Liceo musicale «Formazione a tutto tondo»

Siamo stati al “Da Vinci” di Alba con la dirigente Ragazzo e il professor Protto: «Ampliamo le visuali»

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Sosterranno a giugno la maturità i primi studenti che da cinque anni frequentano il Liceo Musicale Leonardo da Vinci di Alba e molti hanno già le idee chiare sul loro futuro: accanto alla decisione di alcuni di continuare con lo studio musicale al Con­ser­vatorio, si trovano scelte de­­cisamente eterogenee che spaziano dalla facoltà di Me­dicina a Economia, da Scien­ze Infermieristiche a In­ge­gne­ria Elettronica.

«Il nostro Istituto è prima di tutto un liceo – sottolinea a IDEA il professor Valter Prot­to, capo dipartimento del Li­ceo Musicale – e come tale of­fre ai ragazzi una formazione culturale approfondita che li prepara per le loro scelte future, qualsiasi esse siano».
«Accanto alle materie classiche come Italiano, Matema­tica, Filosofia e Sto­ria, i ragazzi studiano due strumenti di loro scelta, il primo in maniera più approfondita e un se­condo di supporto. A en­trambi sono dedicate lezioni individuali con un docente specializzato, unite a momenti di studio condiviso che prevedono esecuzioni in contemporanea. Crediamo molto nelle lezioni “uno ad uno” ma, nello stesso tempo, riteniamo che sia indispensabile imparare a lavorare in gruppo, tanto sul palco quanto nel­lo studio: per questo promuoviamo progetti che vedono i ragazzi suonare insieme, supportandosi a vicenda».

Ma come si è giunti alla creazione di un liceo musicale nella capitale delle Langhe?
«Il nostro Liceo nasce grazie a una proficua sinergia sul territorio tra l’Istituto Leonardo da Vinci, il Comune di Alba e la Regione Piemonte – risponde la dirigente scolastica, professoressa Laura Ragazzo -. In questi cinque anni siamo cresciuti e abbiamo avuto la soddisfazione di vedere i nostri ragazzi esibirsi con successo in vari concorsi nazionali, incontrare dal vivo grandi mae­stri come Uto Ughi e partecipare a numerosi eventi musicali: sono stati quarantasette solo nell’anno scolastico 2021-2022. Come istituto mettiamo al primo posto la pre­parazione degli studenti a tutto tondo e crediamo nell’importanza di progetti legati al territorio e al sociale come le ore di “musica donata” all’Ospedale di Verduno, du­rante le quali i ragazzi si esibiscono al pianoforte po­sto nella sala centrale del no­socomio per i pazienti e i loro parenti».

Quali sono, nell’offerta formativa del vostro Liceo, le materie maggiormente legate alla musica?

«Orchestra e Coro, Teoria Mu­­­sicale, Storia della Musica e una materia molto amata dagli studenti, Tecnologia Musicale, che permette di approfondire la conoscenza dei nuovi strumenti del mon­do della produzione, come specifici programmi informatici per creare video e audio. Esistono figure professionali specifiche richiestissime che devono sapere ma­neg­giare con sicurezza i programmi più moderni».
Avete notato da parte degli alunni del Liceo Musicale un approccio diverso rispetto alle altre materie studiate?
«Sì, non solo perché lo studio approfondito della mu­sica amplia la loro visione culturale d’insieme, ma anche perché questa offerta formativa rende possibile ai docenti trovare connessioni interdisciplinari stimolanti come quella tra il mondo della musica e l’ambito matematico».

Per iscriversi al vostro Liceo sono consigliati requisiti particolari?
«No, basta la passione per la musica. In realtà esiste, per legge, un test di ingresso che, nel caso si sappia già suonare uno strumento, è una prova pratica; ma nel caso non si abbiano conoscenze specifiche viene sostituito con un colloquio conoscitivo e un test attitudinale per comprendere le motivazioni della scelta. Il Liceo dura cinque anni: come spesso ripetiamo, un tempo più che sufficiente per approfondire teoria e pratica anche partendo da zero. Gli strumenti, inoltre, vengono decisi dagli studenti e il Liceo si impegna a trovare insegnanti specifici per supportare la loro scelta, favorendo così la piena libertà di espressione e maggiore possibilità di successo e soddisfazione».

Quali sono i progetti in serbo per il futuro?
«Un nuovo progetto dedicato al jazz che partirà da gennaio, una collaborazione con Radio Alba basata su interviste ai no­­stri ragazzi relativamente al te­ma della loro “bolla creativa”, ovvero il momento in cui si raccolgono per comporre musica, e un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore, ovvero un crowdfunding per l’acquisto di un grande pianoforte a coda per l’Istituto».