Il libro di Caviglia e la passione per uno sport che va “oltre”

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Un nuovo approfondimento sulla storia e i sentimenti legati alla pallapugno. Lo ha scritto Giorgio Caviglia, ex insegnante di educazione fisica alle medie di Carcare, allenatore e preparatore sportivo di calcio, tennis e pallapugno. Un viaggio che travalica il semplice agone sportivo ed entra nei risvolti culturali, sociali, artistici e letterari della disciplina della pallapugno. Dopo i capitoli sull’etnografia del gioco, la gloria e la decadenza del bracciale piemontese e toscano, la passione per la scommessa da parte dei giocatori e del pubblico, si passa alle comunità italiane all’estero a fine Ottocento, dove la pallapugno rappresentava il legame con la terra d’origine. Il libro evidenzia la passione del clero verso il gioco, la narrazione sia di scrittori, da De Amicis a Fenoglio sino a giungere ad Alessandro Baricco, sia una ricca testimonianza iconografia opera di illustri pittori che hanno trovato nella suggestione del gioco fonte d’ispirazione. Infine i contributi dei giocatori di bracciale all’Unità d’Italia (a cura dello storico Leone Cungi), e di quelli della pallapugno durante la Prima Guerra Mondiale, sino a giungere al periodo fascista. Il libro dà spazio al movimento femminile che pur tra mille difficoltà è riuscito a far emergere una realtà nuova.
“Pallapugno. Cento anni di sfide tricolori”, di Giorgio Caviglia, pag 360, € 20,00, Editrice Impressioni Grafiche – Acqui Terme, lo si può acquistare andando sul sito www.editriceimpressionigrafiche.it.