All’Ospedale di Pinerolo un intervento di protesi d’anca con donazione da vivente di epifisi femorale

E' la prima volta in AslTo3: sono pochissimi i centri autorizzati in Piemonte ad eseguire un intervento di questo tipo

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L'equipe di Ortopedia dell'Ospedale di Pinerolo

Per la prima volta in AslTo3 – sono pochissimi i centri autorizzati in Piemonte – è stata possibile nei giorni scorsi a Pinerolo la donazione di epifisi femorale da vivente, durante un intervento di protesi d’anca. L’intervento è stato eseguito dal Dott. Sergio Ronco, Direttore incaricato della S.C. Ortopedia dell’ospedale di Pinerolo, su un paziente affetto da coxartrosi con indicazione di intervento di protesi d’anca, che comporta la sostituzione della parte sommitale, o epifisi prossimale, del femore.

“In alcuni pazienti selezionati” spiega il Dott. Ronco “è possibile valutare la donazione dell’epifisi femorale sostituita dalla protesi. Si tratta di pazienti di età inferiore ai 79 anni che devono sottoporsi a protesi d’anca per coxartrosi e che presentano una buona condizione di salute generale, senza patologie metaboliche o neoplastiche o pregresse infezioni”. Il paziente decide se acconsentire alla donazione o meno e se acconsente, sono sufficienti alcuni semplici esami di approfondimento per poter procedere in sicurezza. “La parte ossea asportata per l’alloggiamento della protesi” prosegue il Dott. Ronco “viene inviata alla Banca dei tessuti muscolo-scheletrici presso il CTO di Torino, attraverso la quale verrà in seguito distribuita a beneficio di altri pazienti, per interventi di chirurgia ortopedica dove sia necessario un innesto osseo, come nel caso di revisioni di protesi d’anca, fratture con perdita di sostanza ossea o neoplasie.”

Oltre all’”Agnellli” di Pinerolo, in Piemonte sono centri per la donazione delle epifisi prossimali di femore soltanto pochi altri ospedali: lo stesso CTO di Torino, gli ospedali di Chieri e Moncalieri, il San Luigi di Orbassano, il San Giovanni Bosco di Torino, l’ospedale di Verduno e l’ospedale di Alessandria. L’inserimento della S.C. Ortopedia di Pinerolo all’interno della rete dei centri per la donazione è recentissimo ed è stato possibile grazie all’adozione di uno specifico protocollo procedurale e alla presenza di alcuni requisiti particolari, richiesti dalla Banca dei tessuti muscolo-scheletrici, di cui la struttura di Pinerolo si è dotata, fra i quali prima di tutto la presenza di medici ortopedici con una specifica formazione professionale.

“L’intervento eseguito a Pinerolo” – commenta la Dott.ssa Franca Dall’Occo, Direttore Generale AslTo3 – “è il risultato della proficua collaborazione fra diverse strutture ospedaliere e dell’impegno nell’ottenere l’inserimento della nostra struttura fra i centri autorizzati dalla Banca dei tessuti muscolo-scheletrici, oltre che della sensibilità dimostrata dal paziente, al quale va il ringraziamento dell’ospedale, anche a nome di chi potrà beneficiare della scelta della donazione.”

Al primo intervento a Pinerolo hanno preso parte la Dott.ssa Cristina Ghia, della S.C. Ortopedia, la Dott.ssa Federica Urbano, della S.C. Anestesia e Rianimazione e coordinatrice aziendale per le donazioni di organi e tessuti, la coordinatrice infermieristica Stefania Ballari, il personale di sala operatoria e, per gli esami preparatori, il personale del prericovero.

Due nuovi interventi con donazione sono già in programma a Pinerolo la prossima settimana. Il 35% circa dei pazienti che devono sottoporsi a protesi d’anca può scegliere per la donazione di epifisi prossimale del femore.

c.s.