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Progetto Trans’Alp: 4 studentesse dell’I.I.S. Denina Pellico Rivoira in Francia

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Quattro studentesse dell’I.I.S. Denina Pellico Rivoira (Debora Fenoglio, Miriam Baqili, Sofia Angaramo e Elena Crespo) hanno trascorso il mese di settembre in Francia nell’ambito del progetto Trans’Alp. Il progetto consiste in uno scambio transfrontaliero tra l’Italia e la Francia con obiettivi linguistici e culturali. E’ organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte in collaborazione con le Academies della regione PACA, di Grenoble e di Amiens: coinvolge da nove anni centinaia di studenti che dalla Francia passano in Italia e viceversa.

“Il Transalp è stata un’esperienza magnifica”- commenta Elena – “Al di là della frontiera linguistica, che è facilmente oltrepassabile, mi sono trovata in un contesto diverso dal mio e ho cercato di abituarmi alla cultura francese. Ho assaporato alcune sfaccettature della cucina, per certi versi sono completamente differenti da quella italiana (l’utilizzo abbondante del burro, come del pepe). Ho gustato alcuni dolci favolosi, che rifarò in Italia, per esempio i bijoux, molto più leggeri e digeribili di quelli italiani, o gli chouchoux, arachidi caramellate che ho comprato alla fiera di Faramans, paese vicino sia a Lione che a Grenoble, in cui ho abitato durante la mia permanenza in Francia.

La mia famiglia ospitante è stata disponibile e gentile nei miei confronti: il giorno del mio arrivo i miei genitori hanno mangiato insieme ai genitori della mia corrispondente e ci hanno raccontato qualcosa della vita lì in Francia, le loro abitudini, i loro orari. Ho visitato le città vicino al paese in cui abitavo, sono stata a Lione, dove ho potuto risalire il Rodano in battello. Sono anche stata a Grenoble, a Vienne, dove ho conosciuto la nonna della mia corrispondente, la quale aveva vissuto per un periodo in Italia. Con lei mi sono fatta tante risate e sono riuscita a ritrovare anche un po’ della mia cultura italiana perchè ho visto in casa sua numerosi oggetti provenienti dall’Italia. Insomma, mi sono veramente divertita, ma soprattutto mi sono legata alla mia corrispondente, Candice Lafarge, che è una persona molto estroversa.

Candice arriverà in Italia il 22 ottobre per restare fino al 19 novembre. A scuola, io ero al Lycée Hector Berlioz nel paese di la Côte-saint-andré, eravamo 12 studenti italiani, siamo riusciti a legare con i compagni francesi e anche fra di noi. In programma c’è già un’uscita a Torino per poterci rivedere, dal momento che il distacco è stato un fiume di lacrime e abbracci. La scuola francese è diversa da quella italiana: hanno orari molto lunghi, fino alle cinque del pomeriggio con due ore di pausa pranzo. Ogni insegnante ha un’aula specifica e sono gli alunni stessi a spostarsi ogni ora. Al Lycée Berlioz le aule sono gigantesche e coloratissime, ogni aula è stata decorata dagli alunni. Mi è parso, però, che il rapporto docente studente in Italia sia più stretto rispetto alla Francia, là sembravano più distaccati. Spero che la mia esperienza possa ispirare altri ragazzi, che dia loro la voglia di buttarsi, di intraprendere il viaggio e di migliorare la lingua”.

cs

BaNNER
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