La fantasia, i colori ed i sorrisi de “La Favola di Marco” per il Pronto Soccorso Pediatrico del S.Croce (FOTO e VIDEO)

L'opera di trasformazione artistica delle sale d’attesa, triage e medica del reparto, realizzata grazie all'omonima onlus e all’opera di “Ospedali Dipinti”, con il suo artista e fondatore Silvio Irilli, è stata inaugurata oggi

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Colline verdi, castelli e scenari incantati, animali curiosi, cieli azzurri, tanti sorrisi e… Marco per rendere un’area delicata più accogliente e serena. Inaugurata nel Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale S.Croce di Cuneo “La Favola di Marco”: a quattro settimane dalla conclusione della speciale raccolta fondi, La Favola di Marcon 1Q41.12 Onlus vede realizzato il lodevole progetto artistico di trasformazione delle sale d’attesa, Triage e medica del reparto, grazie all’opera ed all’ingegno di “Ospedali Dipinti”, con il suo artista e fondatore Silvio Irilli.

Protagonista della fiaba, “raccontata” sulle pareti del Pronto Soccorso, è il piccolo Marco, affetto da una malattia genetica rarissima (ad oggi unico caso al mondo), circondato da tanti simpatici animali e personaggi: “Durante la pandemia tutti i bimbi hanno sentito parlato di ospedale – ci racconta la mamma Silvia Errico, presidente della onlus – : l’opera che inauguriamo oggi è fortemente voluta ed ha l’obiettivo di creare un ambiente più umano che possa essere d’aiuto sia per il genitore che approccia in ospedale, sia per il bimbo stesso, sia per l’operatore che deve stargli accanto. Vedere anche Marco dipinto ci ha emozionato molto: ormai con questo ospedale sentiamo un forte legame, e come Onlus vogliamo provare a sollevare un po’ il carico emotivo di tutti quei bimbi che affrontano l’ospedalizzazione, anche solo per una volta. L’idea di aver un posto realizzato a loro misura, che possa togliergli un po’ di paura, è una cosa meravigliosa“.

Aggiunge l’artista e creatore dell’opera Silvio Irilli: “Da oggi, nel pronto soccorso di Cuneo, c’è un sorriso speciale: quello di Marco, che arriverà ai bambini scendendo da un arcobaleno, circondato – nella sala d’attesa – da un ambiente pieno di serenità, immerso nella natura, ricco di personaggi, arcobaleni, castelli… Ho voluto rappresentare il sorriso di Marco come un momento di gioia, e far continuare l’opera anche nei due ambulatori in modo da dare un supporto ai medici durante le visite”.

“Entrando si percepisce un’atmosfera diversa – sottolinea Elide Azzan, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle – : l’umanizzazione dei locali è molto importante e dobbiamo ringraziare tutti coloro che ha contribuito a realizzare questo progetto. La percezione di ambienti più sereni, nonostante la concretezza di quello che viene svolto dentro, è fondamentale: non solo per i bambini e ragazzi che frequentano questi locali per problemi di salute che proviamo a risolvere, ma anche per gli operatori stessi, grazie ad un clima che li immerge in un adeguato comfort alberghiero. Spazi nuovi, o rinnovati, luminosi, con pareti e arredi che richiamano un clima quasi familiare. Quando poi ad abitare per un certo periodo le stanze di degenza sono i bambini, la cura di questi particolari diviene ancora più importante. E l’attenzione, nel tempo, non è mancata da parte dell’Azienda che ha proceduto con una ristrutturazione molto curata del reparto”.

L’arrivo in ospedale è sempre un momento difficile, per tutti ma soprattutto per i bambini. La Favola di Marco 1Q41.12 – Onlus ha promosso un’iniziativa per renderlo (almeno un po’) più sereno: Silvio Irilli di “Ospedali Dipinti” ha trasformato le stanze del Pronto Soccorso Pediatrico del S. Croce in un mondo fiabesco. Ci sono colline verdi e castelli incantati, animali curiosi, cieli azzurri… e anche Marco – il bimbo della Favola – ritratto sorridente sulla parete della sala d’attesa. Anche per il personale sarà bello cominciare il turno di lavoro in un ambiente così accogliente” conclude la dott.ssa Eleonora Tappi, direttrice della Pediatria dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle.

LA FAVOLA DI MARCO 1q21.12 ONLUS
Marco è un bimbo dolcissimo, nato il 25 dicembre 2008, affetto da una grave malattia genetica ad oggi unico caso al mondo, talmente rara da non avere un nome ma un codice 1q41.12.

La malattia gli ha provocato una grave malformazione celebrale, renale e di tutto l’apparato urinario e per questo motivo ha già subito numerosi interventi. La malformazione celebrale interessa zone importanti del cervello. Non produce gli ormoni vitali per l’organismo, non controlla la fame, il sonno, la temperatura corporea, la circolazione del sangue. Una semplice influenza può rivelarsi per lui molto pericolosa e per questo si è costretti a triplicare la dose di farmaci che normalmente assume. A causa di un prolasso neurologico alla gola, non riesce a respirare bene durante il sonno e per questo ogni notte usa una maschera per la ventilazione.

La patologia purtroppo avanza e avanzano con essa i problemi invalidanti che porta con sé; nonostante tutto però Marco è un bimbo felice, sempre pronto a donarti un sorriso, come nelle migliori favole.

A febbraio 2017 nasce “La Favola di Marco 1q41.12 ONLUS”. I sogni sono tanti ma tra gli obiettivi principali c’è quello di raccogliere fondi per l’assistenza familiare, sociale, socio-sanitaria e l’integrazione scolastica ed extra-scolastica dei bambini e ragazzi con disabilità gravi.

OSPEDALI DIPINTI
Nato nel 2012, Ospedali Dipinti non è un’associazione onlus o una fondazione: è un progetto artistico per umanizzare reparti di strutture ospedaliere attraverso decorazioni a tema. Un progetto che da ormai dieci anni veste di colore e sorrisi i reparti, soprattutto di pediatria, degli ospedali italiani. Da sempre, il principio fondante è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e sulla Sanità, ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor.

Negli ultimi dieci anni il progetto è cresciuto in modo esponenziale. Sono infatti ormai quasi 6300 i metri quadri dipinti, e 20 (proprio con il S. Croce e Carle di Cuneo) gli ospedali italiani che hanno aderito al progetto dove l’artista ha trasformato uno o più ambienti in mondi colorati con cui i piccoli pazienti possono interagire, creando le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno grazie alla partecipazione di un’intera comunità e all’ingrediente fondamentale dell’arte.
Da bambino avevo un sogno. Oggi quel sogno lo dipingo per pazienti… perché il paziente non è solo un paziente, è soprattutto una Persona!” (Silvio Irilli)