Ciclismo: due osteopati cuneesi “dietro” alla pedalata della maglia rosa Jay Hindley

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Lo scorso maggio, dopo due anni del tutto peculiari per via della pandemia, il Giro d’Italia 2022 è tornato ad appassionare l’intero Stivale ed in particolare la provincia di Cuneo, che è stata protagonista anche di un entusiasmante arrivo in volata nel capoluogo.

A trionfare, alla fine, è stato l’australiano Jay Hindley, grande dominatore della Corsa rosa, in cui ha evidenziato tutto il suo talento. In pochi sanno, però, che parte del successo del corridore è anche merito di un team di osteopati cuneesi.

Si tratta di Alessandro Brondino, di Cuneo, noto agli appassionati di sport locale anche come calciatore della Pro Dronero, e Fabio Arione, di Casalgrasso, che da tre anni e mezzo hanno fondato Sport 3D, un progetto che si occupa di osteopatia e biomeccanica applicate allo sport di alto livello.

“Ci occupiamo di trattamenti manuali e di analisi biomeccanica sportiva che nel ciclismo si chiama bikefitting. – spiegano i due cuneesi – Bikefitting significa: valutazione osteopatica classica sommata a valutazione osteopatica durante la pedalata. Agiamo sia sul paziente direttamente che direttamente sulla bici. Eseguiamo noi le regolazioni sul mezzo (scelta della sella, altezza sella, avanzamento sella, inclinazione sella, scelta manubrio, regolazione altezza manubrio, regolazione leve manubrio, scelta pedali, regolazione tacchette delle scarpe e scelta scarpe). Agiamo contemporaneamente da osteopati, biomeccanici e meccanici durante la seduta”.

Le tecniche sono tra le più avanzate: “Ci avvaliamo di più tecnologia: pedana baropodometrica per la valutazione degli appoggi plantari in statica e in camminata, solette sensorizzate per l’analisi delle forze in pedalata, analisi delle pressioni in sella, analisi qualitativa della postura in bici, sistema ottico di motion capture a 6 telecamere ad infrarossi, Retul, rasterstereografia”.

Sul lavoro svolto per Hindley, però, vige il più totale riserbo: “Specialized ci ha contattato per portare i nostri esperienza e bagaglio tecnologico ed eseguire una sessione di bikefitting con Hindley ai fini di permettergli di dedicarsi a preparare e correre alla Vuelta e durante tutto il prosieguo della stagione nel miglior modo possibile, puntando soprattutto su efficienza di pedalata e assenza di sintomi. Di più, però, non possiamo dire!”.

Insomma, un pizzico delle fortune dell’attuale maglia rosa è anche merito degli specialisti locali. Ma non finisce qui, perché sono tanti gli sportivi che si sono appoggiati a Sport 3D, perlopiù provenienti dal mondo delle due ruote, in cui il dettaglio fa la differenza.