Aspettando la quarta stagione di “Mare Fuori”

Riprese già programmate da maggio per la serie di Rai2 che ha avuto un successo straordinario

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Se anche non avete visto neppure una puntata della serie tv, sicuramente vi sarà capitato di ascoltare qualche nota della sigla. “Mare fuori” è diventato un tormentone sotto ogni punto di vista e così Matteo Paolillo – l’attore che interpreta il piccolo boss Edoardo Conte nella serie tv di Rai2 (in streaming su Raiplay) – è anche l’autore di “‘O mar for”, sigla che tutti cantano. Lui stesso ha raccontato di averla composta canticchiando sotto la doccia. Lì, evidentemente, ha trovato la melodia più efficace visto che in tanti, tantissimi, l’hanno condivisa. Ad esempio, è diventata la canzone portafortuna della campionessa di sci Sofia Goggia. E poi lo stesso Paolillo, grazie a tanto successo, è passato da una ribalta all’altra.

Mercoledì scorso è andata in onda l’ultima puntata della terza stagione e adesso i tanti fan aspettano con trepidazione la quarta, e le riprese cominceranno solo da maggio. Un fenomeno generazionale e di mas­sa, testimoniato anche dall’evento che a Stazione Ter­mini, a Roma, ha mobilitato una folla di appassionati per vedere da vicino una parte del cast impegnata per un set fotografico davanti a un Frec­ciarossa. E sono stati applausi, strette di mano e selfie con Pino O’Pazz o Dobermann, per citare solo due dei protagonisti. Del resto, ogni volta che un personaggio della serie è ospite di una trasmissione, si verifica un’impennata di ascolti. E loro, i protagonisti, sono già passati da Fiorello, da Cattelan e anche a “Belve”, la trasmissione di Francesca Fagnani. E come di­cevamo, la colonna sonora è diventata una hit.

Tra l’altro il messaggio è positivo, perché si parla di possibilità di rinascita. La terza stagione è stata un manifesto sull’amore e sul suo potere di cambiare le persone in meglio. La quarta stagione è già in cantiere, magari tornerà Carolina Crescentini per la quale è stata addirittura lanciata una petizione.

L’attrice ha impersonato l’ex direttrice dell’Ipm amatissima dai giovani detenuti, coinvolta sentimentalmente con “il co­mandante”, ossia l’ottimo Car­mine Recano, è stata trasferita a Milano e ha lasciato il posto all’am­bigua (ma fragile) Lu­crezia Guidone. «Mi commuovo», ha detto Crescentini colpita al cuore. E all’Università Roma 3 in collaborazione con il Dams è andata sold out la giornata di studio su carcere, riscatto sociale e conflitto tra generazioni a partire da Mare Fuori. Il tema della serie è quello delle vicende molto realistiche, crude, all’interno dell’istituto di pena per i minori di Napoli, dove ragazzi e ragazze finiti dentro per reati gravissimi provano ad affrancarsi e a darsi la possibilità di una seconda vita aiutati dalla polizia penitenziaria che prova in ogni modo ad aprire nuove strade. Il successo è stato così grande che quasi è sfuggito di mano. La community ribolle di attività e si interroga sul futuro. Ad esempio, se Caiazzo sta girando una serie Disney, come farà a partecipare alla quarta serie?
Intanto Marita D’Elia, che ha scelto gli attori, spiega: «Ci abbiamo messo mesi di scouting per la prima serie con tanti giovani da scegliere, il mio lavoro è diventato una sorta di osservatorio sulle giovani generazioni di attori, di Napoli in particolare. Alcuni ragazzi mi avevano colpito in precedenza, erano acerbi ma con un talento naturale come Gia­como Giorgio, diventato Ciro, alcuni erano professionisti come Nicolò Galasso che frequentava il Centro sperimentale a Roma o Matteo Pao­lil­lo/Edoardo Conte che si era diplomato al Csc, Valentina Romani aveva già bei ruoli alle spalle, Artem Tkachuk/Pino o’ pazzo aveva partecipato alla “Paranza dei bambini”, altri erano esordienti come Nicolas Maupas che però aveva tutta l’aria del predestinato, Caiazzo bellissimo aveva fatto poco ma intanto studiava, così come Maria Esposito-Rosa Ricci che si è imposta subito. Io li ho selezionati ma Carmine Elia alla prima stagione li ha forgiati, coesi. Li ha fatti diventare responsabili, amici inseparabili dentro e fuori dal set e questa alchimia è stata vincente».