Incidenti in Granda la voce dei lettori in un sondaggio

L’analisi di Passi Asl Cn1 indica nel 2021 un significativo incremento di vittime sulle strade cuneesi

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Domenica è stata celebrata la Gior­nata mondiale dedicata al “Ri­cordo delle vittime della strada” e visto che il problema – come ben sappiamo e come dimostra il grafico pubblicato in questa pagina, diffuso da “Passi Asl Cn1” – è particolarmente sentito nella provincia di Cuneo, noi di IDEA abbiamo pensato a un approfondimento sul tema. Per capire meglio che cosa non funziona e che cosa si può fare. Per raccogliere più informazioni e chiarire ulteriormente il quadro. Come? Coinvolgendo i nostri lettori.

Sulla home page di IDEAWEBTV.IT trovate il link (https://www.ideawebtv.it/2022/11/15/sondaggio-incidenti/) per partecipare al sondaggio anonimo ideato per capire come tutti noi percepiamo il problema, percorrendo quotidianamente le strade della Granda e verificando su strada le problematiche che caratterizzano la circolazione in queste zone e che sono poi causa di molti incidenti. Una volta concluso il sondaggio, riporteremo su queste pagine i risultati e trarremo le conclusioni, con l’intento di contribuire al dibattito per una risoluzione del problema.

Del resto, anche secondo il programma decennale lanciato da Nazioni Unite ed Europa, il decennio 2021-2030 si pone come obiettivo la riduzione del 50% di vittime e feriti, rispetto al decennio precedente, e “Vittime Zero” entro il 2050. Ma indubbiamente la “strada” sembra lunga. I dati Istat indicano come la guida distratta, solitamente dovuta a un’eccessiva stanchezza o sonnolenza oltre che all’uso dello smartphone, è il motivo principale che causa il 16% circa degli incidenti. In Piemonte, in realtà, l’incidentalità è diminuita negli anni, come su tutto il territorio italiano, ma rispetto all’obiettivo europeo del 2020 (che prevedeva una riduzione della mortalità del 50% rispetto al 2010), il deficit è stato evidente. Cioè il traguardo non è stato raggiunto.

Il tasso del territorio cuneese è più elevato di quello regionale e nazionale in tutto il periodo osservato. Inoltre, il trend di incidentalità qui registra un netto aumento nel 2021, non solo rispetto al 2020, ma anche rispetto agli anni precedenti: 7 morti ogni 100mila abitanti nel 2018 (41 decessi nell’anno), appena al di sotto nel 2019 (40 decessi) e nel 2020 (41 decessi), ma un aumento a più di 8 morti ogni 100mila abitanti nel 2021 (48 decessi).

Il programma Sorveglianza P.A.S.S.I. (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) ha elaborato i dati raccolti attraverso interviste telefoniche su un campione di 550 residenti in Asl Cn1. Indicano che nelle zone vinicole, come appunto il territorio cuneese, l’abitudine al consumo di alcol prima di mettersi al volante è diffusa e superiore alla media nazionale. Tra il 2017 e il 2020 sono inoltre diminuiti, secondo la stessa indagine, i controlli delle Forze dell’Ordine. La media dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza (cinture o casco e seggiolino per bimbi) è stata invece superiore al resto del Piemonte.

IDEA fin dagli anni ’90, condividendo la battaglia portata avanti dall’allora presidente della Provincia, Raffaele Costa, ha promosso sulle sue pagine una campagna di sensibilizzazione (come da copertina che pubblichiamo in queste pagine), avvertendo la rilevanza del problema. Anche perché gli incidenti si sono succeduti con un ritmo impressionante. E se è vero che l’estensione geografica delle Granda e le sue strade rurali favoriscono i rischi maggiori, i numeri delle vittime sono comunque significativi. Ce ne siamo occupati anche nelle scorse settimane quando abbiamo intervistato il presidente di Aci Cuneo, Francesco Revelli e l’ex pilota di rally Mauro Pregliasco sulle contromisure da attuare per arginare l’emergenza. Un anno fa, registrammo la testimonianza di una ragazza vittima di uno scontro avvenuto in strada con alcuni cinghiali. Anni addietro, invece, fummo testimoni di un grave incidente sulla strada tra Verduno e Roddi, dove si trova la nostra redazione.