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Ultimo spettacolo per Monforteatro

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L’associazione Coincidenze APS invita all’ultimo appuntamento con la settima edizione della rassegna teatrale MONFORTEATRO, organizzata dalla compagnia teatrale Coincidenze, con la collaborazione della Pro Loco di Monforte d’Alba e del Comune di Monforte d’Alba. Come nelle passate edizioni sono stati proposti spettacoli di ottima qualità, con compagnie amiche del territorio, con la formula del “the delle cinque”, che prevede l’offerta di the e biscotti agli spettatori e l’accesso gratuito allo spettacolo.

Domenica 26 marzo, alle 17 al Teatro Comunale di Monforte d’Alba, sarà di scena la compagnia saluzzese Primoatto con “Bataclan”, scritto e diretto da Corrado Vallerotti. L’ispirazione viene proprio da quel 13 novembre 2015 in cui Parigi fu colpita da una serie di attentati terroristici di matrice islamica, poi rivendicati dall’Isis. Il più sanguinoso, e tristemente noto, avvenne al teatro Bataclan, dove era in corso il concerto del gruppo americano «Eagles of death metal»: morirono novanta persone. Il focus della pièce si concentra su alcuni individui accomunati dalla tragedia per motivi diversi, la cui vita cambierà per sempre

Racconta l’autore: «Per i temi delle mie opere teatrali mi faccio guidare dall’istinto. Ho iniziato a leggere alcuni libri sul terrorismo, perché mi interessava come argomento. Mi sono poi focalizzato su quello di matrice islamica. L’avvenimento che mi è rimasto più impresso è stato quello dell’attentato al Bataclan, perché Parigi è una delle città che amo di più. Ho letto molti testi giornalistici e storici: la documentazione è stata minuziosa, perché ho voluto inquadrare l’evento in modo corretto. I sei personaggi, che si muovono a coppie, sono in parte i spirati a quelli reali. C’è una coppia di poliziotti, uno dei quali fu il primo ad essere entrato nel teatro: non apparteneva ai reparti speciali e uccise uno dei terroristi. Non ne fu mai reso noto il nome, ma ho inventato una sua esistenza. Quello che gli succede durante la serata dell’attentato è autentico, in quanto desunto dall’unica intervista rilasciata in forma anonima. Per quanto riguarda una coppia di giovani, ho accorpato varie testimonianze: si tratta quindi dei catalizzatori di tutto il pubblico presente e del loro vissuto. Per la ragazza mi sono ispirato a Valeria Solesin, unica vittima italiana, in Erasmus a Parigi. La terza coppia è composta da una moglie al concerto e un marito a casa con il figlio piccolo. Questa molteplicità di individui e situazioni mi ha permesso di vedere l’episodio da più punti di vista. Ho scelto monologhi alternati a dialoghi per comunicare riflessioni personali e momenti di contatto. Lo spettacolo vuole raccontare una storia, senza dare giudizi morali. Evito di affrontare direttamente questioni politiche o religiose, lasciando lo spettatore libero di farsi un’idea personale e di riflettere liberamente su ciò che più lo ha colpito».

Non sono previste prenotazioni. Per informazioni, coincidenzeteatro@gmail.com