Opportunità per le imprese dal biometano il decreto mette in campo 1,9 miliardi

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Opportunità e criticità del nuo­vo “Decreto sul biometano”, fir­mato a settembre dal Mi­nistro della Transizione Eco­logica per incentivare lo sviluppo di una fonte green e sostenibile in un momento di prezzi altissimi per tutte le energie non rinnovabili. Se ne è parlato a Cherasco, in un convegno nell’Auditorium di Banca di Cherasco organizzato da Bcc e AgroEnergia, in collaborazione con il Consorzio Mon­­viso Agro­energia. Oltre cento i partecipanti, soprattutto piemontesi e lombardi, ed erano collegati in streaming una ventina di addetti ai lavori di tutta Italia.
Nella mattinata è stato analizzato il decreto del Governo che mette a disposizione 1,92 mi­liardi di euro del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Re­silienza, per promuovere l’incremento del biometano e favorire la realizzazione di nuo­vi impianti per il biogas agricolo oppure la riconversione di quelli esistenti: una voce, quest’ultima, a cui sono destinati 200 milioni di fondi europei. Nell’introduzione, Danilo Ri­voira, vicedirettore generale di Banca di Cherasco, ha spiegato che «la nostra Banca di Credito Cooperativo lavora sul territorio da 60 anni per ac­com­pagnare le novità e le op­portunità di crescita come que­sta. Vogliamo sostenere il mon­do agricolo che deve investire con lungimiranza per sfrut­tare gli incentivi. Il nostro compito è essere al fianco de­gli imprenditori agricoli e zootecnici: devono affrontare scel­te strategiche per un futuro sempre più sostenibile».
«Il biogas ha un vantaggio rispetto ad altre energie rinnovabili: è programmabile e costante, mentre fotovoltaico ed eolico hanno costi rilevanti legati alle infrastrutture di gestione energetica», ha os­ser­vato Piero Mattirolo, amministratore delegato di Agro­Energia.
Andrea Chiabrando, direttore tecnico del Cma (consorzio che riunisce 160 produttori e 330 aziende agricole fornitrici in tutta Italia) ha illustrato poi gli obiettivi della programmazione europea per favorire questa produzione sostenibile, ricordando che è previsto il 40% di contributi in conto capitale per i nuovi investimenti. Ha affermato: «Positivo che l’incentivo tariffario sia stato portato a 15 anni, ma pesa l’aumento dei costi dell’ultimo anno e mezzo per tutta la filiera. Investire in biometano resta conveniente, ma servono attenzione e cautela, ol­tre a nuovi interventi del legislatore nazionale per far sì che tutti i fondi europei vengano uti­lizzati». Tra i presenti anche il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio e il consigliere regionale Paolo Demarchi.