L’inverno cuneese regala appuntamenti d’eccellenza

A Morozzo c’è la Fiera Nazionale del Cappone; a Ceva, l’Antica Fiera di Santa Lucia e a Carrù la collaudata Fiera Nazionale del Bue Grasso. Ghiotti ed imperdibili incontri con la bontà

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Dicembre in terra cu-neese è un mese non solo ricordato per le imminenti festività natalizie, ma anche per lo svolgersi di tanti e significativi eventi che hanno come comune denominatore l’eccellenza ga­stronomica.
Il primo, rispettando il cronologico svolgersi degli avvenimenti, è la Fiera Nazionale del Cappone di Morozzo che si svolgerà con unn focus principale domenica 11 dicembre e anche in questa edizione 2022, grazie all’impegno del Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Cappone di Morozzo e delle Produzioni Avicole Tradizionali, si potranno degustare le pregiate carni degli esemplari locali e vivere l’atmosfera e le tradizioni della storica Fiera. «Domenica 11 si terrà alle 10 l’inaugurazione ufficiale in piazza Barbero con la partecipazione della Filarmonica Morozzese e molte autorità invitate», sottolinea il primo cittadino Mauro Fissore.
«Nella stessa giornata si svolgerà un importante momento di confronto denominato “Lezioni sull’aia… il cappone va a scuola” che darà l’avvio ad un percorso che coinvolge la formazione dei nuovi agricoltori, offrendo nozioni ed esperienza nell’ambito dell’allevamento del cappone, ma anche degli avicoli da cortile. Un’occasione che permetterà alle nuove generazioni di approfondire la conoscenza di quest’arte dell’allevamento che è anche tradizione e motivo per riuscire a tramandare quello che per noi è un valore. Nella stessa giornata sarà anche assegnato il Cappone d’Oro al Cavalier Vincenzo Grosso che è stato il primo presidente del Cappone di Morozzo nel 2001».

L’arte dell’allevamento del Cap­po­ne di Morozzo è antica e proviene dalla tradizione contadina del territorio. Un tempo erano le donne ad occuparsene e ancora oggi, le nonne morozzesi tramandano a figli e nipoti le ricette e i segreti del mestiere. Dal 1999, raggiunto il traguardo del Presidio Slow Food il Cappone di Morozzo è diventato noto a livello nazionale e oggi anche a livello internazionale.
«Il nostro prodotto di punta resta il Cappone di Morozzo a cui nel tempo si è aggiunta la Pula, la pollastra nostrana che si è favorevolmente imposta ai consumatori essendo un prodotto fruibile tutto l’anno. In occasione della Fiera non mancheranno prodotti in degustazioni preparati dalla Pro Loco, l’esposizione degli animali, la consegna delle borse di studio a cura dell’Opera Pia Vincenzo Peirone e nel pomeriggio la premiazione dei più significativi esemplari».

Il secondo rilevante evento che si svolgerà il 14 dicembre è l’Antica Fiera di Santa Lucia a Ceva.
«L’evento», sottolinea il vicesindaco Lorenzo Alliani, «ha origini medioevali, ma soprattutto testimonia una grande tradizione che vede Ceva legata alla carne, tanto che siamo il secondo polo di macellazione in Piemonte con numeri che si attestano intorno ai 55/65mila bovini all’anno. La tradizione della carne fa parte anche del nostro nome: Ceva, in latino Ceba, significa proprio mucca. Quest’anno dunque, nel centro storico, in via Garibaldi e piazza della Libertà ci sarà il gran mercato di Santa Lucia composto da oltre 400 bancarelle di ogni genere. “Cuore nevralgico” della manifestazione resta come consuetudine la rassegna zootecnica dei capi di razza piemontese in piazza Vittorio Veneto con la premiazione di ben 12 categorie a cui vengono assegnate le gualdrappe bianche. Ci sarà poi il Gran Premio Città di Ceva assegnato al capo che la commissione, composta da giudici di alto profilo, giudicherà eccellente. Nell’area “Carne in Fiera” non mancherà certamente la degustazione di piatti della tradizione non solo locale, a base di questa eccellenza del cuneese. Spe­cialità come la battuta al coltello, la minestra di trippa ed il bollito misto, a cura dell’Associazione Ama Brenta Ceva. Poi, al Borgo Sottano, ci sarà la cucina delle erbe, un’a­rea dove si potranno degustare altre specialità».

A Carrù, invece, si affinano gli ultimi dettagli della collaudata Fiera Nazionale del Bue Grasso, in programma il 15 dicembre e giunta in questo 2022 alla sua 122esima edizione. La rassegna zootecnica, riservata e­sclusivamente a bovini di razza piemontese, rappresenta l’e­vento centrale della Fiera che è un concorso di bellezza a tutti gli effetti, durante il quale un centinaio di allevatori, sottopongono all’ammirazione del pubblico e al giudizio severo della giuria i loro capi migliori. È davvero emozionante assistere a questo spettacolo e constatare come il tempo non abbia minimamente scalfito il fascino profondo di questa antica competizione. Tra gli eventi clou c’è l’Asta Mondiale del Bue Grasso, riservata a buoi di razza Piemontese, precedentemente selezionati dall’Anaborapi che si svolge in piazza Mercato, presso l’ala dottor Borsarelli.

Qui il pubblico può assistere all’aggiudicazione degli esemplari presentati, seguendo il vivace susseguirsi delle offerte che i potenziali compratori possono formulare al banditore ufficiale, sia in modo tradizionale, sia attraverso Internet da tutto il mondo. È un momento di intensa suggestione, che valorizza ulteriormente l’eccellente qualità di questi magnifici animali, oggi universalmente riconosciuta.
A chi si aggiudica ciascun capo battuto in Asta, viene consegnata una prestigiosa gualdrappa personalizzata, dipinta e realizzata a mano.
Il sindaco Nicola Schellino sottolinea: «siamo pronti per dar vita ad un’entusiasmante edizione che certamente coinvolgerà i tanti amanti della nostra inimitabile eccellenza gastronomica. Rinnovo l’invito a partecipare alla tradizionale “Cola­zione del Contadino” che si svolge alle 6 del 15 dicembre. Si tratta di un’opportunità nata quando venivano portati i buoi in fiera alle prime luci dell’alba. Dopo tanto faticar per raggiungere Carrù, gli allevatori e il seguito, sentivano la necessità di fare una colazione particolarmente corposa che permettesse loro di affrontare la giornata. Ebbene questa tradizione continua e coglierne l’essenza significa percepire appieno lo spitito della nostra Fiera!».