“Uto Ughi per i giovani” tra Savigliano e Alba il festival più bello

Il grande violinista ha incantato la platea con la sua arte al teatro “Milanollo” e in Fondazione Ferrero

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Aneddoti, ricordi, riflessioni per raccontare una carriera. Un grande concerto ricco di emozioni per vivere la magia della musica. Si è concluso con un doppio appuntamento il festival “Uto Ughi per i Giovani”: il 26 gennaio, al teatro Milanollo di Savigliano, alla presenza della signora Maria Franca Ferrero che con la Fondazione Ferrero ha fortemente sostenuto il Festival, il Maestro Uto Ughi si è esibito con i Virtuosi Italiani in un concerto che ha incantato la platea mentre il 27, alla Fondazione Ferrero di Alba, ha ripercorso insieme al giornalista presidente del Polo del ’900 di Torino, Alberto Sinigaglia, la sua intensa carriera artistica. Due appuntamenti che hanno coronato il successo dell’evento che, prendendo le mosse da “La Santità Scono­sciu­ta”, è giunto alla sua seconda edizione.
Partita il 6 dicembre proprio da Alba, la rassegna itinerante realizzata dall’Associazione Artu­ro Toscanini di Savigliano dopo le tappe in Puglia e Piemonte prossimamente raggiungerà Venezia. Masterclass, concerti, incontri e prove aperte con il Maestro, dedicate soprattutto ai giovani, ne sono stati fulcro ed essenza così come l’impegno nella diffusione dell’educazione musicale tra le nuove generazioni e il sostegno dei giovani talenti. Alla direzione artistica i talentuosi musicisti Natascia (cantante lirica diplomata in pianoforte e manager di Uto Ughi), e Ivan Chiarlo (pianista), che insieme presiedono l’Associazione Toscanini da sempre impegnata nella diffusione della cultura musicale.
Un impegno che quest’anno si è concretizzato garantendo, grazie alla preziosa collaborazione degli sponsor (Fondazio­ne Ferrero, Regione Piemonte, i Comuni di Alba e Savigliano, Fondazione Crc, Fondazione Crt, Banca Crs, Banca d’Alba, Egea, Siscom. Eurotec, Buttieri Associati), la gratuità dei concerti. E il territorio ha risposto con slancio: «Sia ad Alba che a Savigliano la risposta del pubblico è stata grandissima – racconta Natascia Chiarlo -. Quel­lo di Savigliano è stato un evento prestigioso che ha visto la partecipazione della signora Maria Franca Ferrero che con la Fondazione ha sostenuto fortemente il Festival. La grande novità di quest’anno è stata la gratuità dei concerti, che ha permesso di avvicinare le giovani generazioni e, agli appassionati, di vivere l’esperienza della grande musica. Per questo un grande ringraziamento va agli sponsor che ci hanno sostenuti. Uto Ughi è amatissimo dal pubblico: i suoi concerti sono “raccontati” al pubblico. È la musica spiegata dal Maestro. Ciò rende possibile appropriarsi della musica, di comprenderla e interiorizzarla, di promuovere la partecipazione e l’amore per la classica. È un metodo di divulgazione coinvolgente che desta curiosità specie nei giovani. Come dice il Maestro, “Bisogna scendere dalla torre d’avorio”». L’attenzione per i giovani caratterizza il Festival: «I ragazzi sono molto curiosi – prosegue Chiarlo -, c’è una bella attenzione per questo tipo di divulgazione. Servirebbe nelle scuole». Cosa manca? «Imparare, avere un bagaglio di conoscenze, di disciplina come succede in Giappone (metodo Suzuki, ndr) dove la musica viene insegnata sin da bambini. Qui in Italia non abbiamo questa cultura. Bisogna saper istruire: i ragazzi vengono ai concerti con voglia di conoscere, manca però la continuità». Il Festival è anche dedicato al sostegno dei giovani talenti. Come lo si riconosce e coltiva? «Come dice il Maestro, il talento è metà “ispirazione” e metà “traspirazione”, ossia studio, fatica, lavoro, sacrificio. È conoscenza di sé e dei propri limiti, un lavoro che dura per tutta la vita perché non si smette mai di imparare». I prossimi obiettivi? «Far crescere il Festival e portare nel Cu­neese tanti grandi nomi nelle due rassegne che l’As­sociazione Toscanini cura: La Santità Sconosciuta, che mantiene un’anima classica, e Ani­ma Festival, più “pop”. Per il futuro stiamo formulando altri progetti di impatto sul territorio». Al momento Chiarlo non anticipa nulla. Intanto però, grazie a lei un pezzo di cuneese sarà a Siena per il centenario dell’Accademia Chigiana, tra le massime espressioni della formazione musicale classica italiana, fondata dal conte Chigi, che Uto Ughi frequentò. Il Maestro è stato recentemente nominato direttore artistico dei festeggiamenti e avrà al suo fianco nei ruoli organizzativi e artistici la saviglianese Natascia Chiarlo. «È una gioia e un privilegio – commenta emozionata -un passo importante a coronamento di una carriera artistica». E l’emozione brilla anche negli occhi dei sindaci di Alba e Savigliano, all’indomani della chiusura del concerto al teatro Milanollo. «Un concerto emozionante, parte di un festival di grande pregio e con una finalità davvero nobile, quella di avvicinare i giovani alla musica classica – ripercorre il sindaco di Alba, Carlo Bo – Ringrazio il Maestro Ughi e l’Associazione Arturo Toscanini per questo importante cartellone di eventi. Un grazie speciale anche alla signora Ferrero e alla Fonda­zione. È stato un piacere assistere anche al concerto di Sa­vigliano, un’occasione per po­termi confrontare con il sindaco Portera e rafforzare il legame tra le nostre città». «Una serata speciale per Savigliano – afferma Antonello Portera – con le emozioni della prestigiosa musica del Maestro Uto Ughi e la preziosa presenza in sala della signora Maria Franca Ferrero, saviglianese di nascita, che ha voluto e sostenuto fortemente questo evento, accompagnata dal sindaco di Alba Carlo Bo e con la presenza del Prefetto di Cuneo dottoressa Fabrizia Triolo».