Barolo en Primeur, cresce l’Asta del vino solidale

Alle 15 barriques della Fondazione si aggiungono 1.200 bottiglie donate dai produttori del Consorzio del Barolo e del Barbaresco

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Torna Barolo en Primeur, il primo e unico progetto in Italia che intreccia uno dei grandi ambasciatori del made in Italy, il Barolo, ai valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale. È un’asta solidale internazionale di un “fine wine” – vino di prestigio, da collezione e da investimento – che ha l’obiettivo di finanziare 15 progetti di interesse sociale, ognuno abbinato a una delle 15 barriques battute da Christie’s, destinate a trasformarsi, tra quattro anni, ognuna in 300 bottiglie di pregiato Barolo della vendemmia 2021.
Barolo en Primeur è un progetto voluto e promosso dalla Fonda­zione Cassa di Risparmio di Cuneo (che quest’anno celebra 30 anni di vita) in collaborazione con la Fondazione Crc Donare e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Quest’anno, dopo aver raccolto alla prima edizione 660mila euro donati a 17 cause benefiche, Barolo en Primeur cresce con nuovi obiettivi e in squadra con i produttori del Barolo per ampliare il risultato dell’asta solidale. L’evento nasce come risultato della vendemmia che vede protagonista la storica Vigna Gustava, già appartenuta e vinificata dal Conte Camillo Benso, oggi di proprietà della Fondazione Crc, che circonda il Castello di Grinzane Cavour, uno dei luoghi simbolo delle Langhe e cornice anche della recente presentazione che ha declinato le novità previste per l’edizione 2022.
Come per la prima edizione, l’appuntamento con l’asta solidale è duplice: venerdì 28 ottobre al Castello di Grinzane Ca­vour saranno battute da Christie’s, in contemporanea con New York, 14 barriques della vendemmia 2021 che verranno assegnate a chi vorrà sostenere uno dei progetti solidali del 2022 già parte del progetto, o a chi vorrà scegliere una “buona causa” di proprio interesse. La quindicesima barrique sarà invece battuta nel corso dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: questa volta il ricavato sarà donato alla charity internazionale “Mother’s Choice” che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà. Il wine critic e Ceo di Vinous Antonio Galloni ha assegnato alle barriques della vendemmia 2021 della Vigna Gustava un punteggio medio che va da 92 a 94; si tratta di un range, essendo un vino ancora in affinamento obbligatorio. La novità dell’edizione 2022 è la partecipazione all’Asta solidale anche di oltre 70 Produttori del Consorzio di Tutela Barolo Bar­baresco Alba Langhe e Dogliani che doneranno al progetto di solidarietà 1.200 bottiglie. Le cantine partecipanti, unite sotto il nome del Comune di produzione, aggiungeranno all’asta 10 lotti comunali composti dalle loro più̀ pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco, sempre della vendemmia 2021. 1.200 bottiglie dunque, con etichetta d’artista di Barolo en Primeur 2022 firmata da Michelangelo Pistoletto.
«Con l’edizione 2022 di Barolo en Primeur la Fondazione Crc riafferma la propria sensibilità in ambito sociale e sostiene il comparto vitivinicolo, uno degli asset strategici della provincia di Cu­neo», ha sottolineato Ezio Ra­viola, presidente della Fonda­zione Crc. «Una felice intuizione ha creato una combinazione unica dove progetti di utilità sociale incontrano il nostro territorio attraverso uno dei suoi prodotti più noti, il Barolo. A tutto ciò si aggiunge la collaborazione di un artista come Michelangelo Pistoletto, che impreziosirà le bottiglie con originali etichette. Sulla scorta degli importanti risultati della prima edizione, abbiamo lavorato per confermare Barolo en Primeur come un evento di prestigio di respiro nazionale e internazionale, capace di coinvolgere un numero sempre più ampio di filantropi, collezionisti, investitori e cultori del nostro pregiato vino e radicarsi sul territorio: siamo lieti di poter contare quest’anno sull’adesione diretta dei produttori di Barolo».
«L’entusiasmo delle oltre 70 cantine che hanno aderito all’iniziativa», ha ribadito Matteo Ascheri, presidente del Con­sorzio di Tutela Barolo Bar­­ba­resco Alba Langhe e Dogliani, «conferma che siamo sulla strada giusta, ovvero la partecipazione dell’intero “Sistema Barolo e Barbaresco” a un progetto innovativo che, grazie alla reputazione del Barolo e del Barbaresco a livello nazionale e internazionale, assicura risorse significative a progetti di interesse collettivo, entrando nel contempo in maniera strutturata nel comparto dei fine wine».
«I beneficiari delle donazioni dell’edizione 2022 – progetti e iniziative di utilità sociale negli ambiti della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale», ha rimarcato Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Crc Donare, «spazieranno da associazioni che prestano la loro preziosa attività a livello territoriale a grandi enti che operano in tutto il mondo. Tra questi si segnalano l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy Onlus, per un progetto di educazione alla cittadinanza attiva per stimolare i giovani al cambiamento e alla sostenibilità e la Cooperativa sociale “Lunetica” Onlus di Bra, per il progetto “Scuola di Quartiere -Reloaded”, a supporto di ragazzi con difficoltà sociali e comportamentali. Oltre ai beneficiari che verranno individuati prima dell’evento e associati ad alcune barriques, ci sarà la possibilità, per coloro che vinceranno la gara di generosità, di decidere a quale progetto destinare il ricavato».
Tutti i protagonisti di questo grande evento di beneficenza stanno lavorando affinché la seconda edizione di Barolo en Primeur possa confermare il successo dell’edizione 2021, aprendosi a una platea di interessati sempre più ampia. La rinnovata adesione di Evelina Christillin, in veste di madrina; della giornalista e presentatrice tv Va­le­ria Ciardiello, e del Direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lo­renzo, che batterà l’asta anche quest’anno, confermano l’unicità e la lungimiranza del progetto. Che torna, ampliando il proprio raggio d’azione con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare più soggetti donatori possibile.