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«Il nostro dialogo con le associazioni punto di partenza»

Il lavoro della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano raccontato dal presidente Mondino: «Per la collettività»

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Il bilancio è decisamente incoraggiante: «Nel 2021 il volume di erogazioni ha raggiunto la somma di euro 1.697.481, significativamente aumentata rispetto all’esercizio precedente, così come i fondi patrimoniali e i fondi di riserva – commenta il presidente Gianfranco Mondino della Fondazione Cassa di Rispar­mio di Fossano -. In ambito arte e restauri, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano, abbiamo ultimato il restauro di Palazzo Burgos con un intervento che ha valenza storica ed è un concreto aiuto all’attività della Fon­dazione Fossano Musica. Come il restauro dell’antica Chiesa del Salice. In campo sociale, la Fondazione ha destinato significativi fondi a favore di diverse associazioni. Cito in particolare il concreto sostegno alle case di riposo penalizzate dall’emergenza Covid. Prosegue inoltre l’azione della Fondazione Noi Altri che coordina l’attività di numerose associazioni di volontariato. Nel settore “istruzione” la Fondazione interviene a favore delle scuole, cito anche i contributi per Fondazione Fossano Mu­sica e i progetti extracurriculari di apprendimento della lingua inglese e francese. Nu­merosi i contributi a sostegno delle associazioni che si occupano di assistenza in campo sanitario-parasanitario. È stato ultimato l’intervento di climatizzazione e ristrutturazione del reparto di neuroriabilitazione dell’Ospe­dale Fossanese che ha migliorato le condizioni di lavoro per gli operatori e di vivibilità dei degenti. Signi­ficativi gli interventi a favore degli Enti che si occupano di disabilità. La Fondazione stanzia annualmente anche un fondo per interventi nei territori di tradizionale operatività oltre il Comune di Fossano (Centallo, Trinità, Cer­vere, Salmour, Sant’Al­bano Stu­ra) pari a 250 mila euro».

Com’è percepita la Fon­dazione dal territorio?
«La Fondazione è punto di riferimento non solo per la ricerca di fondi, ma coordina le attività di enti ed associazioni, collabora con i Comuni del territorio e la Diocesi e interviene nell’individuazione di progetti e nella gestione degli stessi».

Quali valori vi guidano?

«Il nostro ente trae origine dal Monte di Pietà nato nel 1591 dopo una spontanea elargizione del Comune di Fossano e di molti cittadini fossanesi ed è al territorio che ci rivolgiamo, captandone i bisogni nella ricerca di soluzioni percorribili per progetti condivisi. L’azione è sempre rivolta a scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico nel rispetto delle tradizioni originarie».

Uno sguardo al futuro: quali sono i prossimi obiettivi?

«L’ottimo andamento della controllata Crf SpA e l’incremento dei dividendi che corrisponde, nonché i buoni proventi che derivano dagli altri investimenti partecipativi e finanziari della Fon­dazione, fanno presumere en­trate in ulteriore incremento. Il tradizionale contenimento dei costi e, finalmente, l’abbassamento della tassazione fiscale fanno ragionevolmente presumere che i fondi a disposizione per gli interventi saranno sufficienti per l’intensa attività programmata. Entro il 2023 verrà ultimato il restauro della storica quadreria dei quadri dei benefattori del Monte di Pietà da cui trae origine l’Istituzione Cassa di Risparmio di Fossano (Fonda­zione e Cassa SpA)».

Quali prospettive immagina?
«Le sfide che ci attendono so­no molteplici, ma il territorio ha gli strumenti per poter ben operare, persone ed aziende valide, con il consueto stile di correttezza e serietà. Il “lavoro di squadra” delle Istituzioni potrà rappresentare il valore aggiunto. In chiusura desidero ringraziare tutti i componenti gli organi della Fondazione, in primis Monica Ferrero, segretario generale e motore operativo, intelligente e preparato della Fondazione, il presidente Antonio Miglio, gli amministratori, sindaci e Direzione della Crf SpA e la clientela che sempre più nu­merosa si avvale dei servizi della Cassa avvalorando il mot­to “più clienti per la Cassa, più opere per la collettività”».

BaNNER
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