Il Piemonte, per le sue caratteristiche, è una regione particolarmente ade­­guata ad ospitare impianti da golf e quindi anche grandi manifestazioni. Lo scenario è davvero ideale: il contesto naturale, con le ampie zone collinari e le montagne sullo sfondo, ma anche le attrazioni turistiche e le eccellenze enogastronomiche, con­corrono a creare tutte le premesse per un incremento del turismo legato a questo sport, molto praticato soprattutto nel mondo anglosassone ma ormai diffusissimo anche in Italia.
L’impressione è che ci sia ancora tanta strada da percorrere, nel senso che il potenziale non è stato fin qui sfruttato a dovere. Le prospettive sono quindi interessanti.
Al di là di tutto, il golf è un’attività capace di regalare relax e tranquillità. E forse qualcosa di più se si ha la possibilità di praticarlo in ambienti straordinari come quello delle Langhe e Roero, grazie ai panorami incantati che circondano questi territori.
Per una bella giornata di golf in questo scenario il primo suggerimento porta inevitabilmente al Golf Club di Cherasco. Qui si snoda un percorso molto apprezzato di 18 buche, disegnato da Marco Croze e aggiornato da Martin Hawtree, su due piani che contribuiscono ad armonizzarlo con l’ambiente collinare. Sullo sfondo, la catena delle Alpi e l’immancabile Monviso. A rendere più scenografiche, ma anche più competitive, le buche del percorso concorrono i numerosi laghetti e corsi d’acqua, tra migliaia di alberi di ogni provenienza. In definitiva, un campo molto suggestivo ma comunque adatto a tutti i giocatori. Nel Driving ci sono 6 postazioni coperte e 9 scoperte dotate di tappetini, disponibile anche un Putting green impegnativo. Non più tardi di un mese fa su questo green si è svolta la gara di selezione del 31° Aci golf, campionato italiano dei soci Aci. Una grande manifestazione aperta a oltre cinquanta partecipanti che ha visto l’affermazione di Giulio Giubbilei del Golf Club Cherasco ed è stata il preludio della finale prevista nel mese di ottobre in Sardegna.
Nel mese di agosto, precisamente il 25, è previsto un altro appuntamento a Cherasco, quello con la tappa dell’HDGolf 2022.
Pensando a un’ipotetica graduatoria piemontese, il green del Golf Club Cherasco rientra sicuramente tra i migliori della regione. Ai vertici ci sono certamente due luoghi consacrati al grande golf come i campi, in zona Reggia di Venaria, del Golf Torino e del Royal Park I Roveri. A seguire, meritano una citazione ad esempio il Club Biella Le Betulle, molto apprezzato anche in campo internazionale, il club di Bogogno (nel Novarese), quello di Castelconturbia (che è anche il primo campo ad essere stato realizzato in Piemonte, secondo in assoluto in Italia). Da citare poi, in zona, anche il Golf Club Torre dei Ronchi a Cuneo e il Golf Club Boves. Altri centri a Garessio, Limone Piemonte, Frabosa Sottana, Saluzzo e Savigliano, a testimonianza della passione che anche nel Cuneese anima chi segue questo sport.
Negli ultimi anni si è parlato tanto anche dell’impianto vicino a Barolo, tra Diano e Grinzane Cavour. Un campo da golf a ridosso appunto dei vigneti di Barolo, in posizione davvero straordinaria. Nove buche con vista sul Monviso, tra le colline patrimonio Unesco e i boschi. Una struttura che però al momento è chiusa. C’è un progetto di ampiamento, sono circolate voci di interventi importanti anche per quanto riguarda i servizi e quindi per un’area destinata ai parcheggi che è stata immaginata in gran parte sotterranea. Con tutte le valutazioni idrogeologiche che ne conseguono. Insomma, i tempi non sembrano ancora maturi per la realizzazione di quella che sarebbe una struttura in grado anche di portare nuovi posti di lavoro, nuove opportunità e ovviamente anche turismo. Ci sono state interrogazioni e polemiche, la questione resta aperta ma l’esito appare tutt’altro che scontato.
Il Golf Club The Link di Alba è invece un comodissimo campo pratica non lontano dal centro città. Utile sia per chi conosce il golf e sia per chi vuole imparare ad apprezzarlo. Lo spazio è molto attrezzato e funzionale, con tanto di bunker, putting green in un’area di 3500 metri quadrati.
In Italia i numeri del golf sono in crescita continua. La federazione nel 2021 ha registrato un totale di 92420 tesserati. Anno dopo anno, è cambiata anche le percezione nei confronti di una disciplina considerata tradizionalmente esclusiva di una fascia di popolazione più agiata. In realtà, l’attrezzatura non costa tanto più di quella di altre discipline che richiedono l’utilizzo di uno strumento. E non sono impossibili neanche le cifre richieste per iscriversi e partecipare ai corsi. Nelle altre nazioni il golf è davvero uno sport per tutti, mentre qui la questione è un po’ più complessa. Anche in questo caso, la pausa dovuta al Covid ha creato ulteriori problematiche sul percorso di crescita e sviluppo. ora c’è l’occasione di ripartire.