Un po’ di Argentina al Denina Pellico Rivoira

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Mercoledì 14 febbraio è stato l’ultimo giorno di permanenza in Italia per Paulina Bruno, 18 anni, giovane ragazza argentina di El Trebol, cittadina di diecimila abitanti in provincia di Santa Fe. Per un mese Paulina ha frequentato la classe IVC RIM al Denina Pellico Rivoira dimostrandosi molto collaborativa, propositiva e interessata. “Sono stata ospitata dalla famiglia Bollati a Villafranca dal 10 gennaio. Sono stata accolta molto bene da questa bellissima famiglia e dalla gente del posto. Avevo l’idea di voler provare a vivere per un po’ una vita totalmente italiana e così è stato. Sono andata tutti giorni a scuola, ho preso il pullman, ascoltato le lezioni e convissuto con altri ragazzi italiani della mia età. Durante i weekend ho visitato posti nuovi”. Alla domanda sul motivo per cui ha scelto di venire in Italia risponde: “l’Italia mi sembra un paese meraviglioso, pieno di storia e cultura. Da quando ho cominciato a studiarne la lingua mi sono innamorata anche della cultura quindi la decisione di partire è stata molto facile per me. Sono stata motivata anche dalle mie radici: come molta gente in Argentina ho origini italiane e il mio cognome proviene da Fossano. Volevo vedere il posto dove abitavano i miei antenati e conoscerne la storia.

Trent’anni fa c’è stato un gemellaggio fra Villafranca Piemonte e El Trebol, il mio paese. Un paio di anni fa la Sociedad Italiana di El Trebol e il Comune di Villafranca Piemonte hanno voluto ristabilire il contatto tra loro e hanno pensato di fare uno scambio scolastico. Dal primo momento in cui mi hanno parlato di uno scambio con l’Italia mi sono interessata”. “Quale scuola frequenti in Argentina e in cosa differiscono le scuole italiane da quelle argentine?” – “In Argentina io frequento una scuola tecnica di indirizzo elettromeccanico, a Saluzzo ho frequentato Ragioneria. Ci sono molte differenze fra le due scuole nel contenuto delle materie. Quello che ho notato è che in Argentina, almeno nel posto dove abito io, quasi tutti i paesi hanno le scuole superiori, invece qua molti ragazzi devono viaggiare tutti i giorni per raggiungere la scuola che hanno scelto. Inoltre ho visto che a Ragioneria si utilizzano molti dispositivi elettronici nelle classi, cosa che non si vede spesso in Argentina”. Il bilancio dell’esperienza di Paulina si può definire decisamente positivo: “Ho conosciuto gente bravissima, quindi ritorno in Argentina con un ricordo bellissimo dell’Italia”.