenze d’artista localizzate nei borghi aderenti al progetto. Le residenze hanno una durata di circa 3-4 settimane divise in due momenti diversi. Una prima settimana di sopralluogo, dove ciascun artista viene accompagnato alla scoperta del borgo e del territorio per identificare il luogo dove realizzare l’opera e cogliere gli spunti offerti dal contesto. Con la seconda fase ciascun artista torna nel borgo in questione per ulteriori due-tre settimane al fine di procedere alla realizzazione dell’opera stessa, condividendo il percorso produttivo con la comunità locale che può in tal modo ricoprire un ruolo attivo nel processo creativo. Al termine del periodo di soggiorno viene organizzato un evento finale di restituzione pubblica con la presentazione delle opere. L’evento anima per un fine settimana tutti i comuni interessati. Si viene così negli anni a realizzare un museo diffuso che, attraversando i borghi e i castelli del Roero, rimane come elemento permanente di valorizzazione del territorio.
L’edizione 2023 – che si snoderà tra il 20 maggio (convegno presso il Castello Reale di Govone) e il 28 maggio (festa itinerante tra i comuni coinvolti con l’inaugurazione ufficiale delle opere realizzate) – mette al centro, come detto, il tema della biodiversità, se­guendo l’insegnamento dell’entomologo americano Ed­ward Osborne Wilson, fondatore della sociobiologia, che ha ideato il termine definendola «la materia stessa della vita», evidenziando la complessità dell’esistenza in natura e sottolineandone i valori, accreditando anche una stretta connessione tra scienza e umanesimo. Partendo da questa lezione si punta ad approfondire la necessità di salvaguardia del pianeta mettendo in dialogo la creatività con la valorizzazione delle differenze. Il collegamento tra tale tematica e il Roero è particolarmente interessante poiché scelte lungimiranti hanno contribuito a mantenere un equilibrio costante in ambito agricolo e paesaggistico tramite un approccio rispettoso delle complessità degli ecosistemi.
“Creativamente Roe­ro” rappresenta dunque un’op­portunità di promuovere l’incontro tra i linguaggi del contemporaneo e la genuinità di questi borghi.
L’as­socia­zione Creativa­mente Roero è l’ente capofila del progetto, la cui rete, attualmente, è composta da 18 Comuni e 32 tra associazioni e partner. La manifestazione è sostenuta da Regione Piemonte, Fonda­zione Crc, Fondazione Crt e Banca d’Alba, quest’ultima per la sezione Creativamente Roero Lab. Numerosi sono, inoltre, gli sponsor che, secondo varie modalità, offrono il loro supporto.

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo