Weekend di eventi a Moretta, dal Rinascimento di Davide Rizzio alla panchina gigante lungo il Po

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È un fine settimana da ricordare quest’ultimo vissuto da Moretta. Prima l’inaugurazione della mostra dedicata all’artista Guido Diemoz, quindi la presentazione del libro sul musico Davide Rizzio, poi l’accensione del forno di comunità a Brasse, infine l’inaugurazione della panchina gigante lungo il Po.

«Un weekend di grandi eventi – ha sottolineato il sindaco Gianni Gatti – reso speciale dalla grande partecipazione che abbiamo registrato. L’aspetto più bello di questa tre giorni è stato osservare quanti morettesi e quanti visitatori hanno scelto di vivere con noi i tanti momenti culturali, gastronomici e turistici organizzati».

PARTENZA CON RESTITUSSION

Venerdì scorso Moretta ha avuto l’onore di aprire la tre giorni dell’iniziativa “Restitussion” promossa dall’associazione Octavia, che riunisce diciassette Comuni della pianura tra Casalgrasso e Vottignasco. In biblioteca, per il taglio del nastro della mostra di sculture dedicata all’artista valdostano Guido Diemoz è arrivato anche il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha sottolineato l’impegno di Moretta e di Octavia nel promuovere lo sviluppo turistico e culturale di quelle che, per anni sono state considerate solo come “terre di mezzo” tra le Langhe e il Monviso.

UN TUFFO NEL RINASCIMENTO

Venerdì pomeriggio la grande pagoda del parco del Santuario ha fatto registrare il tutto esaurito per la presentazione del libro “Il musico Davide Rizzio”, di Davide Riccio. Il volume racconta la vicenda del morettese Rizzio, che nel sedicesimo secolo partì alla volta della Scozia con una delegazione papale. Divenne musico di corte, segretario personale e, con ogni probabilità, amante della regina di Scozia Maria Stuarda. Una relazione che lo porterà ad una morte sanguinosa, ucciso in una congiura ideata dal marito di Maria Stuarda, con 57 coltellate.

Si narra che ancora oggi nel castello di Edimburgo si aggiri il fantasma del musico di Moretta. Così come fin dal 1600 appare acclarato che il primogenito di Maria Stuarda e futuro primo re di Inghilterra e Scozia, Giacomo II, fosse in realtà nato dalla relazione di Maria Stuarda con Davide Rizzio. «Se così fosse – ha sottolineato lo storico Sergio Soave, che ha curato la prefazione del volume – ancora oggi nel sangue di Carlo, re d’Inghilterra, scorrerebbe qualche goccia di sangue morettese».

Limitare l’importanza di Rizzio al suo ruolo con la regina è però riduttivo. Rizzio trascrisse alcune ballate di musica popolare scozzese, e ne ideò altre anche ancora oggi sono tra i brani più noti del folklore scozzese.

«Grazie all’amico Carmine Bonino – ha ricordato il sindaco Gianni Gatti – venni a scoprire quasi per caso la vicenda di Rizzio, e da lì arrivai alla scoperta di un omonimo torinese, Davide Riccio, che ne aveva curato una ricerca storica. Così è nata l’idea di produrre una pubblicazione che ne ripercorresse le vicende storiche».

Tante la autorità alla presentazione del libro, tra cui il presidente della Provincia Luca Robaldo, il sindaco di Savigliano Antonello Portera, i rappresentanti dei Comun idi Octavia, il consigliere regionale Matteo Gagliasso. La presentazione è stata arricchita dalla presenza del gruppo storico e dagli allievi del corso Obiettivo Orchestra dell’Apm di Saluzzo, che hanno interpretato i brani composti da Rizzio.

La giornata si è conclusa con la cena rinascimentale nella struttura allestita nel parco del Santuario.

IL FORNO DI COMUNITA’ E LA PANCHINA GIGANTE

Domenica mattina a Brasse, nell’ambito di Restitussion, che aveva come tema l’accensione dei vecchi forni di comunità, è stato riacceso il forno della frazione. Tante le persone che hanno preso parte all’iniziativa, raggiungendo la frazione alle porte di Moretta per degustare il pane nero e le specialità sfornate dal forno comunitario.

La giornata è stata arricchita dalla visita alla cascina del fratelli Parizia e dall’inaugurazione della prima panchina gigante della pianura (su oltre 260 installazioni), installata sull’argine del fiume Po, lungo il sentiero delle Ochette nel tratto tra Brasse e Villafranca.

Un po’ a sorpresa al taglio del nastro della Big Bench si è presentato Chris Bangle in persona, l’artista ideatore delle panchine giganti. Folto il pubblico presente e tanta l’emozione dei presenti nel ricordare come questa panchina sia dedicata a Erica Barbetta, la giovane sarta morettese scomparsa prematuramente poco più di un anno fa. Alla sua realizzazione hanno contribuito il gruppo alpini e quello dei donatori del sangue Gasm, oltre al Comune e ad una serie di sponsor e famiglie morettesi.