Cuneo, le iniziative dell’ASL CN1 per la Giornata mondiale della Salute Mentale

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In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza l’(H)Open Day Salute Mentale. L’iniziativa giunta alla sua nona edizione si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.

A Cuneo dalle ore 8.30 alle ore 16.00 è previsto un Info point telefonico chiamando il 0171 450125 e/o in presenza presso il Centro disturbi dell’alimentazione e nutrizione a Villa S Croce in corso Francia dove sarà a disposizione un esperto che darà informazioni sulle attività/servizi svolti nel Centro disturbi comportamento alimentare.

Dalle ore 16.30 alle ore 18.30 è in programma un incontro aperto alla popolazione, studenti/giovani, insegnanti sul tema “I giovani e la salute mentale: il ruolo delle artiterapie”, che ha l’obiettivo di illustrare e promuovere il ruolo delle arti nei percorsi di cura per la salute mentale dei giovani. Saranno presenti professionisti della Psichiatria, del Centro Disturbi Alimentari e studenti del Corso di Laurea in Infermieristica.

Per informazioni [email protected].

Secondo i dati del Rapporto salute mentale 2021 raccolti dal Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) del Ministero della Salute, le persone con malattie psichiatriche assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020 sono state 728.338, il 53,6 per cento rappresentato da donne. Nel 2021 si stima, infatti, che in Italia fossero oltre 2 persone su 10 a presentare un disturbo mentale grave o lieve/moderato. In particolare, a causa della pandemia, secondo la Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF), sono stati stimati almeno 150.000 nuovi casi di depressione dovuti soltanto alla perdita di lavoro generata dalla crisi economica in corso, ad alto rischio sono soprattutto le donne: più predisposte alla depressione e più colpite nell’ambito lavorativo dal Covid-19.