“Omero e Istat”: due termini inconciliabili…. sono apparentemente

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Il laboratorio interdisciplinare “Omero e Istat: un approccio statistico ai testi omerici”, tenuto nei giorni 14, 24 e 27 Febbraio dalla ricercatrice torinese Annamaria Cavorsi e rivolto a tutte le classi prime del Liceo Scientifico e alla IV Ginnasio, si è rivelato molto interessante e stimolante fin dal suo titolo, che ci ha subito incuriositi.
L’esperienza è stata sorprendente e originale: abbiamo abbracciato discipline umanistiche e scientifiche con un metodo nuovo e divertente, che ci ha introdotti nel mondo della statistica attraverso le vie dell’epos omerico, facendoci conseguire scoperte in entrambi gli ambiti.
Attraverso questo approccio diverso dal solito ci è sembrato che le parole di Omero prendessero corpo e forma. Abbiamo potuto tradurre in immagini concrete, quasi tangibili, alcune descrizioni dell’Iliade, arrivando a rappresentare il contingente di centomila guerrieri, distanziati di un metro l’uno dall’altro, come una fila ininterrotta di uomini lunga quanto il tratto di autostrada Cuneo-Savona o come un’area di quattordici campi da calcio da gare internazionali.
La ricercatrice ci ha coinvolti in attività ludiche, sfide individuali e di gruppo, invitandoci ad esempio ad immaginare di essere i registi del film Troy, fedeli alla narrazione dell’Iliade nella stima approssimativa del numero di guerrieri greci sulla spiaggia di Troia.
Abbiamo compreso, con stupore, che anche noi, come Omero, siamo un po’ “statistici” nella quotidianità, poiché spesso le parole si capiscono solo con i numeri e viceversa i numeri in statistica si comprendono solo se accompagnati dalle parole. Del resto anche l’Istat, come abbiamo scoperto, ha un campo di azione molto più ampio di quanto immaginavamo: non si occupa solo di censimenti o di indice demografico della popolazione, ma studia la realtà umana in tutte le sue sfaccettature di vita, dalla scelta dei nomi propri più ricorrenti, alle preferenze di professioni, occupazioni, sport, abitudini, gusti e stili, offrendo un quadro ricco e dettagliato della società.
A rendere ancora più stimolante e piacevole questo incontro è stato anche il modo affabile e simpatico della dottoressa Cavorsi, che ha mostrato competenza, passione ed entusiasmo.