16 milioni di euro alla Granda dal Pnrr

Sono stati finanziati i 12 progetti di rigenerazione urbana dei Comuni di Alba, Bra, Mondovì e Saluzzo

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Foto Andrea Piacenza (Foto su gentile concessione Comune di Saluzzo)

Quasi 16 milioni di euro, a valere sui fondi del Pnrr, per la provincia di Cuneo. è quanto ha comunicato il Ministero dell’Interno, con una nota del 31 dicembre scorso, riconoscendo la bontà di ben 12 progettualità che i Comuni hanno presentato al bando previsto dalla legge di bilancio 2020, le cui domande scadevano il 4 giugno 2021, a sostegno di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed am­bientale.
«Sono risorse importanti che premiano, ancora una volta, la capacità progettuale dei Co­muni piemontesi. Accanto alle risorse del Pnrr alcuni interventi verranno cofinanziati dagli Enti locali, consentendo così di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione Piemonte», sottolinea il presidente Alberto Cirio. «Complimenti ai Comuni per questo importante lavoro».
Nel dettaglio le risorse destinate alla Granda saranno suddivise così: 2.686.553,38 euro al Comune di Alba, per 2 interventi; 4.946.505,58 euro al Comune di Bra, per 2 interventi; 3.156.663,25 euro a Mondovì, per 2 interventi; 4.990. 000 euro al Comune di Saluzzo, per 6 interventi.
Per quanto concerne Alba, i 2 milioni e 686 mila e 553,38 euro di fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Re­silienza (Pnrr) serviranno (720mila euro) per la realizzazione della nuova sede della Scuola Infermieri nel Com­plesso della Maddalena e per la ristrutturazione di “Casa Miro­glio” in via Manzoni (1 milione e 966 mila e 553,38).
Per la nuova sede del corso di laurea in Scienze Infermie­ristiche, il progetto prevede il recupero di una porzione dell’immobile al primo piano del Complesso della Maddalena con affaccio su via Vittorio Emanuele. Si accederà dalla scala di destra accanto alla Biblioteca dove è previsto un nuovo ascensore. Su una superficie di circa 1.000 metri quadri ci saranno: 3 aule da 50 posti, 1 aula informatica da 18 posti, 1 sala simulazione da 30 posti, 2 blocchi di servizi igienici, 2 uffici, reception, 2 aule studio da 20 e 32 posti, oltre ai locali accessori.
Per quanto concerne l’edificio denominato “Casa Miroglio” situato in via Manzoni, accanto alla sede del Centro Studi “Beppe Fenoglio”, la struttura è composta da piano terreno di 315 metri quadri e primo piano di 255 metri quadri dove si prevedono sale, uffici e spazi espositivi. Il piano interrato di 300 metri quadri sarà riservato all’archivio. L’edificio restaurato sarà destinato ad attività espositive e culturali.
«Con questi finanziamenti derivanti dal Pnrr», sottolineano il sindaco Carlo Bo e l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Reggio, «Alba coglie una grande opportunità di riqualificazione di edifici e spazi pubblici. Stiamo lavorando e programmando sui vari ambiti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per farci trovare pronti e utilizzare quei fondi per lo sviluppo della nostra città».
A Bra i circa 5 milioni di euro saranno utilizzati per recuperare Palazzo Garrone e l’ex macello di via Ballerini. Quest’ultimo, nel quartiere Bescurone, da diversi anni al centro dei programmi di riutilizzo dell’amministrazione. L’edificio di proprietà comunale, al momento vuoto, sarà oggetto di completo recupero finalizzato alla realizzazione di un centro polivalente in grado di ospitare attività ricreative, espositive e convegnistiche e di fungere anche da presidio sociale grazie alla collaborazione con le diverse realtà cittadine. Il tutto avverrà con la completa riqualificazione della struttura attraverso una nuova composizione degli spazi interni, ma mantenendo l’impostazione formale esterna.
L’altro progetto di recupero riguardante Palazzo Garrone, ex sede degli uffici giudiziari che si affaccia su piazza Caduti, anch’esso di proprietà comunale e che, pur trovandosi in buono stato, ha bisogno di alcuni interventi edilizi finalizzati a un suo recupero funzionale. In particolare, il progetto prevede la manutenzione straordinaria della copertura, il rifacimento dell’impiantistica termica ed elettrica, la realizzazione di ascensori e il rifacimento dei bagni. L’articola­zione degli spazi interni dell’edificio, che sarà destinato anche a valorizzare le varie eccellenze del nostro territorio, verranno studiati unitamente alla Soprintendenza piemontese, visto che il palazzo è soggetto a vincolo.
Esprimono soddisfazione il sindaco Gianni Fogliato e l’assessore ai lavori pubblici Luciano Messa: «Si tratta di un’occasione fondamentale per il recupero di due importanti edifici della nostra città, finalizzati a garantire nuovi spazi pubblici per la cittadinanza. Un ringraziamento importante a tutti coloro che nel tempo hanno creduto e si sono impegnati per rendere possibile questi interventi, nonché all’intera struttura comunale, in particolare l’Ufficio lavori pubblici, che ha curato parte della progettazione e la stesura delle candidature. Inizia ora un lavoro intenso per permettere nel più breve tempo possibile di poter fruire di questi spazi».
Per Mondovì sono stati stanziati più di 3 milioni che andranno a finanziare due importanti interventi: il completamento del progetto del polo delle ex Orfane (1,9 milioni di euro) e la riqualificazione di un’ala mercatale a Breo (1,2 milioni di euro.
«Siamo stati finanziati per 4.990.000 euro su un massimo di 5.000.000 nel bando per i comuni da 15.000 a 49.­ 999 abitanti. L’ennesima conferma che investire sul personale e sul suo continuo aggiornamento paga. Mi complimento con gli uffici comunali», ha invece sottolineato il sindaco di Sa­luzzo Mauro Calderoni.
La città del Marchesato si concentrerà su diversi punti: in primis la riqualificazione estetica, funzionale ed ambientale delle piazze XX Settembre, Batta­glione Alpini e Buttini; il miglioramento del polo sportivo “Amedeo Damiano”, «una infrastruttura sociale in rapida espansione su cui investiremo molte altre risorse in futuro», spiegano dal Comune; infine la rigenerazione di ex tribunale e palazzo municipale quali contenitori multifunzione strategici per una riorganizzazione dei servizi pubblici in città e la loro accessibilità.