Al Cinema Monviso di Cuneo è stata presentata la raccolta in tre volumi “I palazzi di via Roma si raccontano” (Primalpe, 2022). L’opera libraria è stata curata da don Gian Michele Gazzola sulla base degli scritti e delle ricerche condotte da Roberto Albanese, storico dell’architettura deceduto improvvisamente in un incidente nel luglio del 2020, che ha dedicato la sua vita allo studio del passato e ha messo a disposizione le proprie conoscenze per tanti progetti e iniziative in provincia di Cuneo. La pubblicazione è frutto del progetto di valorizzazione degli archivi appartenuti a Roberto Albanese, che la sorella Marinella ha deciso di affidare alla Fondazione Crc nell’ambito del Progetto Donare. «Due anni fa la Fondazione Crc promise a Marinella Albanese che avrebbe valorizzato e tramandato alla comunità gli studi e le ricerche condotte dal fratello Roberto – ha commentato il presidente della Fondazione Crc, Ezio Raviola -. Un’iniziativa realizzata nell’ambito del Progetto Donare, nato per rafforzare nelle comunità lo spirito di solidarietà e raccogliere donazioni di privati da mettere a patrimonio comune».
«Con questa pubblicazione, resa possibile grazie all’impegno di don Gian Michele Gazzola e della casa editrice Primalpe, oggi – prosegue Raviola – il progetto è giunto a conclusione. Il grande lavoro realizzato da Albanese, purtroppo scomparso, costituisce un importante patrimonio archivistico, bibliografico e documentale, frutto di una vita dedicata alla ricerca, che adesso diventa testimonianza preziosa per la comunità cuneese».
«Ringrazio il presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola, don Gian Michele Gazzola ed Ezio Bernardi per aver portato a compimento la pubblicazione del libro dedicato ai palazzi di via Roma – ha affermato Marinella Albanese -. Donando l’archivio alla Fondazione, di cui mio fratello aveva grande stima, ho voluto restituire alla comunità l’attività di studio e ricerca portata avanti con passione e dedizione da Roberto. Ritengo infatti che questo patrimonio costituisca una memoria storica fondamentale che merita di essere sempre più conosciuta e fruita, in particolare dai giovani e dagli studenti, oltre che dai ricercatori e dagli studiosi».
Ha concluso don Gian Michele Gazzola: «L’abbozzo dell’opera presentata da Roberto Albanese all’editore Primalpe prevedeva un volume di circa 600 pagine. Il materiale affidatomi dalla Fondazione Crc, su richiesta di Marinella Albanese, per la stesura definitiva è stato concentrato in 980 pagine. Mi sono attenuto all’indice e alla guida alla lettura già predisposta dallo stesso Albanese. Per rendere il tutto fruibile, in particolare per gli studenti, ho liberamente ampliato i repertori da lui abbozzati in appunti, potendo contare sulla paziente collaborazione di un gruppo di volontari della Biblioteca Diocesana, che in un paio di mesi hanno elaborato con me le 180 fitte pagine di indici, con l’intento di valorizzare la vasta miniera di dati raccolti da Albanese in 45 anni di studi e ricerche; ricerche peraltro animate dalla sua passione di far conoscere le radici di Cuneo e render più bella questa città».
«Gli studi di Albanese patrimonio collettivo»
Presentati a Cuneo i libri che raccolgono le ricerche dello storico deceduto in un incidente nel 2020