Il Consultorio di Saluzzo al Denina Pellico Rivoira

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Gli alunni delle classi seconde dell’Istituto Denina Pellico Rivoira hanno partecipato al progetto “Com’è il Consultorio”, organizzato dall’ASL CN1 e coordinato dal dott. Cilia Gianfranco. Il progetto si pone l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al Consultorio Familiare attraverso la conoscenza diretta del servizio e dei suoi operatori. In un primo momento, svoltosi il 21 dicembre scorso, in un incontro di coordinamento/formazione con gli insegnanti referenti delle classi aderenti, sono stati condivisi contenuti e concordati spunti, tempi e modalità di attuazione e valutazione. A questo incontro sono seguiti, presso i locali del consultorio in via Spielberg, gli appuntamenti con le classi.
La dottoressa Barbara Gè, psicologa e psicoterapeuta, e l’infermiera dr. Paola Obbia hanno accolto gli studenti, facendo loro conoscere il servizio e le modalità di fruizione da parte degli adolescenti.
“Il progetto è nato dall’esigenza di sopperire alla mancanza di conoscenze sulle tematiche della salute sessuale e riproduttiva da parte degli adolescenti. Secondo una recente indagine promossa dal Ministero della salute nell’ambito dello “Studio fertilità” sulle conoscenze dei comportamenti degli adolescenti relativi alla sessualità, a cui hanno aderito anche diversi Istituti Superiori della nostra ASL, la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze sovrastima l’adeguatezza delle informazioni in suo possesso sulle tematiche della salute sessuale e riproduttiva. I ragazzi cercano su internet. (89% i maschi e 84% le femmine) senza sapere con sicurezza quali notizie siano fondate, con tutte le conseguenze che possono derivarne. Questi incontri vogliono favorire l’avvicinamento degli adolescenti al Consultorio giovani e ai servizi consultoriali online e facilitarne l’accesso, perchè, al momento, solo una minima percentuale dei ragazzi sceglie di sfruttare questa opportunità. E i ragazzi cosa ne pensano? Ecco l’impressione di Michela e Samantha  della 2B AFM del Denina Pellico Rivoira: “All’inizio abbiamo visitato il consultorio, un luogo sicuro dove poter discutere e dialogare con persone esperte della propria salute riproduttiva, dell’attività sessuale e di argomenti riguardanti maternità e paternità. Utile sapere che per i ragazzi sopra ai 14 anni è possibile accedere in autonomia in una delle tante sedi presenti, senza bisogno di alcun consenso genitoriale. Viene garantito che gli incontri rimangano privati. Insieme alle esperte abbiamo introdotto l’argomento delle possibili malattie trasmissibili sessualmente che si possono diffondere durante rapporti non protetti e abbiamo anche sottolineato l’importanza dei contraccettivi per avere un’attività sessuale sicura e per non avere gravidanze indesiderate.  E’ stata un’esperienza molto interessante e utile per noi ragazzi che abbiamo potuto avere informazioni da fonti certe e in luogo sicuro senza sentirci giudicati”.