Servizio civile universale: 112 giovani hanno iniziato l’anno di volontariato in Granda

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Mercoledì 25 maggio al Centro Incontri della Provincia (Sala Falco) i 112 giovani operatori volontari hanno iniziato il loro anno di servizio civile universale. Ad accoglierli Federico Borgna, presidente dell’ente che organizza e gestisce il servizio a livello locale tramite il suo Ufficio Servizio Civile e coordinandolo con Regione Piemonte e Ufficio nazionale per il Servizio civile. Dal 2003 la Provincia fornisce a Comuni e associazioni l’opportunità di accreditarsi come sedi dei progetti in provincia di Cuneo, dal 2008  è accreditata come ente di 1° livello.

Il presidente Borgna: “Oggi iniziate un anno speciale. Avrete la possibilità di conoscere dal di dentro tante realtà ed essere utili a tante persone anche nelle piccolissime cose, che poi sono le cose più importanti. Vi auguro di assumere un per po’ volta una “dipendenza” positiva da questo servizio che vi porterà a diventare parte attiva della cittadinanza. Nella vostra esperienza troverete di tutto, incontrerete persone simpatiche e collaborative, ma anche altre più difficili o estremamente noiose: è la vita. Ma quando tra un anno farete un bilancio del vostro lavoro sono sicuro che vi ritroverete cresciuti come uomini e come donne. Vi auguro un buon cammino”.

I 112 giovani provenienti da tutta la Granda hanno iniziato ufficialmente il nuovo anno di servizio civile universale con le attività di formazione. I ragazzi saranno impegnati su 27 progetti elaborati da altrettanti enti, consorzi, cooperative e associazioni, approvati dal Ministero e sotto il coordinamento della Provincia. Svolgeranno il servizio in case di riposo, centri disabili, biblioteche, musei, parco fluviale e per la cura dell’ambiente e degli animali selvatici. Tra i progetti anche due dell’ente Provincia: “Un archivio per tutti” sulla valorizzazione delle minoranze linguistiche e delle culture locali; “Focus acqua” sull’attività di prevenzione e monitoraggio inquinamento acque.

Il servizio civile offre ai giovani dai 18 ai 28 anni la possibilità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno di solidarietà e di ricerca di pace. Oltre alla formazione (almeno 80 ore) e all’acquisizione di competenze,  i ragazzi ricevono crediti formativi, attestato di partecipazione, riconoscimento e valorizzazione delle competenze acquisite, valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici come servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione e un assegno mensile di 444,30 euro.