Eccellenza B, la vigilia di SD Savio Asti-Albese. Sessa: “Con attenzione e la giusta fame, possiamo toglierci soddisfazioni”

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Nunzio Sessa con il presidente Renato Castronuovo (foto pagina FB Albese)

Sabato 18 febbraio (domani) alle ore 17,30 l’Albese sarà ospite del SD Savio Asti. L’anticipo della 21esima giornata si giocherà allo stadio “Censin Bosia”. Astigiani con 21 punti in classifica, e Albese 24. Per presentare la sfida con i gialloverdi, abbiamo raggiunto telefonicamente Nunzio Sessa (centrocampista dei langaroli, classe 2001).

Con il SD Savio Asti, penso che che sarà uno spartiacque per la zona play-out. Loro dovranno sicuramente giocare la partita come se fosse una finale. La situazione attuale, mostra che noi abbiamo 2 risultati su 3, però siamo un gruppo giovane, con carisma ed entusiasmo e dobbiamo scendere in campo per i tre punti e dare l’anima. Sappiamo che hanno un attacco non da quella posizione di classifica e hanno Lewandowski che potrebbe essere molto insidioso. Siamo pronti e organizzati su tutte le situazioni di gioco che potrebbero presentarsi. Sono sicuro che se stiamo attenti e abbiamo la giusta fame che deve avere un gruppo giovane, da qui a fine anno possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni. Sulla trasferta di Moretta (2-2 domenica scorsa, in gol Rossetto e Sessa per i biancoazzurri ndr) dico che era un altro scontro diretto importante. Penso che il primo tempo, un po’ per timore e un po’ per meno esperienza, abbiamo patito più mentalmente che fisicamente e infatti abbiamo chiuso 2-0 per loro prima dell’intervallo. La reazione che c’è stata, dimostra che se diamo tutti il 120% e tiriamo fuori la giusta personalità, contro di noi fanno fatica tutti e siamo stati bravi a riprenderla. Mi sento molto bene fisicamente e so che posso dare una grande mano alla squadra, però sono entrato con la giusta concentrazione e la voglia di dimostrare. Non bisogna lamentarsi se non si gioca dall’inizio, ma bisogna fare parlare solo il campo. Sono contento di aver segnato un gol molto importante, è stato il segnale che anche nelle difficoltà questo gruppo deve avere sempre la testa alta e lottare“.