Alto contrasto | Aumenta dimensione carattere | Leggi il testo dell'articolo
Home Articoli Rivista Idea L’ultima frontiera della sicurezza alimentare è “made in Granda”

L’ultima frontiera della sicurezza alimentare è “made in Granda”

È stato presentato un nuovo strumento di misura capace di individuare la presenza di antibiotici nelle materie prime

0
2

Si chiama “Food Drug Free” ed è l’ultima frontiera della sicurezza alimentare: una tecnologia capace di rilevare la presenza di farmaci e antibiotici nelle materie prime evitando di introdurle nella filiera alimentare. A proporla, l’azienda vicese “Informatica System”, capofila di un progetto di oltre 6 milioni di euro che vede coinvolti ben 13 partner, presentato nel 2018 sul bando “Piattaforma Tecno­logica Bioeconomica” della Re­gione Piemonte.

Tanti, e indispensabili, i contributi dei soggetti aderenti: dalla ricerca – che ha visto la partecipazione attiva del Politecnico di Torino, dell’Istituto Zoopro­filattico Sperimentale del Pie­monte, Liguria e Valle d’Aosta, dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pol­lenzo e della Fondazione “Bru­no Kessler” di Trento – all’industria, con il partenariato di imprese di punta di diversi settori – Cemas Elettra Srl, Chem­safe Srl, DGS Spa, Eltek Spa, Sky Technology Srl -, fino alle tre aziende del territorio che hanno aderito al progetto, veri e propri baluardi dell’eccellenza enogastronomica cuneese: il pa­stificio Michelis, l’impresa dolciaria Sebaste e i formaggi di Beppino Occelli.

«È prima di tutto a loro», dichiara il fondatore e ad di Infor­matica System, Sergio Blengini, «che va il nostro ringraziamento per aver dato fiducia al progetto e per aver accettato di testare nelle proprie filiere la nuova piattaforma, che, dopo oltre tre anni di sperimentazione, è pronta ad essere presentata e, a breve, ingegnerizzata e lanciata sul mercato».
Già, perché dopo un periodo di progetto, sviluppo e test di circa 42 mesi, prolungato ri-spetto ai 30 originariamente previsti a causa dell’impatto della pandemia sulla fruizione dei laboratori e delle risorse industriali, i risultati del progetto sono pronti per essere restituiti al pubblico, al territorio e al mondo delle imprese.

Questa novità è stata presentata pochi giorni fa a Pollen­zo presso l’Università degli Studi di Scienze Gastrono­mi­che. Nell’occasione i partner del progetto hanno illustrato alle Asso­cia­zioni di categoria, agli Enti locali e alle imprese le principali ricadute, prima di tutto in termini di salubrità dei prodotti e salute dei consumatori.
«La sicurezza alimentare è certamente il focus e l’obiettivo ultimo della ricerca», conferma l’ingegner Umberto Bena, responsabile del progetto per l’azienda vicese, «ma non è il solo. Individuare la presenza di residui di molecole farmacologicamente attive nei prodotti prima di immetterli nella filiera consente al produttore di prevenire sprechi produttivi, ri­spondendo ad una logica di sostenibilità sia economica che ambientale».

Un esempio? Ad oggi, il dispositivo è stato testato sulle uova, sul miele e sul latte conferiti dalle tre aziende coinvolte e si è rivelato capace di individuare residui di antibiotici prima che i prodotti entrino in filiera, cioè prima dei normali controlli effettuati nel processo produttivo, escludendoli dunque dalla catena alimentare. Un passaggio fondamentale per il contrasto al preoccupante fenomeno dell’antibiotico-resistenza e, dunque, utilissimo ai fini della sicurezza del consumatore, ma non solo. Il passaggio risponde infatti ad esigenze di autocontrollo rapide e cost effective, tra l’altro monitorabili nel tempo, capaci di abbattere i costi di controllo e prevenire gli sprechi. La sicurezza alimentare e la sostenibilità dei processi produttivi delle filiere alimentari passano di qua.


I numeri

• 13 partner
• 42 mesi di ricerca e sviluppo sperimentale
• Oltre 6 milioni di euro il valore del progetto presentato sul bando “Piattaforma Tecnologica Bioeconomica” della Regione Piemonte

I partner

• Capofila: Informatica System
• Ricerca: Politecnico di Torino, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Fondazione Bruno Kessler di Trento
• Industria: Cemas Elettra Srl, Chemsafe Srl, DGS Spa, Eltek Spa, Sky Technology Srl
• End-user: Beppino Occelli Formaggi Srl, Golosità dal 1885 Srl
e Michelis Srl

BaNNER
Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial