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L’opinione di Giovanni Soldini

«Barca a vela meglio dei motoscafi giganteschi e pieni di comfort. Il Kayak è un'ottima cosa: non inquina e ti aiuta a restare in forma»

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I FATTO
È bellissimo trascorrere una vacanza sul mare, a bordo di una barca, per assaporare il fascino della navigazione. Ma ci sono sempre regole e buone maniere da rispettare.

Conosce bene il mare, Giovanni Soldini. Sarà pure nato a Milano, ma il fatto di essersi specializzato nell’inconsueto settore delle navigazioni in solitaria lo ha fatto diventare di diritto un massimo esperto. A suon di imprese e di record mondiali. Così è diventato esperto non solo di questioni tecniche, ma fatalmente – nella sua posizione di osservatore privilegiato – anche di comportamenti più o meno corretti. In un’intervista rilasciata a Repubblica, ha parlato proprio di questo, del turismo in mare e delle abitudini buone o cattive che uno come lui può permettersi di evidenziare, dall’alto della sua esperienza. D’accordo che i viaggi in solitaria sono l’antitesi del turismo di massa e che Soldini concede poco margine agli affezionati dei “selfie” in barca, ma ecco che cosa ha detto puntando immediatamente il dito sui “disattenti”: «A me piace moltissimo il sud della Sardegna. Ci sono altri luoghi altrettanto belli, ma non sempre mi piace chi li frequenta. Alcuni ti fanno pentire di appartenere al genere umano. Perché la sostenibilità non la fa la meta, la fa il modo in cui ci vai: già se ci arrivi con una barca a vela, fai una bella cosa. E se anche devi tenere acceso il motore qualche ora, in genere si consuma e inquina poco».

Come sempre, dipende dal senso di responsabilità di ognuno: «Certo, il motoscafo è meno sostenibile di una barca a vela – puntualizza il navigatore -, ma si può essere dei motonauti più intelligenti di altri. C’è chi pretende di far planare sull’acqua oggetti enormi, pesantissimi, pieni di ogni tipo di comfort. Imbarcazioni così, che vanno a 40 nodi e consumano anche 5.000 litri di gasolio all’ora sono delle bombe ecologiche. Non hanno niente a che vedere con il buon senso. Discorso diverso per le navette a motore di una volta o i gozzi, barche dislocanti che non pretendono di planare e hanno consumi 10 volte inferiori».
Insomma, l’ideale sarebbe navigare senza produrre sprechi di alcun genere. Come dice Soldini: «Il kayak per esempio è un’ottima soluzione. È una barca che ti permette di andare in posti stupendi, divertendoti, allenandoti e senza inquinare… a parte la CO2 emessa da chi pagaia».
Chi è abituato come Soldini a ogni tipo di privazione per raggiungere un primato, viaggiando per giorni e giorni negli spazi sempre misteriosi e sconfinati dell’Oceano, non può certamente adeguarsi alle comodità un po’ eccessive di chi invece pensa allo scenario di una costa come allo sfondo ideale di vacanze lussuose. Soldini invita a «Rinunciare a un po’ dell’opulenza cui si è abituati nella vita di tutti i giorni. Secondo me avere l’aria condizionata su una barca è una cosa da matti, oppure la lavatrice, la lavastoviglie, tutte quelle robe lì. C’è gente che va in barca e si fa tre docce al giorno perché gli dà fastidio il sale sulla pelle…».

BaNNER
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