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Una donna, un conto corrente

Banca di Cherasco offre il canone gratuito per 12 mesi a tutte le donne che aprono un nuovo conto corrente nella settimana dall’8 al 15 marzo

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L’8 marzo festeggiato non solo per un giorno, ma tutto l’anno. Banca di Cherasco, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, ha deciso di lanciare un’iniziativa speciale e simbolica: tutte le donne che apriranno un nuovo conto corrente non avranno spese per un anno. Il canone sarà azzerato, con bancomat e internet banking inclusi: l’offerta è valida da mercoledì 8 marzo per una settimana, fino al 15 marzo 2023.  Perché la libertà femminile passa anche dall’autonomia finanziaria, quindi dalla titolarità di un conto corrente. Purtroppo si tratta di una condizione che non si può considerare acquisita per tutte. Molte donne, giovani e meno giovani, italiane e immigrate, che svolgono occupazioni regolari o saltuarie, decidono di non convogliare i propri redditi su un conto personale. Quando vengono invitate ad aprirne uno, spesso rifiutano: è troppo costoso, troppo complicato, oppure “di queste cose si occupa mio marito”.

In oltre la metà delle coppie è ancora l’uomo il più ricco e più di sette volte su dieci è lui che prende le decisioni finanziarie. Il primo motivo è che esiste un gender gap finanziario, che deriva da quello salariale: secondo l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (European Institute for Gender Equality — Eige) in Italia le donne guadagnano il 18% in meno rispetto agli uomini, quindi hanno meno risorse da gestire.  Se l’eliminazione del gender pay gap e la parità di accesso al mondo del lavoro sono il problema, è utile riflettere su quali iniziative si possono mettere in atto per migliorare l’accesso femminile a conti correnti e mezzi di pagamento personali. Uno strumento per consolidare l’indipendenza economica, oltre che la piena partecipazione alla società.

Marco Carelli, direttore generale di Banca di Cherasco: “L’8 marzo è una data simbolo in cui si ricordano da una parte le conquiste sociali, economiche e politiche dell’universo femminile, dall’altra le discriminazioni di cui le donne sono state e sono ancora oggetto, ovunque nel mondo. Personalmente sono convinto che non si potrà raggiungere una vera parità di genere se prima non sarà raggiunta la piena emancipazione economica femminile. È il modo per arrivare a un sistema di relazioni giusto ed equilibrato, che passa anche dall’equità retributiva e dalla parità salariale. Due politiche che la Banca applica con convinzione da anni, secondo i valori del credito cooperativo che mettono al centro persone, valori e competenze”. Per informazioni sul conto corrente Seven plus gratuito per un anno (ovvero con le spese di tenuta conto azzerate per 12 mesi), è sufficiente rivolgersi alle 26 filiali dell’Istituto di Credito Cooperativo nelle province di Cuneo, Torino e Genova.

BaNNER
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