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L’opinione di Sergio Teutonico

«Se prendi un petto di pollo oppure un salmone e lo metti sotto vuoto, puoi farlo cuocere nella lavastoviglie anche a bassa temperatura»

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IL FATTO
Tutto è cominciato con il professor parisi e la cottura della pasta a fuoco spento. Ma ci sono altri trucchi per poter risparmiare energia in cucina?

Ricapitolando: la pasta si può cuocere anche a fuoco spento, parola di scienziato. Non solo: il pollo si può cuocere in lavastoviglie (mentre sta lavando i piatti, ovvio), parola di chef.

Nelle ultime settimane il singolare dibattito – chissà se anche all’estero avrebbe meritato tante attenzioni – si è sviluppato attorno alle paure, purtroppo sempre più pressanti, di una crisi energetica annunciata e temibile. Tutto è cominciato dalle frasi di Giorgio Parisi, premio Nobel, che ha consigliato ai connazionali di considerare una possibilità di risparmio legata al rito della cottura della pasta: una volta raggiunta l’ebollizione, si può spegnere anche il gas e lasciare che la cottura proceda, con un coperchio (e tanta fiducia). Lo dice la scienza. Ma i cuochi hanno storto il naso. E in generale gli appassionati di spaghetti “al dente”: non è la stessa cosa, hanno detto.

E allora ci ha pensato lo chef a rispondere a Parisi. La pasta a fuoco spento non ha lo stesso sapore. Ma esistono altri trucchetti per risparmiare energia sfruttando il calore generato da altri elettrodomestici.

«Posso prendere l’alimento – ha spiegato lo chef Maria Teutonico -, per esempio petto di pollo oppure salmone, condirlo e poi metterlo sotto vuoto, chiudendolo in modo che sia protetto dagli altri oggetti in lavastoviglie. La cottura può essere a temperatura bassa». Non solo. Ci sono prospettive forse ai più inimmaginabili. Dice infatti Teutonico che andrebbe bene anche il cruscotto dell’automobile: «Una volta ci ho cucinato sopra le meringhe: un profumo incredibile, altro che arbre magique».
Insomma, derive a parte, la cottura in lavastoviglie può essere considerata una tecnica con una sua dignità e con applicazioni pratiche più efficaci del fornello spento subito dopo l’ebollizione. Tanto che esiste un libro, pubblicato proprio da Teutonico già nel 2011 (“Il pollo, il cuoco e la motocicletta”), che raccontava appunto come cuocere gli alimenti con il vapore e in particolare sfruttando quello sviluppato dalla lavastoviglie nei suoi cicli di lavaggio. Una quindicina i menù proposti con questa tecnica.

Va detto, per onestà, che il pubblico non ha premiato affatto quel libro. Insomma, non è che sia stato accolto con entusiasmo e che abbia rivoluzionato le abitudini degli italiani in cucina. Ma intanto concede un appiglio pratico più solido di quello suggerito da Parisi. E anche altre vie inesplorate della cucina eco, come quella del forno solare: «Ci vogliono due cartoni con sopra un vetro esposto al sole, una volta ci ho cucinato una rollata di pollo farcita. Mi permetta di fare un’ultima considerazione. Ci dovrebbero essere delle precise politiche governative per capire come le persone possono arrivare a fine mese, senza doverle obbligare a rinunciare a un piatto di pasta».

BaNNER
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