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Danzando a Milano con Roberto bolle e 1.500 ballerini

Grande successo per OnDance con il supporto di Intesa Sanpaolo: «Che bello aver coinvolto i ragazzi dei quartieri difficili»

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Chiusura in grande stile per OnDan­ce, il grande spettacolo della dan­za affidato all’ineguagliabile bravura di Roberto Bolle e con il sostegno di uno sponsor d’eccezione come Intesa San­paolo.
Nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco a Milano, il Final Show dello scorso 5 settembre ha riproposto le danze e i momenti salienti di tutte le giornate di OnDance. Serata aperta dalla maestria artistica dell’Accademia Ucra­ina, con l’offerta al pubblico di un’intensa esibizione dei propri tanti stili di danza, antichi e moderni, sviluppati nel corso dell’illustre storia nazionale. Era presente anche Mi­chele Espo­sito che è stato il vincitore – nell’ambito del bal­lo – dell’ultima edizione di Amici.

La potenza inclusiva e al tempo stesso sconfinata del ballo ha trovato in questa edizione di OnDance un’ulteriore, importante conferma: grazie anche al sostegno del Comune di Milano, 500 inviti alla manifestazione sono stati riservati a persone e famiglie delle zone più disagiate della metropoli, coinvolte e fatte partecipare di comune accordo con i servizi sociali.
Proprio Bolle, sul sito online di Intesa Sanpaolo, ha raccontato le emozioni che animano un’iniziativa così partecipata: «Uno degli eventi centrali – ha detto il ballerino – è stato il “Ballo in bianco”: 1.500 ragazzi alla sbarra, vestiti di bianco in Piazza Duomo a Milano. Io a dare la prima lezione, a fare il maestro. Il significato importante è che la danza e i ballerini ci sono e rappresentano un unico cuore danzante, chi legifera deve fermarsi e prendere atto che siamo un popolo numeroso». Perché – come si legge ancora sul sito – partecipare è prima di tutto una gioia, uno slancio di vita nel quale la forza ancestrale di ogni suono mantiene la promessa di un’esperienza individuale e collettiva indimenticabile, nel tentativo di allontanare l’ingombro di mesi complessi, offuscati da eventi quali guerra e pandemia.

Grande merito, naturalmente, va riconosciuto alla sensibilità umana e alla grazia artistica di Roberto Bolle, che ha scosso istituzioni e ambiente ricordando e ricordandoci quanto la danza, così come l’arte in ogni sua forma disciplinare, abbiano assoluta dignità e un’incomparabile funzione sociale e socioeducativa, e necessitino pertanto di seri e approfonditi progetti organizzativi, comunicativi e promozionali di più ampio respiro.

«Nella serata finale di OnDance – ha detto Bolle -, il final show ha riunito tanti ballerini e tanti artisti sullo stesso palcoscenico, come nelle open class che si sono svolte nel quartiere la Rocchetta. Qui io ho fatto un po’ da padrone di casa. Abbiamo fatto un bel lavoro assieme all’assessorato alle politiche sociali, con 500 ragazzi delle case famiglia, ragazzi disagiati, che sono stati coinvolti in questa iniziativa e sono venuti a vedere uno spettacolo di danza capace di emozionarli. Una caratteristica importante è stata avere gli eventi tutti gratuiti, accessibili al maggior numero di persone. Così in tanti hanno potuto avvicinarsi alla danza. Un grande grazie a Intesa Sanpaolo che dal primo anno sostiene noi, sostiene la danza e sostiene l’arte».

Ancora una volta, la risposta del pubblico è stata eccezionale. Come spiega ancora Bolle: «Volevo che questa edizione di OnDance contribuisse a mostrare la grande forza di attrazione della danza, la sua capacità inclusiva, la sua inclinazione per la pace, la sua bellezza e forza». È andata esattamente come ci si augurava. Le persone sono tornate a danzare all’aperto, abbracciate. Come auspicava Bolle. Che per l’occasione aveva chiamato ballerini da tutta Italia per un raduno che negli anni è diventato sempre più da record. E a proposito dei tanti ragazzi invitati e provenienti da rioni difficili, Bolle aveva detto: «Sarà bello spiare le loro reazioni, cercare di capire se come ad un primo appuntamento, ci siamo piaciuti e siamo all’inizio di un grande amore». La risposta è nel successo che è stato registrato e nei commenti unanimi, ispirati a una gioia condivisa.

Tutti coloro che hanno partecipato all’evento hanno vissuto un’esperienza unica. E, in definitiva OnDance si è confermato come un fatto unico fatto di spettacoli dal vivo, incontri, serate danzanti, open class e workshop gratuiti di classica, contemporanea, tango, swing, street dance e oltre, per allievi e appassionati di tutte le età. Bellezza, cultura e divertimento dedicati agli amanti della danza e delle danze, per ammirare, divertirsi e stare insieme in una città trasformata in un’enorme dance hall all’aperto, accessibile a tutti. «Amo pensare ad OnDance – ha commentato Bolle – come ad un’enorme onda di gioiosa danza, che travolge le città e si insinua nel cuore delle persone. La Danza, attraverso il gesto e l’emozione, dimostra di saper parlare a chiunque e per alcuni giorni diventa protagonista sul palcoscenico come per le strade, così da sedurre con la sua magia anche il passante più distratto». Parole che rispecchiano lo spirito della manifestazione.

BaNNER
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