L’irresistibile fascino

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Uno degli appuntamenti più glamour tra quelli dedicati al cinema sullo scenario internazionale, è rappresentato dal Festival di Cannes che quest’anno celebra il suo 75esimo anniversario e che si concluderà tra due giorni, sabato. Tutto è cominciato con il collegamento su maxi-schermo con Volodymyr Zelensky, tanto per mettere in chiaro l’inevitabile convivenza di questo straordinario evento mondano e l’ignobile follia della guerra. Il presidente ucraino, ex attore, ovviamente ha citato “Il Grande Dittatore” del mito francese Charlie Chaplin, affermando che «l’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà». Poi è andata in scena la sfilata delle star sul red carpet, momento clou della manifestazione, ancora di più della proiezione dei film in gara. E l’ostentazione della bellezza è tornata a trionfare sulle miserie del mondo. Perché il cinema altro non è che uno spazio consolatorio, il luogo dei sogni. E così, Carla Bruni (non più first lady di Francia) ha incantato tutti con il suo semplice ma straordinario vestito lilla, mentre anche Charlotte Casiraghi ha suscitato ammirazione oltre ai flash dei fotografi grazie alla mise blu notte, allo chignon e in definitiva per la sua regale bellezza. Ma altrettanto aveva fatto Sharon Stone con un vestito nel vestito, una sorpresa scenica di grande effetto. E poi la nostra Valeria Bruni Tedeschi, in gara per il Festival. Quest’anno la giuria è diretta da Vincent Lindon, un anno fa già vincitore della Palma d’Oro. Con lui un gruppo d’esperti (otto) del quale fa parte anche l’attrice e regista italiana Jasmine Trinca. C’è poi la regista e produttrice britannica Rebecca Hall, l’attrice indiana Deepika Padukone, la svedese Noomi Rapace, il regista iraniano Asghar Farhadi, il francese Ladj Ly, lo sceneggiatore americano Jef Nichols e il norvegese Joachim Trier. Per oggi, giovedì, è prevista una giornata rock con il fuori concorso su Elvis Presley diretto da Baz Luhrmann.