Assemblea del movimento dei giovani della Coldiretti: sfide in un mondo che cambia e le opportunità di crescita

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Marco Bernardi

L’agricoltura cuneese ha avviato negli ultimi anni un percorso di rinnovamento e crescita capace di garantire a tante nuove leve che si affacciano al mondo agricolo prospettive di futuro importanti, tanto che più di 1 giovane imprenditore su 5 (22,8%) in provincia di Cuneo opera in agricoltura, benché oggi tale fermento sia minacciato dagli effetti della guerra in Ucraina che lancia sfide inedite alle nuove generazioni fra deglobalizzazione e sovranità alimentare. È quanto rileva Coldiretti Cuneo, riportando i dati della Camera di Commercio di Cuneo (Rapporto Cuneo 2022), all’indomani dell’Assemblea provinciale Giovani Impresa.

L’Assemblea del movimento dei giovani della Coldiretti, svoltasi all’Auditorium Foro Boario di Cuneo sotto la guida del Delegato Giovani Impresa Cuneo Marco Bernardi, a quasi un anno dall’elezione del Comitato provinciale, è stata l’occasione per ripercorrere le iniziative promosse nell’ultimo anno e delineare il programma dei prossimi mesi con lo sguardo aperto alle sfide in un mondo che cambia.

Il giornalista e reporter de “La Stampa” Domenico Quirico ha svolto una magistrale analisi del momento storico che viviamo, evidenziando che l’invasione russa dell’Ucraina ha annientato a livello mondiale l’orizzonte geopolitico, economico e culturale esistito fino al 24 febbraio scorso, segnando il ritorno al mondo di blocchi ideologici contrapposti, una seconda guerra fredda che la Russia sta combattendo con il grano, prima ancora che con le armi in campo o con il gas o il petrolio: è bastata la chiusura di alcuni porti sul Mar Nero per paventare la più grave carestia della storia, perché i Paesi che dipendendo dall’import di grano ucraino e russo rischiano fame e povertà estrema.

“Sono gli effetti permanenti della guerra, che segna il fallimento della globalizzazione – ha commentato il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada – e l’urgenza di salvare le imprese agricole, già alle prese con il vergognoso ritardo dei flussi per le raccolte e con i problemi legati a fauna selvatica e cambiamento climatico, da un’insostenibile crisi finanziaria dovuta all’aumento folle dei costi”.

“Serve accelerare per rendere il nostro Paese il più possibile autosufficiente sul fronte delle risorse alimentari – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – e investire sulle filiere del territorio, invertendo la rotta dell’ultimo decennio che, a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori, ha visto scomparire un campo di grano su cinque e ridurre di quasi 1/3 la produzione di mais”.

Sovranità alimentare, ma anche energetica: questo l’obiettivo che vedrà i nostri giovani imprenditori in prima linea, come ha evidenziato il Segretario nazionale Giovani Impresa Stefano Leporati nel ricordare il successo della petizione lanciata da Giovani Impresa per l’energia rinnovabile senza consumo di suolo, con 170.000 firme raccolte e lo stanziamento da 1,5 miliardi di euro nel PNRR per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle strutture agricole.

“I giovani indirizzeranno il futuro della nostra economia – afferma il Delegato provinciale di Giovani Impresa Cuneo Marco Bernardi – creando concrete opportunità occupazionali e di crescita. È dunque fondamentale incoraggiare e sostenere il ritorno alla terra dei giovani superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento”.

cs