I 60 anni del concorso “Il Piatto d’oro”: rievocazione del menu vincitore

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Foto di Nenad Maric da Pixabay

Il concorso “Il Piatto d’oro”, organizzato nel 1961 dalla Famija Albèisa e conclusosi nel 1963 in collaborazione con alcune Pro Loco del territorio (Bossolasco, Cherasco, Cortemilia, Diano d’Alba, Mango e Monforte) per andare «alla ricerca della cucina della Langa albese» e per stimolare «l’incremento della ricettività ed il miglioramento del servizio», si era subito rivelato una conferma della “tipicità” e della popolarità conquistate dalla cucina di Langa. Accompagnato da una robusta comunicazione, il concorso aveva registrato la partecipazione di ben 84 ristoranti. I sei finalisti (uno per ogni zona in cui erano state suddivise le Langhe), selezionati attraverso un complesso sistema di votazione, si confrontarono con un menù libero ispirato alla tradizione. Centrale si pone il 1963, ingioiellato dalla pubblicazione della guida “Langhe d’Alba” e dalla presentazione dei finalisti al Concorso della cucina albese al Circolo della Stampa di Milano. Iniziative diventate memorabili. Il nostro successo iniziò da lì e dove, per la prima volta nella sua storia, la cucina di Langa si presentava alla stampa nazionale. È sempre stato poi un crescendo di successi, fino a diventare oggi il territorio italiano che può fregiarsi del più alto numero di ristoranti stellati. Fu un’umile trattoria dell’Alta Langa a vincere il concorso nella semplicità e autenticità del menu proposto: il Corona Grossa di Cortemilia gestito dalla famiglia del patron Ercole Olivieri. Quel menù e quei sapori, entrati nel mito e nella memoria popolare, a distanza di sessant’anni, viene oggi riproposto e ripresentato agli appassionati della cucina di Langa presso Alba Accademia Alberghiera. Docenti e allievi dell’istituto albese sono felici di ospitare la rievocazione di questo momento importante della cucina di Langa: in occasione del 60ennale de “Il Piatto d’oro” ne riproporranno il menù integrale, vincitore di quello storico concorso, che vide l’anima di cuochi e cuciniere cimentarsi in un crescendo unico di antiche e nuove ricette. Il successo odierno delle colline UNESCO ha avuto origine anche da quel momento

L’appuntamento è per le ore 12:45 di Domenica 12 febbraio presso la sala ristorante di Alba Accademia Albergherghiera in località San Cassiano ad Alba.

Il menù, selezionato allora da giurie, giornalisti, gastronomi, clienti e appassionati, era ed è così composto:

Antipasto:
Cestino di funghi trifolati e griva cortemiliese
Fonduta con tartufi neri e crostoni di pane                 Vino: Grignolino

Primo:
Tajarin al sugo tradizionale                                      Vino: Dolcetto

Secondo:
Faraona in salmì su crema di patate                          Vino: Nebbiolo

Formaggi:
Toma d’la Langa                                                      Vino: Barolo

Dessert:
Torta di nocciola                                                       Vino: Brachetto

Cestini di frutta

Caffè e Acquavite

Il prezzo è di Euro 60

 

Le prenotazioni vanno effettuate entro lunedì 6 febbraio indicando generalità, numero di partecipanti e numero telefonico cellulare nelle seguenti modalità:

  • tramite e-mail all’indirizzo [email protected]
  • presso l’Associazione Famija Albèisa Via Pierino Belli 6 Alba
  • telefonando ai cellulari della nostra segreteria

333 21 54 317: Massimo Lampugnani
339 58 91 424: Gigi Cabutto

Il pagamento avverrà in loco al momento del pranzo.

 

Partners dell’Iniziativa.

  • Comune di Alba
  • ACA Associazione Commercianti Albesi
  • Accademia Italiana della Cucina
  • Ente Turismo Alba Langhe-Roero Monferrato
  • Ente Fiera Internazionale del Tartufo
  • Confraternita della Nocciola tonda gentile di Langa
  • Comune di Cortemilia
  • Alba Accademia Alberghiera