Ha diciotto anni, abita a Ceresole d’Alba e le sue più grandi passioni sono la chimica, la bici e il calcio. È l’identikit di Alberto Molinaro, lo studente del Liceo Scientifico Leonardo Cocito di Alba che nei giorni scorsi si è laureato campione regionale dei Giochi della Chimica (concorso B), guadagnandosi così il diritto di partecipare – come rappresentante del Piemonte – alla fase nazionale dell’importante competizione studentesca. Lo abbiamo contattato per conoscerlo meglio. Ed è emerso il ritratto di un giovane estremamente preparato, con le idee chiare e pronto a dare il proprio contributo per migliorare la società. «Sono stato piacevolmente sorpreso – ha detto alla Rivista IDEA -. Non mi aspettavo un simile risultato, né prima né dopo aver svolto la prova. Si tratta di una soddisfazione davvero insperata». Un risultato inatteso, ma sicuramente meritato e che potrebbe essere il primo di una lunga serie, visto che Alberto è intenzionato a costruire il proprio futuro puntando proprio sulla chimica. «Da “grande” mi piacerebbe lavorare come ingegnere chimico», ha risposto lo studente alla nostra (classica) domanda: “cosa vorresti fare da grande?”.
Ma non è tutto, perché l’alunno del Cocito ha un obiettivo ancora più preciso, ovvero «partecipare al rinnovamento dei processi produttivi nell’ottica di uno sviluppo sostenibile».
Un ragionamento non banale e che esprime il desiderio delle nuove generazioni di lasciare un segno, nella realtà in cui abitano e più in generale nel mondo, mettendo al centro di ogni attività la sostenibilità e il rispetto del pianeta, per troppo tempo messo in secondo piano. Da qui è quindi sorta spontanea una riflessione sul futuro. Sul futuro dei giovani, sulle sfide a cui saranno chiamati e sulle opportunità che sperano di avere a disposizione nel corso del loro cammino professionale e umano. «Le nuove generazioni – ha sottolineato Alberto Molinaro – dovranno necessariamente fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico. Al contempo, questa necessità di intervento spero possa assicurare nuove opportunità ai giovani che hanno idee innovative e voglia di realizzarle».
Il prestigioso risultato – culminato con la premiazione avvenuta nei giorni scorsi presso l’Università di Torino – è stato accolto con grande soddisfazione al Liceo Cocito, soprattutto da parte del dirigente scolastico Anna Viarengo e della referente per la partecipazione al concorso Marina Orazietti.
«I Giochi della Chimica sono una competizione organizzata da Società Chimica Italiana che si svolge ogni anno – spiega la professoressa Orazietti – Non si è fermato nemmeno durante la pandemia, pur svolgendosi a distanza». Ma in che cosa consiste? Dice Orazietti: «Gli studenti sono chiamati a rispondere a 60 domande che riguardano tutti i campi della Chimica. Il Liceo Cocito ha una buona tradizione in questo concorso e, negli ultimi anni, ha sempre avuto suoi studenti nelle prime posizioni. A ciò si aggiunge il bellissimo risultato di Alberto Molinaro, che peraltro frequenta il corso tradizionale dove lo spazio per la Chimica è inferiore rispetto a quello che gli viene riservato nei corsi riguardanti le Scienze Applicate».
Ma il merito non è tutto della scuola. Precisa la Professoressa: «Questi risultati sono sicuramente il frutto di ciò che viene proposto nel percorso formativo, ma soprattutto del modo in cui lo studente si pone nei confronti delle singole materie. Insomma, contano molto anche l’attitudine e la passione».
Il primo posto di Molinaro darà sicuramente al Cocito nuovi stimoli per proseguire in questa direzione. «L’obiettivo di manifestazioni come questa è quello di avvicinare ancora di più i ragazzi alla Chimica e, di conseguenza, prepararli al meglio ai successivi percorsi di studio e alle sfide che li attenderanno nel mondo del lavoro».