La Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus compie 15 anni

Il 28 marzo 2008 nasceva la Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus. 15 anni di impegno dei privati a favore della sanità pubblica ripercorsi dal presidente Bruno Ceretto, dalla vicepresidente Marcella Brizio Pacotto e dal direttore Luciano Scalise.

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Si è aperta con il taglio del nastro l’inaugurazione dell’auditorium per la formazione, della piazzetta galleria d’arte antistante e delle pensiline per i bus, la giornata dedicata al compleanno della Fondazione Ospedale Alba-Bra onlus, nata ad Alba il 28 marzo 2008.

Nelle vesti di cerimoniere il direttore della Fondazione Luciano Scalise che ha introdotto ai saluti della sindaca di Verduno Marta Giovannini e alla lettura da parte dello stesso autore dell’articolo pubblicato sulle testate Targato Cn e La Voce di Alba dal titolo “Che ospedale sarebbe senza Fondazione Ospedale Alba-Bra onlus”, scritto dal giornalista Marcello Pasquero.

Discorsi che hanno fatto da preambolo al momento più atteso della giornata con la Lectio Magistralis del filosofo Umberto Galimberti introdotta dalla presentazione del vicepresidente della Fondazione Paolo Giraudo.

Con una lectio magistralis sul tema della “medicina nell’età della tecnica” Galimberti ha invitato i medici a seguire i dettami della medicina contro i dettami della fredda tecnica sottolineando la differenza, non solo linguistica, tra il corpo come entità unica e in continua evoluzione, legato al mondo della vita, frutto di continue esperienze e mutamenti e l’organismo, ridotto a una cosa, uguale per tutti e soggetto unicamente alle valutazioni tecniche. Galimberti ha sottolineato come la scienza debba occuparsi dell’organismo, senza però dimenticare il corpo e senza dimenticare il rapporto umano tra medico e paziente. Un discorso appassionato salutato da un lungo applauso.

Dopo il professor Galimberti è stata la volta della vicepresidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus Marcella Brizio Pacotto che ha esordito sottolineando l’importanza della formazione: «Dal 19 luglio 2020 giorno in cui l’ospedale è diventato pienamente operativo, la Fondazione ha subito compreso come – dopo aver contribuito ad allestire la “macchina” – sarebbe stato importante concentrare i propri sforzi occupandoci degli “autisti”. Supportando laddove necessario l’aggiornamento, la formazione continua e l’acquisizione nuove conoscenze, abilità e attitudini utili».

Formazione necessaria per aprire nuove strade alla cura, per favorire relazioni con altri ospedali, networking con altri professionisti sanitari, istituti universitari in Italia e all’estero: «Dal 2012 la Fondazione ha iniziato il suo impegno nella formazione sostenendo borse lavoro in ortopedia, chirurgia epatobiliare, urologia e nutrizione clinica e negli ultimi anni in cardiologia pediatrica, diagnostica clinica e ginecologia finanziando e compartecipando a borse di studio per medici specializzandi, corsi di specializzazione in accordo con le Università di Torino e Milano, master e convegni in Italia e all’estero in campo radiologico, cure palliative, ginecologico e urologico, scambi universitari estivi a Boston con Università di Harvard», ha spiegato la vicepresidente Brizio Pacotto sottolineando l’importanza della realizzazione dell’auditorium: «Questa struttura ha ospitato, finora, circa 150 eventi: 110 corsi interni di vario genere e 34 convegni medici specialistici. La formazione necessità di “luoghi adatti”, belli, comodi e attrezzati tecnologicamente. Ad esempio, è stato realizzato un convegno medico di più giorni con 60 relatori, con streaming in diretta, collegamenti in tempo reale all’estero, traduzione simultanea e spazi per coffee break e lunch. Da qui la scelta di realizzare questo splendido Auditorium da 160 posti, destinato ad attività di formazione del personale, conferenze anche a livello internazionale, essendo video-collegato con il blocco operatorio ed avendo una cabina di regia ad alta tecnologia».

L’impegno della Fondazione non si esaurirà con l’apertura dell’auditorium e continuerà con le sale adiacenti cominciando dalla sala balconata retrostante per permettere di organizzare tavole rotonde, formazioni pratiche, adeguando e umanizzando l’intera area dedicata alla formazione. Una scelta che va nell’ottica di accompagnare laddove possibile la crescita del personale non solo a livello tecnico, ma anche a livello personale accogliendolo in spazi belli.

Marcella Brizio Pacotto ha posto l’accento sulla ricerca del bello per l’ospedale Michele e Pietro Ferrero: «Portare “Bellezza” in ospedale per noi è fondamentale. Un’attenzione che porteremo a poco a poco in tutto l’ospedale, ma che qui abbiamo voluto sottolineare coinvolgendo l’artista David Tremlett per impreziosire la piazzetta vetrata con il progetto “Verduno #1” che ha trasformato l’ingresso in una galleria d’arte. In questi anni abbiamo allestito molti reparti per accogliere, prenderci cura, aiutare le persone a suon di arte, di musica, di parole, oltre alla moderna tecnologia. Il senso è quello di un luogo pensato non solo come luogo di cura, ma anche di benessere, dove la qualità delle prestazioni e le migliori terapie si accompagnano alla qualità della vita»

L’intervento della vicepresidente si è concluso con il lancio della nuova campagna del 5×1000: «Abbiamo deciso che continueremo a sostenere la formazione e gli spazi della formazione. Pertanto, colgo l’occasione per invitare tutti a devolvere il 5×1000 per la Fondazione»

Il direttore Luciano Scalise ha, così, aperto alla consegna delle targhe di ringraziamento per la generosità finalizzata alla realizzazione dell’auditorium alla famiglia Stroppiana, in ricordo del socio fondatore Ferruccio Stroppiana, al presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola e al presidente di Banca di Cherasco Claudio Olivero.

Una targa è stata assegnata ad uno dei maggiori donatori della Fondazione ospedale Alba-Bra onlus grazie al quale sono state realizzate grandi opere tra cui la sala emodinamica, il laboratorio di anatomia patologica e il sistema robotico DaVinci Xi e, ultima in ordine temporale, la piazzetta galleria d’arte antistante l’auditorium a lui dedicata: il notaio Vincenzo Toppino. Impossibilitato per motivi fisici a partecipare alla cerimonia, la targa è stata consegnata al notaio Lucia Cotto.

Le ultime due targhe sono state consegnate a due grandi professionisti dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero prossimi alla pensione: Giuseppe Fasolis, primario di Urologia e direttore del dipartimento di chirurgia e Giusto Viglino primario di nefrologia, dialisi e direttore dmedicina. «Due baluardi, due grosse perdite per il nostro ospedale», ha commentato il direttore Luciano Scalise ringraziando Fasolis e Viglino per l’impegno a favore dell’Asl Cn2.

L’incontro è proseguito con il ringraziamento ai sindaci di Alba Carlo Bo e di Bra Gianni Fogliato per l’impegno nel realizzare la pensilina per i bus.

Sono seguiti i saluti del presidente della conferenza dei sindaci Mauro Noè, del presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e del direttore generale dell’Asl Cn 2 Massimo Veglio.

Il pomeriggio si è concluso con gli interventi del presidente Bruno Ceretto che ha sottolineato la necessità di proseguire con l’opera sostegno ai giovani medici. Ha poi ringraziato il cda della Fondazione, il Governatore del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi a cui sono state affidate le conclusioni.

Per rivedere tutta la cerimonia

https://www.facebook.com/fondazioneospedalealbabra.onlus/videos/997129718360828