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Nei giorni scorsi, a Bra, sono stati inaugurati il nuovo laboratorio multimediale e il nuovo laboratorio di Scienze Naturali nella sede di via Serra del Liceo Giolitti-Gandino.
Da molti anni, come rimarcano dalla scuola, questo liceo lavora su nuovi approcci didattici per permettere alle classi e ai docenti di svolgere attività stimolanti in un contesto moderno.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti la dirigente dell’istituto, Francesca Scarfì; il sindaco e il vicesindaco di Bra, Gianni Fogliato e Biagio Conterno; l’ex dirigente dei Licei di Bra, Margherita Testa, e la dirigente dell’Istituto Comprensivo Bra 1, Claudia Camagna. Sono inoltre intervenuti Salvatore Di Sanzo, Alessandra Lodroni e Elena Angeleri, docenti del Liceo Giolitti-Gandino, gli alunni delle classi 2a L e 2a C, opzione Scienze Applicate. I laboratori sono stati intitolati alla memoria di due docenti di Storia e Filosofia del liceo mancati recentemente: Riccardo Ferrero e Stefania Pecollo. Il professor Ferrero, deceduto all’età di 75 anni, si era dedicato all’insegnamento vincendo con il concorso prima una cattedra per le scuole medie, poi per le superiori. Aveva scelto come sede definitiva l’indirizzo classico del Liceo Giolitti-Gandino insegnando per lunghi anni Storia e Filosofia. «Il professor Ferrero – riferiscono i docenti dell’istituto braidese – era il collega con cui si trovavano facilmente delle affinità ed era umanamente e professionalmente coinvolgente. Aveva una grande passione per i libri e per la storia. Quando accadeva un evento particolarmente significativo, modificava i suoi programmi per aiutare gli studenti a inquadrare il fatto accaduto e a ricercarne le radici storiche. Docente estremamente competente e appassionato, ha esercitato la sua professione con passione ed è sempre riuscito a suscitare l’interesse degli studenti e a entusiasmarli».
La professoressa Pecollo ha insegnato nello scorso anno scolastico Storia e Filosofia in alcune classi del triennio dei licei di Bra. «Sempre preparata e competente – la ricordano i colleghi – è stata capace di essere vicina agli studenti e di instaurare con loro un buon dialogo. Gli alunni hanno sempre manifestato stima verso la sua professionalità e la sua personalità e hanno voluto restarle vicini durante la malattia scrivendole messaggi o, comunque, mantenendo acceso il rapporto. Rimarrà per tutti noi un esempio di vita spesa con passione ed entusiasmo per l’insegnamento e per la Filosofia». Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato il figlio del professor Ferrero e i genitori della professoressa Pecollo.
