«L’obiettivo? Crescere ogni match e lavorare con umiltà»

La voglia di confermarsi e, chissà, sognare in grande. Ripartito il cammino degli Under 19 Regionali dell’Ac Cuneo 1905 Olmo: un gruppo che si consolida ed alla cui guida ritroviamo il confermato Cri­stian Tolu: il tecnico classe 1985 è al suo sesto anno consecutivo nello staff cuneese, nonché secondo, ovviamente, fra le fila del nuovo club condotto da patron Mauro Bernardi. Reduce da un’annata 2021-22 ad altissima quota in campionato, alle spalle del forte Chisola e della Che­raschese, a soli tre punti dalla vetta, i giovani biancorossi puntano a recitare ancora un ruolo centrale nel Girone C, provando a rafforzare il proprio status nella categoria e, magari, stupire.

Mister Tolu, partiamo da un recap della scorsa, soddisfacente, stagione, chiusa al 3° posto.
«È stato un bellissimo cammino: siamo riusciti a fare qualcosa di inimmaginabile all’inizio dell’annata, arrivando a soli tre punti dal Chisola, battendo corazzate come il Pinerolo e la capolista stessa. Non ce l’aspettavamo, ma ci siamo meritati queste soddisfazioni: alcuni dei ragazzi del gruppo, oggi, giocano in Prima Squa­dra e questa è un’altra vittoria. Lavoriamo per i “grandi”, per mister Magliano e l’obiettivo fondamentale, a prescindere dai risultati, è quello di far maturare i nostri calciatori».

Quale gruppo pensa di avere a disposizione per questo campionato 2022-23?
«Stiamo creando un bel team: l’ossatura è quella della scorsa stagione, formata dai classe 2004 a cui si sono aggiunti i 2005 che stiamo cercando di amalgamare e far crescere. Sono perciò contento della rosa che guido e mi auguro che si possa continuare così. Obiettivo? Lo ripeto: crescere, di partita in partita, per poi tirare le somme. È normale che vogliamo ripetere quantomeno i risultati dello scorso campionato, ma nessuno ci regalerà nulla e quindi, ribadisco, dovremo lavorare con grande umiltà».

3-0 al Carmagnola, 7-0 con Candiolo in trasferta nell’ultimo weekend. Chi ben comincia…
«Abbiamo dato continuità. Al di là dei risultati finali, le partite non sono comunque mai semplici: contro Candiolo, infatti, siamo andati all’intervallo con un solo gol di vantaggio: nella ripresa, dopo il 2-0, la sfida è stata in discesa. Bene così, ma siamo già concentrati al prossimo impegno, sabato 1° ottobre, contro Alba. Nel complesso, le indicazioni ricevute dopo le prime due gare sono molto positive ma sappiamo che sarà un campionato difficile: ogni match è duro, ogni settimana dovremo prepararci al meglio e con la massima umiltà, allenandoci bene e rimanendo uniti».

Quali insidie nasconde questo Girone C 2022-23?
«Non affronteremo più due potenze come Pinerolo e Chi­sola (ora ai Nazionali), ma altre società, soprattutto dell’interland, si sono potenziate. In provincia, vedo la Cheraschese come un’ottima rivale, così come la Giovanile Centallo. Sarà un campionato non semplice, perché tante compagini fanno “scendere” i giocatori delle rispettive Prime Squadre agli Under 19, per cui, da un sabato all’altro, tutto può cambiare e si possono perdere punti se non si preparano bene e con la cattiveria giusta le partite».

La formazione Juniores è sempre un delicato trait d’union fra settore giovanile e Prima Squadra. Per quanto vi riguarda, il club ha alzato l’asticella?
«La società non ci ha posto obiettivi particolari o di vincere il campionato: vogliamo dare continuità al percorso iniziato nella scorsa stagione, provando indubbiamente a ripeterci, rimanendo lassù in classifica e battagliando gara dopo gara. E continuando la forte collaborazione con mister Magliano: c’è un bel rapporto, ci sentiamo spesso in settimana, occasione per chiedergli anche consigli utili. Un’opportunità, anche personale, di crescita».

E intanto, al suo secondo anno, il progetto societario Ac Cuneo 1905 Olmo, non si ferma…
«La società sta facendo tanti sacrifici, a partire dalla realizzazione dei campi sintetici al “Piccapietra”, un bel segnale per tutti noi che vi lavoriamo, un aiuto ed una prima pietra per proseguire il cammino avviato un anno fa. C’è tanta voglia, e la piazza lo richiede, di crescere, migliorare, ed è giusto così. Quindi mai accontentarsi: le basi ci sono, ora sta a noi continuare così».