Il premio Ancalau torna e celebra la cucina di Langa

Appuntamento domenica 18 giugno a Bosia. Nel murale di Veglia l’omaggio a Cesare Magliano

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Il Premio Ancalau è nato nel 2014 a Bosia dal fortunato incontro tra il sindaco Ettore Secco, il pubblicitario Silvio Saffirio e Oscar Farinetti guadagnando subito l’appoggio di Banca d’Alba, Eataly, La Stampa, Fondazione Crc e Rivista IDEA, media partner dell’appuntamento. Ora si unisce il prestigioso brand Fontanafred­da. Lo scorso anno è stato sfondato il tetto storico delle presenze, la partecipazione dello scrittore-alpinista Mauro Coro­na e di Bianca Berlinguer han­no catalizzato l’interesse popolare, ma il successo della giornata si è concretizzato nel Premio Ancalau “start up giovani” con ben 76 progetti di Impresa iscritti, provenienti da tutta Italia e l’appassionante confronto finale del “Torneo delle Idee” tra i 5 team finalisti.
«Sarà una lunga giornata – affermano Secco e Saffirio – con una quantità di appuntamenti, talora perfino in sovrapposizione perché chi viene al Premio Ancalau non deve annoiarsi». Nessun biglietto di ingresso, nessun costo di parcheggio. Chiedono gli organizzatori in cambio soltanto civismo e cordialità. Ristorazione garantita nei padiglioni che saranno attivi dalle 11 al tramonto ovvero fino alla “merenda sinoira” mentre i banchi di “Alta Langa in Vetrina” offriranno quest’anno più che mai ghiottonerie a km zero.
Ecco, in occasione dell’appuntamento del prossimo 18 giugno, l’omaggio ai precursori e ai pionieri di una cucina sorprendente. La cucina di Langa oggi è amata e ricercata da un turismo in prepotente crescita. Senza quel gioiello popolare e tradizionale anche tutto lo sviluppo dei grandi vini e dell’ospitalità, incluso il tartufo, non avrebbero avuto la spinta che invece hanno ottenuto. «Di questo dobbiamo essere debitori ai nostri antenati (e antenate soprattutto) che elaborarono in zone allora così misere una cucina sorprendentemente at­traente» commenta Silvio Saf­firio. Oggi questa cucina ha un baluardo nelle storiche osterie di Langa, custodi dei segreti delle preparazioni e degli ingredienti. Il Premio Ancalau 2023 renderà omaggio in primis con un murale dell’artista Silver Veglia a un precursore bosiese della Cucina di Langa: Cesare Magliano che dopo un soggiorno decennale nella Parigi degli anni ’30 tornò a Bosia carico di idee, scoprendo le ricchezze e i sapori di quella cucina e avviò il famoso ristorante “Rifor­nimento Pance Vuote” tappa d’obbligo di imprenditori, com­mendatori e monsignori che nell’Italia ap­pena rinata dalle distruzioni scoprirono il piacere di vivere attraverso le meraviglie di quella cucina.
Il convegno servirà per riflettere sulle ragioni di un successo. Si chiederà alle personalità in­vitate di “spiegare” il successo della cucina di Langa. Non si giungerà necessariamente a conclusioni ma il dibattito è avviato. Tutto questo non prima di aver reso omaggio a un’altra figura fondamentale del mondo gastronomico. Il nome? Ancora un po’ di pa­zienza e sarà rivelato il nome del grande chef innovatore che entrerà nella “Hall of Fame” del Premio a fianco di Giorgetto Giugiaro, Ernesto Ferrero e Mauro Corona.
Per quanto riguarda il Premio Ancalau “lavoro&ambiente”, Premio Ancalau “local/global”, sono attualmente in discussione le candidature e non sono possibili anticipazioni. La ricerca è bene avviata e come sempre c’è «un certo imbarazzo nella scelta perché i casi degni di nota sono più d’uno» dichiarano dal Comi­tato di Selezione.
E ancora: pittura, scultura e il Concorso artistico scuole. Nel­la giornata del Premio Ancalau ha sempre trovato spazio anche l’arte. Questo anno è prevista la mostra nel Vecchio Municipio dei “Cinque di Bosia”, 5 artisti con radici bosiesi: Remo Salcio, scultore e autore del trofeo del Premio Ancalau, Fabrizio Riccardi, pittore di fama internazionale, Silver Veglia, l’autore di tutti i murali di Bosia, Nora Navone, fresca artista neofigurativa ed Edgardo Bianco, originale creatore di opere ispirate dalle strade metropolitane. Infine i bambini concorreranno con la loro fantasia con opere sul “Tema Cucina di Langa”. Ai vincitori designati dagli artisti bosiesi premi in denaro per acquistare materiali didattici per le loro scuole.
Per quanto riguarda la performance di Paolo Tibaldi nel Boschetto degli Alberi seduti, si tratta ormai di una presenza fissa al Premio Ancalau dove quest’anno si produrrà in una performance dal titolo: “Abita­re il piemontese nel piatto e nel bicchiere”. Vale la pena di ricordare che il Boschetto che porta questo curioso nome è frutto di un laborioso lavoro di recupero ambientale condotto personalmente dal Sindaco e alcuni volontari.
Infine il momento clou: il Premio Ancalau “start up giovani”. È il momento più atteso, la sfida tra i giovani autori di progetti di Imprese da 18 a 35 anni. Giuria stellare e tifo da stadio fanno da cornice a questo confronto di idee che vedrà anche quest’anno l’assegnazione al vincitore di 10.000 euro. Vincere è bello ma anche per gli altri finalisti il Premio Ancalau si è rivelato spesso una grande occasione di visibilità e di contatti. Partecipare è pertanto già un po’ vincere ed è uno spettacolo vedere la tensione e insieme la correttezza, l’amicizia che si crea ogni volta tra in giovani competitori.

La targa “Personaggi di Langa” assegnata dalla Rivista IDEA

Una novità anche per il riconoscimento promosso dal nostro settimanale. La Targa IDEA “Personaggi di Langa” da quest’anno sarà attribuita dall’editore Carlo Borsalino alla figura che ha contribuito nei vari ambiti al prestigio e alla conoscenza della Langa. Il nome sarà rivelato nel corso del Premio Ancalau, come da tradizione in uno dei momenti più emozionanti della giornata, ovvero durante l’intervallo della decisione della Giuria.