Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani “lascia” Piemonte Land of Wine

Si è dimesso il presidente Matteo Ascheri, imprenditore vitivinicolo di Bra

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Matteo Ascheri

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani è “uscito” da Piemonte Land of Wine. Si è dimesso il presidente Matteo Ascheri (che presiede, anche, il Consorzio di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ed è stato rieletto nel giugno scorso ndr).

Il Consorzio che tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, “è da oltre 70 anni testimone e protagonista del percorso tecnico, economico e umano della realtà vitivinicola delle Langhe“.

Piemonte Land of Wine, invece, “nasce il 29 luglio 2011 per offrire ai consorzi di tutela del vino piemontesi un punto d’incontro per confrontarsi, individuare operatività e strategie comuni utili alla promozione del vino piemontese in Italia e nel mondo“.

Telefonicamente abbiamo contattato l’imprenditore vitivinicolo di Bra, Ascheri, per un commento sulla decisione presa: “Tutto nasce dalle differenze che ci sono, di visione sulla parte promozionale, tra i vari Consorzi. Ogni Consorzio ha una propria politica di promozione dei propri prodotti. Bisogna trovare una sintesi per promuovere il Piemonte. Ho fatto tantissime proposte e sono state tutte bruciate. Manca la volontà di fare delle azioni nuove. Ci si limita a partecipare a fiere, che sono aspetti importanti ma basilari. Occorre prevedere una progettualità più alta. Non c’è la possibilità di operatività. 

Continuo nel mio ruolo di presidente di Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e ho un’azienda. Ci ho provato per 18 mesi a fare il presidente di Piemonte Land of Wine, ma ci sono enormi differenze di vedute e non è sanabile. La differenza è anche una ricchezza, ma in questo caso è un freno“.