Inaugurato il “Rondò dei Talenti”, «nuovo spazio per la comunità»

Raviola: «La Fondazione Crc restituisce uno spazio di formazione, educazione e orientamento che sarà un’eccellenza a livello non solo regionale»

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Si è svolta a Cuneo, venerdì 8 luglio, con un parterre di autorità e una grande partecipazione di cittadini, l’inaugurazione del Rondò dei Talenti, il nuovo polo educativo della città di Cuneo che ha trasformato l’ex sede di Ubi Banca in uno spazio per la comunità, grazie a un importante progetto di rigenerazione promosso dalla Fon­dazione Crc. Il Rondò dei Talenti è un polo aperto a tutti che si sviluppa intorno al tema del talento per catalizzare e dare impulso alla crescita, alla conoscenza, alla nascita di idee e alla condivisione di esperienze, uno spazio a disposizione per enti e associazioni che vorranno organizzare laboratori, incontri e attività formative ed educative.

«Il più grande investimento del­la nostra storia», ha affermato Ezio Raviola, presidente di Fonda­zione Crc. «Oggi chiudiamo il cerchio aperto nel 2019 quando acquistammo da Ubi Banca questo immobile, da anni chiuso e fatiscente. Abbiamo deciso di ristrutturarlo, seguendo la cultura del bello. La festosa riapertura ci permette di restituire questo spazio non solo alla città di Cuneo, ma a tutti coloro che vorranno far tesoro di questo polo dedicato al talento, alla formazione, all’educazione e orientamento, da 0 a 99 anni, da oggi a disposizione della comunità e aperto alle famiglie. L’inau­gurazione si inserisce nell’ampio programma d’iniziative “La generazione delle idee”, con cui celebriamo i 30 anni di vita della Fondazione Crc. Guardando sì a quanto fatto, ma anche e soprattutto al futuro, ai nostri giovani, a coloro che hanno voglia di creare e di studiare. Questo spazio ha tutte le possibilità per diventare un’eccellenza e un riferimento a livello non solo regionale».
Un’impronta, una mission quella della Fondazione Crc che per i propri 30 anni ha individuato quattro punti fermi: “Talento, cultura, ambiente e coesione sociale”.

«Un’avventura che non inizia qui, è un percorso lungo», ha spiegato Irene Miletto, referente del Settore Educazione di Fondazione Crc e responsabile del Rondò dei Talenti, «frutto di un lavoro di anni di relazioni con gli enti, di progetti e iniziative, che hanno identificato le fondamenta su cui la Fon­dazione Crc ha deciso di intervenire. A partire dalla conoscenza di sè, ricreando un luogo in cui si possa scoprire se stessi ed i propri talenti; per poi rivolgere lo sguardo verso l’e­splorazione del mondo, delle professioni e del futuro; senza dimenticare il training alle scelte, la capacità di allenarsi di fronte alle decisioni, spesso non semplici. E poi la competenza, a cui il Rondò dedica un intero piano rivolto ad innovazione e didattica, non solo per i bambini ma anche per gli insegnanti, per rinnovare la scuola e portarla al passo con il mondo».

«Questo luogo si chiama Rondò dei Talenti ed anche io sono stato uno dei talenti scoperti dalla Fondazione», ha raccontato l’architetto Marco Oriani, incaricato dei lavori. «L’idea del progetto è molto concreta, pratica e pragmatica. Quando abbiamo visto le piante dell’edificio, con questa forma circolare, un po’ interrotta, simile ad un “pacman che mangia la pallina”, abbiamo studiato le normative per poter aggiungere un volume, stando all’interno dei limiti del lotto, con un cerchio parallelo ideato all’interno. Ne è scaturito un edificio bifronte, caratterizzato da una parte molto trasparente e leggera, che guarda verso la piazza, ed una seconda, massiva e protettiva che “racchiude” le funzioni educative, culturali, formative che trovano spazio all’interno del Rondò».
Il Rondò dei Talenti offre al piano terra un’area di accoglienza, al primo piano aule e spazi per la formazione, al secondo e terzo piano la Città dei Talenti, nata per accompagnare alle scelte bambini e ragazzi nella fascia d’età 7-13 anni , mentre il quarto e ultimo piano è dedicato a incontri e conferenze.

Molti appuntamenti hanno animato la piazza dinnazi al Rondò nel corso della giornata inaugurale: a metà pomeriggio laboratori per famiglie e un’emozionante azione di conquista dello spazio urbano ha intrattenuto bambini e curiosi, mentre poco prima del taglio del nastro, l’area è stata animata da spettacolari angeli e coreografie aeree curate da Mirabilia. Partico­larmente coinvolgente è stato il lancio di trecento palloncini bianchi e alcuni palloni giganti che sono stati liberati nel cielo all’unisono per festeggiare questa importante inaugurazione.
Anche sabato e domenica sono continuate le animazioni: nella piazzetta antistante il Rondò, Fondazione Crc ha accolto i bambini presenti con un gelato omaggio e offerto momenti di divertimento e giochi con il Ludobus della Cooperativa Valdocco. Inoltre, all’interno del Rondò, è stato previsto un laboratorio didattico di esperienze orienteering e sensoriali, per bambini dagli 8 agli 11 anni, dal titolo “Alla scoperta dei tuoi Talenti – Assaggi di città”.

Gli interessati hanno poi potuto visitare il Rondò, accompagnati dalle guide di Conitours, oltre ad assistere, nelle serate di sabato e domenica, ad un’installazione illuminotecnica del palazzo e del cortile.